Sintomi e cure per l'osteoartrite (artrosi) del ginocchio

PUBBLICATO IL 19 NOVEMBRE 2024

L'osteoartrite o artrosi del ginocchio è una condizione degenerativa che colpisce la cartilagine articolare, causando dolore, gonfiore e rigidità. Una patologia che colpisce circa il 6% degli adulti e che tende a manifestarsi maggiormente dopo i 50-60 anni, con una prevalenza nelle donne.

A fare il punto su questa condizione è il dott. Roberto D'Anchise, responsabile dell’Unità operativa di Chirurgia e Traumatologia del Ginocchio all’IRCCS Ospedale Galeazzi - Sant’Ambrogio.

Osteoartrite e artrosi: 2 nomi per un solo problema

L’osteoartrite, conosciuta anche come artrosi, è una delle principali cause di dolore e disabilità a livello globale, in particolare tra le persone sopra i 50 anni

Questa condizione colpisce le articolazioni, in particolare le ginocchia, le anche, le mani e la colonna vertebrale, ed è una tra le problematiche più frequenti nel panorama ortopedico e reumatologico. 

Spesso, il termine ‘osteoartrite’ è utilizzato come sinonimo di artrosi. Entrambi questi termini indicano la stessa patologia, caratterizzata da una progressiva degenerazione della cartilagine articolare e modifiche strutturali dell’articolazione, che includono un'infiammazione delle articolazioni stesse e il possibile coinvolgimento di ossa, muscoli e legamenti circostanti. 

Questa condizione colpisce milioni di persone, con un impatto significativo su mobilità, autonomia e qualità della vita.

“In condizioni normali – spiega il dott. D’Anchise - la cartilagine che riveste le superfici articolari ammortizza il carico e, allo stesso tempo, favorisce lo scorrimento dei capi articolari insieme al liquido sinoviale. 

Quando la cartilagine, per diversi motivi, si assottiglia e inizia a sfaldarsi e a perdere la sua elasticità, si può instaurare una sofferenza dell'osso sottostante, che si ispessisce e si deforma”.

 

I sintomi dell’osteoartrite del ginocchio 

L’articolazione del ginocchio è una delle più colpite dall’artrosi. Questa si manifesta attraverso sintomi specifici a livello del ginocchio, che sono:

  • dolore a livello dell’articolazione;
  • rigidità e limitazione nei movimenti;
  • gonfiore. 

“Il dolore è il primo sintomo dell’osteoartrite del ginocchio – spiega il dott. D’Anchise - che si sviluppa in modo graduale e si accentua durante il movimento o lo sforzo, mentre tende a diminuire con il riposo. 

Un altro sintomo comune è la rigidità al risveglio, che si risolve in genere nel giro di pochi minuti. Nelle fasi più avanzate può essere difficile eseguire azioni come piegare il ginocchio o scendere le scale. Inoltre, il paziente tende a zoppicare perché non riesce a caricare il peso sull’arto interessato a causa del dolore, con il rischio di dolori muscolari anche a livello della schiena”.

 

Le cause e i fattori di rischio dell’osteoartrite del ginocchio

La degenerazione della cartilagine nel ginocchio può essere causata da una combinazione di cause. 

Fattori predisponenti per l’osteoartrite del ginocchio sono:

  • età avanzata;
  • obesità o sovrappeso, che generano un carico extra sulle articolazioni;
  • possibili fattori genetici;
  • attività fisiche intense o ripetitive ad alto livello, come calcio o corsa.

Sono, invece, cause dirette

  • deformità dell’asse della gamba (ginocchio varo o valgo);
  • traumi, interventi o lesioni precedenti all’articolazione, in particolare dei menischi e dei legamenti crociati. 

“Oggi, proprio per evitare la comparsa dell’artrosi, si cerca di evitare di rimuovere il menisco, ma di privilegiare delle strategie conservative – spiega il dottore -. 

Anche l’obesità gioca un ruolo rilevante: ogni chilo di peso in eccesso genera un carico extra sulle articolazioni del ginocchio, favorendo il deterioramento della cartilagine”.

 

Diagnosi: come riconoscerla 

Una diagnosi accurata dell'artrosi del ginocchio è fondamentale per pianificare un percorso di trattamento adeguato. Il medico inizia generalmente con un esame clinico e una valutazione dei sintomi del paziente. 

La radiografia è uno strumento essenziale per confermare la diagnosi, poiché permette di valutare il danno articolare e l’eventuale formazione di osteofiti (escrescenze ossee caratteristiche della malattia). 

La risonanza magnetica (RM) può essere usata per osservare in dettaglio la cartilagine e le strutture molli attorno all’articolazione. 

TAC ed ecografia hanno, invece, minore rilevanza. 
 

Come si cura l’osteoartrite (artrosi) del ginocchio

“Le strategie terapeutiche per l’artrosi del ginocchio – continua lo specialista - variano a seconda della gravità della malattia e soprattutto dai sintomi riferiti dal paziente. 

Se modesti, sono consigliate le terapie conservative, quali gli esercizi riabilitativi di rinforzo muscolare, gli antinfiammatori ed eventualmente le terapie fisiche (tecarterapia o laserterapia). Se queste misure non bastano, si può ricorrere alle infiltrazioni”. 

I trattamenti conservativi includono: 

  • trattamenti non farmacologici: comprendono la fisioterapia, la perdita di peso in caso di sovrappeso e obesità e l’attività fisica a basso impatto, come camminare o nuotare, per mantenere la mobilità e rafforzare i muscoli intorno all’articolazione. Questi approcci aiutano a ridurre il carico sull’articolazione e a migliorare la stabilità e la funzione articolare;
  • trattamenti farmacologici: quando il dolore diventa persistente, il medico può suggerire l’uso di analgesici o antinfiammatori per controllare i sintomi. Le iniezioni intra-articolari di acido ialuronico o corticosteroidi possono offrire sollievo temporaneo in pazienti selezionati, riducendo il dolore e l’infiammazione. Nuove opzioni come le iniezioni di PRP (plasma ricco di piastrine) e le cellule staminali sono state esplorate per migliorare la funzione articolare. Questi trattamenti non rigenerano la cartilagine, ma migliorano i sintomi. 

Tuttavia, l'unico trattamento risolutivo in caso di artrosi avanzata – conclude il dott. D’Anchise - è l'impianto di una protesi parziale o totale in base alla sede del danno articolare. 

L’approccio chirurgico è indicato quando la qualità di vita del paziente è compromessa e, negli ultimi anni, c'è la tendenza a orientarsi verso il rispetto di un'eventuale deformazione dell’asse per favorire un più rapido recupero post-operatorio”.

Nonostante le limitazioni che l’osteoartrite del ginocchio può imporre, con le giuste strategie è possibile mantenere un buon livello di mobilità e autonomia. Seguire uno stile di vita sano, mantenere un peso adeguato e aderire ai trattamenti raccomandati dal proprio medico sono tutte misure fondamentali per rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità della vita.

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