Cardiopatie Congenite: l’eccellenza dell’IRCCS Policlinico San Donato tra cura e ricerca

PUBBLICATO IL 14 FEBBRAIO 2023

Dal progetto Transition Clinic a tecniche sempre più all’avanguardia: approfondiamo insieme al Prof. Chessa.

Progetti pionieristici, tecniche innovative, tecnologie avanzate, expertise differenti: in occasione della Giornata Mondiale delle Cardiopatie Congenite 2023, approfondiamo insieme al Prof. Massimo Chessa,  Responsabile dell’Unità di Cardiologia dei Congeniti Adulti all’IRCCS Policlinico San Donato, le conoscenze e le competenze in campo al Policlinico San Donato, Centro di eccellenza nella ricerca, nella cura e nel trattamento di questa patologia. 

 

Il progetto Transition Clinic e la presa in carico del paziente a 360°

Da oltre 30 anni, il Policlinico San Donato assiste con grande attenzione e competenza i pazienti con Cardiopatia Congenita, affermandosi oggi quale punto di riferimento per il nostro Paese e per il panorama internazionale. Il modello organizzativo assistenziale che il Policlinico San Donato si impegna a garantire è di tipo ‘verticale’: la presa in carico del paziente non comporta la sola cura, bensì anche la risposta ai bisogni che si manifestano nei diversi stati della vita e della gestione della malattia. 

Il Centro ospita un Reparto di Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica e un Reparto specificamente dedicato alla diagnosi e alla cura delle Cardiopatie Congenite in età adulta

Dalla volontà di assistere il paziente a 360°, nasce qualche anno fa il progetto Transition Clinic: una collaborazione tra Medici, Psicologi, Ingegneri e soprattutto Infermieri, per accompagnare i pazienti cardiopatici, i genitori e le famiglie nella delicata transizione dall’età pediatrica all’adolescenza e, infine, all’età adulta. Il progetto rappresenta un unicum e un esempio nel panorama assistenziale: il modello validato dal Policlinico San Donato è utilizzato, quale guida di uno studio multicentrico che vede coinvolte le maggiori Strutture italiane.

Diverse expertise in campo, dunque, al Policlinico San Donato: tra queste, oltre a medici e professionisti sanitari, anche AICCA Onlus, l’Associazione Italiana Cardiopatici Congeniti bambini e adulti, nata all’interno dell’Ospedale di San Donato Milanese e ora punto di riferimento in Italia per tutte le persone che nascono con questa patologia. 

“La forza del nostro Centro è anche e soprattutto da ritrovare nella competenza, nella dedizione e nell’entusiasmo di tutti gli operatori: OSS, infermieri, fisioterapisti, psicologi, medici e chirurghi. Personalmente credo sia un tratto distintivo del Policlinico San Donato, da preservare e valorizzare perché non è così abituale”, afferma il medico.

 

Tecniche all’avanguardia e tecnologie avanzate

I professionisti del Policlinico San Donato sono formati per offrire tecniche sempre all’avanguardia in ambito di Chirurgia e Cardiologia Interventistica: “Si pensi all’approccio chirurgico mininvasivo per la correzione del difetto interatriale o alle nuove tecniche chirurgiche per la correzione dell’anomalia di Ebstein, la cosiddetta CONE Technique. L’expertise del dott. Giamberti, Direttore del Centro di Cardiochirurgia del Congenito Adulto, e della sua équipe fanno del Policlinico San Donato un Centro di prima eccellenza”, sostiene il Prof. Chessa. 

La gestione transcatetere di molte patologie, ancora, ha oggigiorno modificato profondamente l’approccio terapeutico, rendendo spesso non necessario l’intervento chirurgico. Anche in questo ambito, il Policlinico si conferma una struttura all’avanguardia.
“Si aprono di fronte a noi nuove frontiere: attualmente ci stiamo sempre più formando e specializzando nell’impianto delle valvole in posizione polmonare, procedura che, ci auguriamo, d’ora in avanti possa essere disponibile per quanti più pazienti possibili. Come cardiologo interventista, credo sinceramente nella possibilità di migliorare sempre più l’assistenza dei nostri pazienti, anche grazie alle preziose collaborazioni con le aziende del settore”, prosegue il Professore.

Un altro importante ambito di applicazione e approfondimento è sicuramente quello delle tecnologie avanzate

 

Con l’aiuto dei modelli olografici, infatti, i professionisti del Policlinico San Donato studiano le anatomie più complesse. Gli ambiti di applicazione e gli obiettivi dell’utilizzo della realtà aumentata sono molteplici:

  • capire quale approccio chirurgico a una patologia prediligere; 
  • pianificare procedure di emodinamica interventistica;
  • approfondire le cardiopatie congenite con gli studenti di Medicina e Chirurgia;
  • mostrare ai genitori e ai pazienti, adolescenti e adulti, la patologia, grazie all’utilizzo dei visori olografici. In questo modo il paziente diviene sempre più consapevole della malattia e della sua possibile risoluzione.

Approfondiamo insieme al Prof. Chessa che cosa si intende con Cardiopatie Congenite. 

 

Le Cardiopatie Congenite ‘in pillole’: che cosa sono, cause, sintomi e terapia

Le cardiopatie congenite sono patologie dell’apparato cardiovascolare: il paziente che ne è affetto presenta la malattia sin dalla nascita. All’origine di tutte le cardiopatie vi è un’anomalia nella formazione e nello sviluppo del cuore durante la fase embrionale. Queste malformazioni, quando ben tollerate durante la vita fetale, permettono alla gestante di arrivare sino al termine della gravidanza: in questo caso, infatti, cominciano a provocare problemi solo dopo la nascita. 

Non esiste una singola causa che le determini; possono, infatti: 

  • associarsi a sindromi malformative (come la Sindrome di Down o la Sindrome di George);
  • avere ricorrenza familiare; 
  • comparire ex novo

Vi è chiaramente un coinvolgimento genetico, ma non è possibile affermare con assoluta certezza quali siano le cause che determinano uno sviluppo anomalo del cuore. I sintomi alla nascita sono vari e correlati al tipo di anomalia. Le cardiopatie più complesse si presentano sintomatiche sin dalla nascita e richiedono assistenza e terapia, mentre altre possono manifestare sintomi avanti negli anni e dunque essere diagnosticate solo in un secondo momento. 

La terapia è affidata sia alla chirurgia sia all’emodinamica interventistica. I progressi fatti nelle cure permettono ai piccoli pazienti non solo di crescere oltre l’età pediatrica e diventare adolescenti e giovani adulti, ma anche e soprattutto di vivere una vita che, seppure tra le difficoltà, può ripercorrere le stesse tappe di quella dei coetanei.

“La Giornata Mondiale delle Cardiopatie Congenite rappresenta un importante passo in avanti nella sensibilizzazione della popolazione: si tratta di malattie che interessano molte famiglie e che, in quanto croniche, nonostante tutti gli sforzi terapeutici, accompagnano il paziente per l’intero suo arco di vita - continua il medico -. Questi pazienti, bambini, adolescenti, adulti, vivono una vera e propria condizione di disabilità, spesso meno visibile di tante altre, ma non per questo meno importante. 

Sensibilizzare, offrire sostegno, impegnarsi per il riconoscimento dei diritti e dell’assistenza dovuta alle persone con forme di disabilità: la Giornata Mondiale delle Cardiopatie Congenite ci ricorda il valore del fare corretta informazione e formazione”, conclude il Professore.

Cura e Prevenzione