Sleep Endoscopy: come funziona l’endoscopia del sonno per la diagnosi delle apnee ostruttive del sonno
PUBBLICATO IL 24 OTTOBRE 2024
Il sonno è una delle componenti fondamentali per la salute umana e influenza tutti gli aspetti della vita, sia dal punto di vista cognitivo sia fisico. È regolatore delle principali funzioni come la memoria, le difese immunitarie e il funzionamento degli ormoni del corpo.
I disturbi del sonno, come la Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS), possono, dunque, compromettere gravemente la salute e la qualità della vita di chi ne soffre.
La Sleep Endoscopy, o endoscopia del sonno, è una delle più recenti tecniche di diagnostica, avanzata e mininvasiva, a supporto dell’analisi e valutazione dei principali disturbi del sonno da moderati a gravi per una eventuale diagnosi e trattamento mirato.
Il dottor Giovanni Sorrenti, responsabile dell’Unità di Otorinolaringoiatria di Villa Erbosa a Bologna ed Esperto SIO-AIMS nella terapia dei Disturbi Respiratori in Sonno, delinea la procedura di endoscopia del sonno, come questa viene eseguita e i benefici che offre nella gestione dei disturbi del sonno.
Endoscopia del sonno: cos’è e per chi è indicata
La Sleep Endoscopy, anche detta endoscopia del sonno indotta da farmaci o dall’inglese DISE - Drug-Induced Sedation Endoscopy, è una procedura diagnostica utile a osservare le vie aeree superiori durante il sonno.
Delle vie aeree superiori fanno parte tutti quegli organi dell’apparato respiratorio al di fuori del torace, ovvero:
- cavità nasali;
- cavità paranasali;
- faringe;
- laringe.
L’endoscopia del sonno permette di identificare con precisione le aree di ostruzione in queste aree dell’apparato respiratorio che causano apnee e ipopnee, le riduzioni totali o parziali del flusso d'aria, durante il sonno.
Si distingue dalle altre tecniche tradizionali di valutazione endoscopica delle prime vie aeree; questa modalità diagnostica offre, infatti, una visione diretta e completa delle vie aeree superiori in una condizione di sonno indotta farmacologicamente.
Questa procedura, dunque, è in grado di offrire informazioni dettagliate che non possono essere in alternativa ottenute attraverso altre modalità diagnostiche ‘classiche’, rendendola così uno strumento innovativo e personalizzato nella diagnosi e nella gestione dei disturbi respiratori del sonno.
“Questa procedura è particolarmente utile nei casi di Sindrome da Apnea Ostruttiva del Sonno (OSAS) di grado moderato o grave, specialmente quando il paziente non tollera la terapia ventilatoria con CPAP, che ha un tasso di tollerabilità intorno al 50% - spiega il dottor Sorrenti -.
La Sleep Endoscopy aiuta a individuare il trattamento più appropriato, che può essere chirurgico o prevedere l'uso di un avanzatore mandibolare (bite). In alcuni casi, si adotta una terapia combinata: la chirurgia stabilizza le pareti della faringe, mentre l’avanzatore mandibolare impedisce la caduta posteriore della lingua”.
Come si esegue
L’endoscopia del sonno viene eseguita con una sedazione del paziente, per breve periodo e con il monitoraggio di tutti i parametri vitali, con dei farmaci specifici che inducono un sonno simile a quello sperimentato durante una normale notte di riposo.
Una volta addormentato il paziente, il medico specialista in otorinolaringoiatria introduce attraverso le cavità nasali un endoscopio flessibile, dotato di telecamera, per visualizzare le vie aeree superiori.
Lo specialista, attraverso la procedura, può osservare in tempo reale il comportamento dei vari segmenti delle prime vie aeree, individuando tempestivamente eventuali problematiche (ipertrofie, restringimenti o zone di collasso) che potrebbero causare i sintomi tipici di ostruzione respiratoria nel paziente affetto da OSAS.
“La Sleep Endoscopy è un esame endoscopico delle prime vie aeree eseguito con un fibroscopio mentre il paziente dorme, utilizzando una sedazione farmacologica, poiché il sonno spontaneo è difficile da ottenere in ambiente clinico.
Durante l’esame, il paziente viene sedato tramite l’iniezione endovenosa di un farmaco, sotto il controllo di un anestesista che monitora continuamente l'attività cerebrale attraverso un elettroencefalogramma. Questa sedazione permette di simulare un sonno il più possibile simile a quello naturale, evitando distorsioni che potrebbero altrimenti alterare i risultati – continua lo specialista –.
L'osservazione delle vie aeree durante il sonno è fondamentale, poiché il tono muscolare in questa condizione cambia e possono emergere ostruzioni non visibili a paziente sveglio, ovvero quando i muscoli delle prime vie aeree funzionano normalmente. L’esame permette, dunque, di identificare con precisione le zone di ostruzione, come le pareti laterali della faringe, la base della lingua e l’epiglottide, che possono richiedere correzioni chirurgiche”.
I vantaggi della Sleep Endoscopy
Sono molteplici i vantaggi che l’endoscopia del sonno presenta per la diagnosi della Sindrome delle Apnee Ostruttive, tra questi i maggiori sono:
- diagnosi precisa, ovvero lo specialista può avere una visione accurata dell’esatto sito di ostruzione;
- personalizzazione del trattamento, i medici possono sviluppare trattamenti mirati sulle aree di interesse e colpite da patologia;
- miglioramento della qualità della vita del paziente.
Nonostante i numerosi vantaggi, l’endoscopia del sonno presenta, a oggi, alcune limitazioni:
- rischi associati all’anestesia;
- visione della faringe solo in posizione supina, che potrebbe differire dalla dinamica naturale del sonno.
Il trattamento delle Apnee Ostruttive del Sonno presso Villa Erbosa
Presso l’Unità di Otorinolaringoiatria di Villa Erbosa è possibile accedere a un servizio dedicato al trattamento della sindrome da Apnee Ostruttive del Sonno.
Il servizio, che prevede un percorso diagnostico completo per identificare la terapia personalizzata più efficace, comprende:
- visita otorinolaringoiatrica;
- esame endoscopico delle prime vie aeree;
- Polisonnografia;
- Sleep Endoscopy.
Le Apnee Ostruttive del Sonno
La sindrome da Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS) è una patologia comune che colpisce circa il 30% della popolazione adulta mondiale.
È un disturbo del sonno caratterizzato da continue interruzioni della respirazione normale durante il sonno. Queste interruzioni, chiamate apnee, possono essere causate dal collasso parziale o completo delle vie aeree superiori che impedisce il passaggio corretto e naturale dell'aria inalata e espirata.
I sintomi principali della Sindrome da Apnee Ostruttive del Sonno sono:
- russamento forte e persistente;
- apnee, ovvero pause respiratorie durante il sonno;
- sonnolenza diurna;
- risvegli ripetuti durante la notte, a volte accompagnati da una sensazione di soffocamento o respiro affannoso;
- sensazione di non aver dormito bene nonostante un'adeguata durata del sonno;
- mal di testa mattutino e dolore alla testa al risveglio;
- difficoltà di concentrazione e problemi di memoria;
- irritabilità e cambiamenti dell'umore;
- aumento della pressione sanguigna;
- gola secca o mal di gola al risveglio.
Caratterizzata tipicamente, dunque, da ripetuti episodi di ostruzione del respiro delle vie aeree durante il sonno, può portare a gravi conseguenze per la salute, come:
- malattie cardiovascolari;
- ipertensione;
- diabete;
- sonnolenza e ridotta qualità della vita diurna.
Ne consegue quanto sia fondamentale, per un’individuazione precoce di questa patologia, una diagnosi precisa e mirata.