‘A call for WOMEN’: a cuore la salute cardiovascolare delle donne

PUBBLICATO IL 29 SETTEMBRE 2022

Parte oggi, in occasione della Giornata Mondiale del Cuore 2022, il progetto di ricerca e prevenzione cardiovascolare femminile A Call for WOMEN CALL ME Project, sostenuto da GSD Foundation, la fondazione non profit del Gruppo San Donato, e da Go Red for Women, l’associazione impegnata nella tutela della salute del cuore delle donne, supportata dall’American Heart Association.

La prima fase del progetto prevede la realizzazione di un’indagine web, aperta e rivolta a tutte le donne della Lombardia, che abbiano compiuto 18 anni d’età, con l’obiettivo primario di sondare il grado di consapevolezza delle donne circa il proprio profilo di rischio cardiovascolare e: 

  • migliorare la conoscenza dei fattori che ne compromettono lo stato di salute 
  • identificare strategie personalizzate di prevenzione e cura.

Ne parliamo con la dottoressa Serenella Castelvecchio, Cardiologa e Responsabile della Prevenzione Cardiovascolare e Medicina di Genere  presso l’IRCCS Policlinico San Donato e Principal Investigator dello studio.

‘A call for WOMEN’: come nasce e in quale ambito di ricerca si inserisce

Il progetto ‘A call for WOMEN’ è uno dei piani d’azione promossi in tutto il mondo per migliorare l’assistenza alle donne e, in Europa, funge da ‘apri-fila’: nel protocollo, lo studio viene presentato come primo esempio in Europa, nella speranza che ne seguano molti altri sulla stessa scia.

È sufficiente pensare a quanto accade in Italia: nel nostro Paese, il Servizio Sanitario Nazionale promuove screening per la prevenzione di tumori tipicamente femminili (tumore al seno o alla cervice uterina), ma non incentiva l’analisi dei fattori di rischio femminili per le malattie cardiovascolari.

Sotto la guida della dottoressa Serenella Castelvecchio, lo studio si propone il chiaro obiettivo di sensibilizzare la popolazione femminile sulla salute cardiovascolare: ancora oggi, la maggioranza delle donne ha, infatti, una percezione molto bassa del male causato da queste patologie. 

Nonostante i notevoli progressi compiuti nella prevenzione, diagnosi e trattamento, le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte per l’universo femminile, in tutti i principali paesi sviluppati e nella maggior parte delle economie emergenti: in Italia, interessano il 32.5% degli uomini e il 38.8% delle donne, sebbene si manifestino nella popolazione femminile con un ritardo di almeno 10 anni. 

 

Come si svolge lo studio

Il questionario on line mira a sondare il grado di consapevolezza della popolazione femminile nei confronti dei fattori di rischio cardiovascolare:

A questa prima fase, strettamente correlata alla diffusione della survey, seguiranno altre 2 ‘chiamate’:

  • accesso in ospedale per screening, raccolta dei dati e analisi dei campioni, questi ultimi trattati nel laboratorio della Biobanca BioCor dell’IRCCS Policlinico San Donato, con successivo intervento, laddove necessario, sullo stile di vita;
  • follow-up a lungo termine, eventualmente con il supporto di un’applicazione per smartphone o altri dispositivi di monitoraggio.

 

Gli obiettivi dello studio

Migliorare le strategie di prevenzione e cura: questo l’obiettivo ultimo. Nel dettaglio, i risultati attesi sono molteplici: 

  • aumentare la consapevolezza dei fattori di rischio noti e meno noti; 
  • identificare strategie personalizzate di prevenzione;
  • migliorare la salute delle donne.

Lo studio è coordinato da un gruppo multidisciplinare di professioniste, già attive nel settore clinico, gestionale e della ricerca: cardiologia, chirurgia vascolare, endocrinologia, biologia nutrizionale, bioingegneria sono solo alcune delle discipline interessate.

 

L’importanza della prevenzione cardiovascolare

“La prevenzione cardiovascolare rappresenta una delle più importanti strategie per la tutela della salute pubblica, considerato l’elevato tasso di morbidità e mortalità legato alle malattie cardiovascolari. La prevenzione è fondamentale in ogni fase della vita: dovrebbe iniziare sui banchi di scuola e prevedere programmi diversificati nelle diverse fasi della vita, poiché il rischio cardiovascolare non è solo sesso-specifico, ma anche età-dipendente. 

Il primo passo in questa direzione deve partire dell’informazione, volta a stabilire un rapporto di fiducia tra professionista e paziente, finalizzato ad acquisire una maggior conoscenza del proprio profilo di rischio. Insieme possiamo prevenire!”, conclude la dott.ssa Castelvecchio.

 

Come partecipare allo studio 

Il questionario, rigorosamente anonimo, è composto da domande che indagano lo stile di vita, lo stato di salute, le abitudini alimentari, la familiarità con alcune patologie ed i mezzi di informazione di cui le donne si avvalgono. 

La compilazione avviene online e non richiede più di 10 minuti. Le informazioni raccolte saranno depositate in un database certificato per la protezione dei dati e successivamente analizzate e rese note in forma di pubblicazioni scientifiche, al fine di promuovere una ricerca più specifica verso la medicina di genere.


Per saperne di più visita la pagina dedicata al progetto sul nostro sito.

Cura e Prevenzione