Psoriasi, cos'è e come gestirla con l’estate

Psoriasi, cos'è e come gestirla con l’estate

PUBBLICATO IL 11 AGOSTO 2025

Psoriasi, cos'è e come gestirla con l’estate

PUBBLICATO IL 11 AGOSTO 2025

La psoriasi è una malattia della pelle che si stima colpisca il 2,8%, vale a dire circa 1.500.000 di italiani. È una condizione che può risultare fastidiosa e dolorosa, con manifestazioni che possono essere anche notevolmente visibili e incidere sulla qualità di vita della persona. 

L’estate rappresenta un momento delicato per chi ne soffre: in quanto il clima caldo e la bella stagione possono offrire dei benefici, ma ci sono anche delle attenzioni particolari

Ne parliamo con il prof. Santo Raffaele Mercuri, specialista in Dermatologia Punti RAF e primario dell’Unità di Dermatologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.

 

Cos’è la psoriasi e come si riconosce

La psoriasi è una patologia infiammatoria cronica della pelle, non contagiosa né infettiva. 

Si manifesta con delle placche eritematose, ovverosia degli ispessimenti di cute, ricoperti di squame di colorazione grigiastra, che possono determinare un prurito e bruciore più o meno forti e che solitamente sono presenti su:

  • gomiti; 
  • cuoio capelluto;
  • ginocchia; 
  • viso;
  • mani;
  • piedi.

Questa patologia si manifesta prevalentemente tra i 15 e 35 anni, ma può colpire indifferentemente uomini e donne a qualsiasi età, con forme più o meno gravi a seconda della persona. Oltretutto presenta degli andamenti ciclici per cui in alcuni periodi vi è una fase di regressione con sintomi lievi, in altri di riacutizzazione.

 

Il sole aiuta?

Sì, il sole può aiutare a migliorare la psoriasi grazie all’azione antinfiammatoria dei raggi UVB, che rallentano la crescita delle cellule cutanee e favoriscono la produzione di vitamina D

Tuttavia, l’esposizione deve essere graduale e controllata: scottature o eccesso di sole possono peggiorare la situazione, attivando nuove lesioni (fenomeno di Koebner), soprattutto nei soggetti con pelle sensibile o in terapia farmacologica. 

È quindi importante esporsi con moderazione, evitando le ore centrali della giornata e utilizzando una protezione solare adeguata al proprio fototipo.

 

Psoriasi al mare e in piscina

Il mare rappresenta spesso un alleato per chi soffre di psoriasi. L’acqua salata e i minerali in essa contenuti possono determinare un effetto esfoliante, lenitivo e disinfettante sulle placche, favorendo il distacco delle squame e migliorando l’aspetto della pelle. 

La piscina, pur essendo meno benefica del mare, favorisce il benessere generale grazie all’attività fisica che migliora la circolazione sanguigna e aiuta a ridurre lo stress, noto fattore scatenante.
Tuttavia, il cloro presente nell’acqua può seccare e irritare la pelle, accentuando prurito e desquamazione. Per questo è fondamentale: 

  • sciacquarsi subito dopo il bagno;
  • idratare accuratamente la pelle.

 

Come gestire il sudore

Il caldo aumenta la sudorazione, che può intensificare prurito, irritazione e desquamazione, specialmente nelle psoriasi palmo-plantari. Inoltre, il sudore che rimane a lungo sulla pelle può creare un ambiente umido ideale per infezioni secondarie o peggiorare il disagio cutaneo.

 Il prof. Mercuri suggerisce alcuni piccoli accorgimenti:

  • indossare tessuti naturali traspiranti (cotone, lino);
  • fare docce tiepide e rapide usando detergenti delicati;
  • asciugare tamponando, non strofinando;
  • applicare emollienti subito dopo la doccia;
  • mantenere idratazione interna: bere acqua, ridurre alcolici e bevande zuccherine.

 

Quali sono le cause della psoriasi

Ad oggi, le cause della psoriasi non sono del tutto note. Si tratta, a ogni modo, di una patologia multifattoriale in cui una predisposizione genetica va a sollecitare il sistema immunitario, che produce sostanze in grado di stimolare i linfociti. Questi, a loro volta, rilasciano segnali chimici che inducono una proliferazione eccessiva delle cellule cutanee, causando questo ispessimento della pelle tipico. (placche eritematose).

Tra i fattori ambientali che possono stimolare il sistema immunitario ricordiamo:

  • traumi fisici alla pelle (tagli, tatuaggi, abrasioni etc. );
  • stress;
  • infezioni cutanee e delle vie aeree;
  • abuso di nicotina e/o alcol.

Inoltre, alcuni farmaci come FANS, litio betabloccanti etc. possono aggravare i sintomi della patologia.

 

Cura della psoriasi

Non esiste una cura definitiva per la psoriasi, ma alcune terapie per gestirne la sintomatologia nella maniera più efficace possibile che il dermatologo individua in base a estensione, tipologia e gravità del caso specifico. Tra queste:

  • creme topiche con effetto emolliente/lenitivo, che facilitano l’eliminazione delle squame (ditranolo, catrame vegetale e minerale, acido salicilico etc.) o che vanno a controllare la sovrapproduzione delle cellule cutanee e hanno un’azione antinfiammatoria (cortisonici; calcitriolo, calcipotriolo, tacalcitolo, tazarotene etc);
  • acque termali, in particolare quelle ricche di zolfo e sali minerali, che possono aiutare a ridurre infiammazione, prurito e desquamazione nei casi lievi di psoriasi. Hanno un effetto lenitivo, esfoliante e favoriscono l’idratazione della pelle. Inoltre, l’ambiente termale contribuisce a ridurre lo stress, migliorando il benessere generale. Le cure termali sono un valido supporto alle terapie tradizionali;
  • fototerapie, che utilizzano diverse fonti di luce per migliorare la pelle con psoriasi. Le più comuni sono gli UVB a banda stretta, la PUVA (con farmaci che rendono la pelle più sensibile alla luce UVA), la luce a eccimeri e il laser a eccimeri, utile per trattare aree limitate o estese in modo mirato, quando le terapie topiche non sono sufficienti. Il trattamento si esegue sotto controllo medico, in cicli regolari e dosaggi precisi, per evitare effetti collaterali come arrossamenti o scottature;
  • farmaci. Nelle forme più gravi di psoriasi si ricorre a terapie sistemiche, ovvero farmaci che agiscono su tutto l’organismo. Questi includono medicinali con azione antinfiammatoria e immunosoppressiva, come metotrexato, ciclosporina e retinoidi orali (es. acitretina). Vi sono, poi, i farmaci biologici, somministrati tramite iniezione, che agiscono in modo mirato su alcune molecole del sistema immunitario (es. le citochine) coinvolte nell’infiammazione e nella formazione delle placche. 

Alcuni dei farmaci usati per la psoriasi possono rendere la pelle più sensibile al sole e l’esposizione solare può essere controindicata o da limitare, per cui in questi casi occorre sempre consultare il dermatologo prima dell’estate.

 

Dieta e psoriasi

Una dieta sana ed equilibrata può aiutare, in maniera indiretta, a ridurre l'infiammazione e in alcuni casi migliorare anche i sintomi della psoriasi. È consigliato un regime alimentare sano ed equilibrato che:

  • sia ricco di frutta, verdura, pesce azzurro e cereali raffinati; 
  • limiti, invece, alcol, zuccheri, grassi saturi e alimenti ultra-processati. 

Attenzione anche a possibili intolleranze alimentari come lattosio e/o glutine, che in alcuni soggetti potrebbero peggiorare la malattia e che, a ogni modo, vanno diagnosticate e gestite con supporto medico.  

In estate, poi, è fondamentale idratarsi in maniera adeguata per proteggere le aree colpite dalla psoriasi e favorire il benessere cutanee. 

“La psoriasi è una condizione cronica diffusa - conclude il professore -, ma l’estate non deve rappresentare un ostacolo: con una gestione attenta, esposizione controllata al sole, protezione, idratazione e mantenimento delle terapia, la stagione calda può diventare un periodo favorevole” conclude il professore.