Cos'è il varicocele e come curarlo
PUBBLICATO IL 22 OTTOBRE 2021
Il varicocele è la più comune causa di infertilità maschile e una delle patologie più frequenti dell’apparato riproduttivo maschile. Riguarda 1 uomo ogni 9 eppure è spesso ignorato. Il varicocele è un problema che in molti casi veniva scoperto durante la visita medica militare, ai tempi del servizio di leva obbligatoria.
Oggi, invece, spesso è diagnosticato quando si è alla ricerca di un figlio che non arriva. Ma che cosa è? E come si può riconosce tempestivamente? Lo abbiamo chiesto al dottor Riccardo Galli, urologo dell’Unità di urologia del Policlinico San Pietro.
Che cos’è il varicocele
Il varicocele è una patologia legata soprattutto allo sviluppo, periodo nel quale i testicoli aumentano di volume e conseguentemente aumenta anche la loro vascolarizzazione.
“Si tratta di un rigonfiamento anomalo delle vene contenute nella borsa scrotale (il sacco cutaneo che contiene i testicoli), a causa di un reflusso di sangue patologico, principalmente a carico del testicolo sinistro.
Questo reflusso determina un aumento di temperatura nel testicolo che a sua volta determina uno stress ossidativo con liberazione di sostanze che possono danneggiare le cellule, che sembra essere responsabile di una riduzione della fertilità”, spiega l’urologo.
Una temperatura di poco inferiore a quella interna è fondamentale per il buon funzionamento dei testicoli: per questo si trovano in una sacca esterna all’addome (scroto). In caso invece, come succede nel varicocele, la temperatura aumenti si può andare incontro a una diminuzione della produzione e della qualità del liquido seminale.
I sintomi
Generalmente il varicocele è asintomatico. Talvolta si manifesta con:
- senso di peso scrotale dopo sforzi;
- rigonfiamento palpabile peritesticolare.
Le cause
“Le cause possono essere molteplici, ma principalmente è dovuto a una insufficiente competenza dei sistemi valvolari venosi, cioè:
- una congenita debolezza delle pareti delle vene;
- un’incontinenza delle valvole, che con il tempo può causare reflusso di sangue.
Solo raramente il varicocele è causato da compressioni vascolari di diversa natura, come una massa retroperitoneale (nella zona dell’addome situata posteriormente al peritoneo) o altre anomalie vascolari”, continua lo specialista.
Varicocele e infertilità: quale legame?
La correlazione tra varicocele e fertilità è stata oggetto di discussione per decenni.
“Ad oggi, tuttavia, il varicocele è considerata la causa più comune di infertilità nel sesso maschile, ma correggibile - prosegue lo specialista - .
Rimane comunque un argomento controverso, in quanto pazienti affetti da varicocele spesso non presentano infertilità, come anche la correzione del varicocele non sempre corrisponde a un miglioramento della qualità degli spermatozoi”.
L’importanza della diagnosi precoce
Come accennato, il varicocele si manifesta normalmente nell’età della maturazione sessuale, tra gli 11 e i 16 anni.
“È molto importante riconoscerlo precocemente, così da evitare di compromettere la fertilità e lo stato di salute del testicolo o dei testicoli interessati. La diagnosi - sottolinea il dottor Galli - si effettua mediante:
- un’ecografia scrotale, che permette di valutare il grado del varicocele;
- uno spermiogramma che serve per stimare numero e quantità di spermatozoi”.
Poiché non è possibile una prevenzione primaria, ad oggi, l’unico strumento di prevenzione possibile è la visita andrologica in età puberale.
La cura
L’intervento di correzione del varicocele viene preso in considerazione nel caso di adulti e giovani nei quali si associ anche una condizione di sub-fertilità (valori alterati allo spermiogramma) o di infertilità conclamata.
“Esistono diversi approcci terapeutici:
- chirurgici;
- radiologici.
In entrambi casi, l’obiettivo del trattamento è l’asportazione del varicocele. Nessun approccio ha mai dimostrato una netta superiorità in termini di correzione del varicocele e miglioramento della qualità degli spermatozoi”, specifica il medico.
L’intervento di varicocele presso il Policlinico San Pietro
“Nel nostro centro tendiamo a preferire tecniche di chirurgia mini-invasiva, grazie alle quali l’intervento di correzione del varicocele si effettua in regime di Day Hospital, con riposo per 2 giorni e ripresa delle attività fisiche pesanti dopo 10 giorni.
Nel dettaglio, l’intervento si chiama microdissezione funicolare doppler: previa anestesia, si esegue una piccola incisione, di circa 2 centimetri a livello inguinale, si localizza mediante una sonda doppler il funicolo spermatico (il peduncolo del testicolo) e le vene dilatate, che vengono legate risolvendo la dilatazione venosa e impedendo così al sangue di refluire verso il testicolo”, conclude l’esperto.