
Varicocele maschile: cause, sintomi e quando è necessario intervenire
PUBBLICATO IL 17 GIUGNO 2025
Il varicocele maschile è una dilatazione delle vene del plesso spermatico, ovvero la struttura vascolare che drena il sangue refluo dal testicolo. Ciò accade perché le vene spermatiche nel loro decorso addominale risultano varicose e inefficienti nel condurre il sangue più in alto, verso la vena renale a sinistra o, più raramente, a destra, verso la vena cava inferiore.
Nonostante la sua diffusione, il varicocele è ancora poco conosciuto al di fuori dell’ambito medico, motivo per cui è importante fare chiarezza sui sintomi, le cause, le possibili complicazioni e le opzioni di trattamento.
Ce ne parla il dott. Fabrizio Scroppo, responsabile del Servizio di Andrologia dell’Istituto Clinico Villa Aprica.
Come si manifesta il varicocele
“Il varicocele maschile è un’entità piuttosto subdola che, soprattutto se di basso grado, può essere del tutto asintomatica - spiega il dott. Scroppo -. Tipicamente, si presenta con un aumento di volume dello scroto, che il soggetto percepisce all’autopalpazione come un intreccio di vene morbide al tatto, particolarmente evidente quando si è in piedi.
Raramente è causa di dolore; più frequentemente, soprattutto negli sportivi e in chi trascorre molte ore in piedi per lavoro durante la giornata, può essere responsabile di fastidio o senso di peso nell’area testicolare”.
Cause e fattori predisponenti
Come accennato, le cause del varicocele sono riconducibili ad alterazioni anatomiche delle vene spermatiche che decorrono in addome.
“Si può trattare di un’anomalia delle valvole al loro interno che non riescono a contenere la pressione della colonna di sangue sovrastante - specifica -. Il fenomeno si realizza più frequentemente a sinistra dove la vena spermatica sbocca ad angolo retto nella vena renale, più raramente a destra dove la vena spermatica forma un angolo acuto con la vena cava inferiore”.
Come si diagnostica il varicocele maschile
Per la diagnosi, è sufficiente un accurato esame obiettivo specialistico: l’andrologo valuterà il volume delle vene del plesso spermatico bilateralmente in posizione clinostatica (orizzontale) e ortostatica (verticale) invitando il paziente a effettuare una manovra di ‘ponzamento’ che renderà il varicocele, se presente, ancor più evidente.
A rafforzare ulteriormente la diagnosi è necessaria un’ecografia scrotale con color-doppler per misurare il diametro delle vene dilatate e, soprattutto, documentare una inversione di flusso del sangue al loro interno: non più dal basso verso l’alto ma, viceversa, dall’alto verso il basso.
Come si tratta il varicocele
“Di fatto, non esistono trattamenti conservativi per il varicocele testicolare - continua lo specialista -.
Di conseguenza, la correzione del varicocele è di tipo chirurgico o, in alternativa, di radiologia interventistica al fine di chiudere le vene refluenti.
Nei tempi più recenti, si è assistito a un impiego sempre più diffuso delle tecniche, meno invasive, di sclero-embolizzazione con approccio chirurgico, vale a dire con un isolamento diretto delle vene refluenti, o con una procedura che prevede la visualizzazione radiologica delle vene spermatiche.
Quando è necessario intervenire
È necessario intervenire:
- qualora il varicocele sia responsabile di una sintomatologia dolorosa;
- in presenza di anomalie del liquido seminale confermate su 2 campioni.
Il varicocele può essere causa di alterazioni della funzione testicolare, prima fra tutte la qualità dello sperma in tutti i suoi parametri di conta, motilità e morfologia degli spermatozoi.
Importante anche l’osservazione del volume del testicolo affetto che può essere marcatamente più ridotto del controlaterale.
Varicocele pelvico e fertilità: cosa sapere
Il varicocele è riscontrabile nei maschi con infertilità primaria del 19-41% dei casi e con incidenza ancora maggiore, compresa tra il 45-81%, nei casi di infertilità secondaria. Ma attenzione, circa l’11% dei maschi privi di alterazioni riscontrabili a un esame seminale standard risultano infertili.
A questo proposito gli studi più recenti indicano, nei soggetti portatori di varicocele, una più elevata percentuale di anomalie del DNA rispetto ai casi controllo e come questa percentuale si riduca dopo la correzione della patologia.
“Al fine di prevenire l’infertilità maschile è pertanto auspicabile una visita andrologica intorno alla pubertà, dal momento che questo è il periodo della vita in cui il varicocele inizia a manifestarsi - conclude Scroppo -. Ciò per consentire un adeguato monitoraggio della funzione testicolare anche in assenza di sintomi”.
Fonti: