Menopausa e pavimento pelvico: come mantenerlo in salute con la fisioterapia

Menopausa e pavimento pelvico: come mantenerlo in salute con la fisioterapia

PUBBLICATO IL 17 OTTOBRE 2025

Menopausa e pavimento pelvico: come mantenerlo in salute con la fisioterapia

PUBBLICATO IL 17 OTTOBRE 2025

La menopausa rappresenta una fase naturale della vita di ogni donna, un periodo di “transizione” durante il quale le modificazioni ormonali influenzano corpo e mente. 

Anche il pavimento pelvico risente di questi cambiamenti fisiologici ed esserne consapevoli è il primo step per modificare abitudini, stili di vita e porre attenzione a certi segnali che il corpo lancia. 

In occasione della giornata mondiale della menopausa, che si celebra sabato 18 ottobre, approfondiamo l’argomento con la dott.ssa Martina Monzio Compagnoni, fisioterapista del pavimento pelvico presso l’Istituto di Cura Città di Pavia.

 

Menopausa: segnali e sintomi pelvici a cui fare attenzione

Con l’arrivo della menopausa, sia essa fisiologica o indotta da farmaci o da interventi chirurgici, nella donna si assiste a una serie di cambiamenti che possono avere effetti anche importanti nella vita di tutti i giorni. 

Il calo degli estrogeni porta con sé la comparsa di:

  • “vampate di calore”; 
  • palpitazioni e sudorazioni notturne; 
  • emicrania; 
  • insonnia; 
  • spossatezza; 
  • alterazioni del tono dell’umore. 

 

Oltre a questi sintomi ve ne sono altri più strettamente legati alla sfera uro-ginecologica relativi alla zona pelvica, tra cui:

  • incontinenza urinaria;
  • infezioni genito-urinarie frequenti; 
  • atrofia vulvo-vaginale e secchezza; 
  • difficoltà ad avere rapporti;
  • prolasso degli organi pelvici;
  • sensazione di instabilità e pesantezza pelvica.  

 

Perché è importante non ignorare i sintomi  

“Spesso si è portati a pensare che le condizioni sopra citate – sottolinea la dott.ssa Monzio Compagnoni - rappresentino una ‘normale’ manifestazione del passare degli anni, e che non vi siano valide opzioni di trattamento se non terapie farmacologiche importanti o interventi di chirurgia invasivi. 

Questa falsa credenza fa sì che tali disfunzioni vengano taciute e normalizzate, con la conseguenza di un inevitabile aggravamento dei sintomi e un sostanziale peggioramento della qualità della vita”.

Circa 1 donna su 2 in menopausa lamenta la presenza di 1 o più sintomi della sfera urogenitale. Tra gli elementi che risentono maggiormente della diminuzione degli estrogeni vi sono i muscoli e i legamenti pelvici, che perdono tono ed elasticità, l’assottigliamento delle mucose vaginali e una riduzione della vascolarizzazione locale con conseguente riduzione della lubrificazione dei tessuti. 

“Se si considera il progressivo aumento dell’aspettativa di vita media e che quindi, in media, le donne trascorrono un terzo della propria esistenza in menopausa, – continua la specialista - risulta fondamentale metterle nella condizione di vivere nel migliore dei modi questa fase fisiologica di transizione. 

Ciò è possibile anche grazie alla fisioterapia uro-ginecologica, finalizzata a evitare o a ridurre la comparsa dei disturbi legati all’area pelvica. 

 

La fisioterapia del pavimento pelvico in menopausa  

La fisioterapia del pavimento pelvico è un prezioso alleato per tutte le donne in menopausa: non solo permette di trattare i disturbi più comuni, ma contribuisce anche al benessere psico-fisico della donna, migliorandone la continenza, la sessualità, la postura e in generale la qualità di vita.

Durante il percorso di riabilitazione ci si focalizza su: 

  • esercizi di recupero della forza, della resistenza e della mobilità
  • tecniche manuali per ridurre le tensioni muscolari. Sono esercizi e manovre che vengono insegnate ed eseguite con l’aiuto del terapista e che vengono in parte acquisite dalla paziente come strumento utile da poter riprodurre in autonomia;  
  • terapia posturale ed esercizi di respirazione diaframmatica
  • eventuale utilizzo di elettromedicali come Biofeedback o Elettrostimolazione/Tens per migliorare il tono muscolare; 
  • programma di recupero e ritorno all’attività fisica senza rischi;
  • educazione alle buone norme di gestione del quotidiano: igiene intima e stile di vita.

 

Sessualità in menopausa: il piacere non ha età 

Con il passare degli anni, la sessualità evolve, portando con sé nuove sfide, ma allo stesso tempo anche nuove opportunità per riscoprire il proprio corpo. Non esistono limiti di età per vivere l’intimità serenamente, si tratta solo di trovare modalità differenti compatibili con un corpo femminile e meccanismi fisiologici in cambiamento.

Dopo i 45-50 anni, a causa dei cambiamenti ormonali tipici della menopausa, possono comparire:

  • secchezza e minor lubrificazione;
  • riduzione dell’elasticità; 
  • perdita del tono muscolare;
  • dolore durante i rapporti (dispareunia);
  • aumento del rischio di infezioni genito-urinarie. 

Presa consapevolezza di questi sintomi, è importante per le donne confrontarsi con specialisti nel settore per migliorare queste condizioni. 

“Nello specifico, – conclude la specialista - una buona riabilitazione del pavimento pelvico con esercizi specifici da fare più volte alla settimana e l’uso di lubrificanti durante i rapporti possono fare la differenza e permettere di vivere con serenità e piacevolezza una normale fase della vita”.