Riabilitazione del Pavimento Pelvico: in Villa Aprica un ambulatorio dedicato
PUBBLICATO IL 28 GIUGNO 2024
Il pavimento pelvico è una struttura muscolo-legamentosa che chiude inferiormente il nostro bacino. Molteplici sono le sue funzioni, ciascuna delle quali molto importanti per la salute della persona e diverse sono le figure mediche che possono individuarne malfunzionamenti e quindi indirizzare a una riabilitazione del pavimento pelvico. Ma quando è necessario ricorrere alla riabilitazione del pavimento pelvico e in cosa consiste?
Ne abbiamo parlato meglio con la dottoressa Simona Pettinà, infermiera, ostetrica e coordinatrice dell’ambulatorio di Riabilitazione del Pavimento Pelvico all’interno dell’U.F. di Proctologia e Patologia del Pavimento Pelvico dell’Istituto Clinico Villa Aprica, ambulatorio al quale possono rivolgersi sia le donne, sia gli uomini.
Cos’è il pavimento pelvico e come funziona
“Il pavimento pelvico è la struttura muscolare legamentosa che chiude inferiormente la cavità pelvica, il nostro bacino, da cui prende il nome ‘pavimento pelvico’, ovvero il pavimento della nostra pelvi - spiega la dr.ssa Pettinà -.
All’interno di questa struttura, vi sono alcune parti anatomiche importanti come, per esempio, l’uretra e l’ano, responsabili della continenza urinaria e fecale e, quindi, della minzione e defecazione. Essendo un pavimento, come tutti i pavimenti, sostiene ciò che è al di sopra di esso come:
- la vescica, il retto e l’utero per la donna;
- la prostata, il retto e la vescica, per l’uomo.
Le funzioni più importanti del pavimento pelvico riguardano:
- l’attività sessuale, per la presenza del clitoride e la vagina della donna e il pene nell’uomo;
- la continenza urinaria, per la presenza dell’uretra e l’eliminazione urinaria;
- la continenza fecale ed evacuazione per quanto riguarda la presenza dell’ano.
Chi cura il pavimento pelvico
Intorno al pavimento pelvico ruotano diverse figure di specialisti medici che indirizzeranno eventualmente il paziente alla riabilitazione:
- pelviperineologo;
- proctologo;
- chirurgo di chirurgia generale;
- ginecologo;
- urologo;
- uroginecologo;
- fisiatra”.
Le disfunzioni del pavimento pelvico
“Le disfunzioni del pavimento pelvico - afferma la dottoressa - riguardano diversi aspetti della nostra vita quotidiana come urinare, evacuare, provare piacere nei rapporti sessuali e la statica pelvica. Perciò, quando il pavimento pelvico lavora male, si possono sviluppare:
- problemi di incontinenza urinaria e/o fecale;
- difficoltà a urinare;
- stitichezza;
- dolore nei rapporti sessuali;
- prolassi.
Il percorso di riabilitazione del pavimento pelvico a Villa Aprica
All’Istituto Clinico Villa Aprica, esistono diverse possibilità per il paziente nella riabilitazione del pavimento pelvico. Per prima cosa sarebbe opportuno effettuare una visita specialistica.
“La riabilitazione dipende dal tipo di problema e dallo stato della muscolatura del pavimento pelvico - continua -. Una volta che il paziente ha effettuato la visita dallo specialista e viene inviato per la riabilitazione del pavimento pelvico, la prima cosa che verrà effettuata sarà una valutazione funzionale globale per capire come funziona la muscolatura e, in base a questa, si deciderà come proseguire.
Talvolta vi sono pazienti che, pur manifestando delle problematiche, necessitano solo di un incontro educazionale e non riabilitativo, incontro che serve per capire come il pavimento pelvico funziona nella vita di tutti i giorni.
In caso, invece, di problemi legati a uno stato ipertonico o ipotonico della muscolatura, o a una non corretta coordinazione tra i muscoli del pavimento pelvico e il respiro, o l’utilizzo di gruppi muscolari che poco centrano con il buono stato del pavimento pelvico, si dovrà ricorrere alla riabilitazione vera e propria”.
Le tecniche classiche per la riabilitazione del pavimento pelvico
Le tecniche classiche di riabilitazione prevedono 3 step:
- chinesiterapia;
- biofeedback;
- elettrostimolazione.
“La chinesiterapia, ovvero la ginnastica, consiste nell’esecuzione di esercizi per il pavimento pelvico supervisionati dal riabilitatore - specifica -.
Il biofeedback e l’elettrostimolazione, invece, prevedono l’utilizzo di una sonda vaginale o rettale, collegata a un apparecchio elettromedicale.
Quando si lavora con il biofeedback, la persona ha un riscontro visivo di ciò che sta facendo. Quando si lavora con l’elettrostimolazione è l’apparecchio elettromedicale che invia gli impulsi per far contrarre in modo passivo la muscolatura.
Elettroporazione e radiofrequenza
All’Istituto Clinico Villa Aprica, oltre alla riabilitazione classica, è presente anche un altro apparecchio che, utilizzando radiofrequenza ed elettroporazione, va ad agire sui tessuti del pavimento pelvico in un modo completamente diverso.
Con la radiofrequenza si genera una corrente elettromagnetica che, passando attraverso il tessuto, determina un aumento della produzione di calore endogeno che provoca la denaturazione termica delle proteine che costituiscono le fibre collagene e stimola la produzione di nuovo collagene: è come se il tessuto venisse ringiovanito e portato a rinascere.
L’elettroporazione è una tecnica che permette alla membrana cellulare, in modo temporaneo e reversibile, di diventare permeabile per quelle molecole che altrimenti non riuscirebbero ad attraversarla. Se, ad esempio, si ha bisogno di nutrire il tessuto, l’acido ialuronico che si applica con una crema o un ovulo viene assorbito in una determinata percentuale, mentre con l’elettroporazione ciò che viene inserito viene in gran parte, se non del tutto, assorbito”.
Gli incontri educazionali
“Nella nostra struttura - conclude Pettinà - abbiamo deciso di offrire anche degli incontri educazionali accessibili a tutti, sia per chi ha problemi sia per chi non li ha.
Si tratta di un incontro di 3 ore dove viene spiegato cos’è il pavimento pelvico, quali sono le principali funzioni o problematiche e come proteggerlo nel quotidiano, e questo per dare quelle corrette abitudini che servono per evitare e/o contenere la comparsa di eventuali problematiche.
Infine, è bene ricordare che anche prima di un intervento che coinvolge le strutture che fanno capo al pavimento pelvico, è importante fare dei percorsi riabilitativo/educazionali”.