Cos’è e come si cura l’induratio penis plastica o malattia di La Peyronie
PUBBLICATO IL 22 APRILE 2024
Conosciuta anche come malattia di La Peyronie, dal nome del medico che descrisse la patologia, l’induratio penis plastica è una malattia andrologica benigna caratterizzata dall’incurvamento del pene. Affrontiamo la tematica con il dott. Barletta, medico dell’Unità operativa di Urologia dell’Istituto di Cura Città di Pavia, specializzato in tecniche innovative per il trattamento di patologie che colpiscono la salute intima maschile.
Che cos’è l’induratio penis plastica
L’induratio penis plastica (Ipp) o malattia di La Peyronie consiste in un’alterazione dei corpi cavernosi del pene che portano al recurvatum penis (incurvamento del pene). La comparsa di una placca a carico dell’albuginea, l’involucro che riveste l’organo, ne determina una vera e propria deformazione.
Sintomi
“La tunica albuginea - spiega lo specialista - è quella struttura elastica costituita da tessuto connettivo che consente il mantenimento dell’erezione. La formazione di placche o lesioni fibrotiche conducono a deformità del pene con conseguente:
- disfunzione erettile;
- dolore durante l’erezione e durante i rapporti sessuali.
È una condizione non così rara, che può colpire uomini di tutte le età. Le conseguenze sul benessere psicofisico di chi ne è affetto sono piuttosto importanti ma, se diagnosticata per tempo, vi sono interessanti margini di miglioramento per il paziente”.
Le cause
“Le cause, per molti anni sconosciute, – precisa lo specialista - vengono attualmente ricondotte a dei microtraumatismi, i quali determinano la formazione di cicatrici a carico della tunica albuginea che riveste il pene, tra questi: traumatismi derivanti da rapporti sessuali o da colpi accidentali, magari avvenuti durante la pratica sportiva o per colluttazioni.”
Le cicatrici portano a una iperproliferazione delle cellule chiamate fibroblasti che tendono a loro volta a trasformarsi in cellule muscolari, dando origine a un tessuto più duro (placca) che deforma la superficie peniena.
Diagnosi
“L’anamnesi è molto importante. – ricorda il dott. Barletta –. Il paziente durante la visita riferisce di una formazione a livello genitale, di cui se ne apprezza l’entità alla vista e al tatto.
Si procede quindi con:
- l’esame obiettivo per valutare, attraverso la palpazione del pene, se la placca è a uno stadio iniziale o se si tratta di una formazione più conclamata;
- l’esame di II livello che consta in un’ecografia del pene in dinamico (con erezione), con l’estensione dei corpi cavernosi, per studiare meglio la placca e le conseguenze che potrà portare sulla vascolarizzazione.
Il processo infiammatorio di ipercicatrizzazione è dapprima acuto e talvolta si cronicizza. Da qui l’importanza di una diagnosi precoce dall’esordio dei primi sintomi, per avere un ventaglio terapeutico più ampio, meno invasivo e più efficace per il paziente”, sottolinea il dott. Barletta.
Come si cura all’Istituto di Cura Città di Pavia
L’Istituto di Cura Città di Pavia dispone di ottime opzioni terapeutiche per la cura del Ipp (induratio penis plastica), a seconda che venga trattata in fase acuta o cronica.
Durante la fase acuta, la terapia prevede:
- infiltrazioni di antiossidanti e antinfiammatori;
- terapia con l’ausilio di un dispositivo che allunga i corpi cavernosi e ne migliora la struttura;
- terapia rigenerativa con Prp, Plasma ricco di piastrine. Si tratta di un prelievo di sangue autologo che una volta centrifugato, viene iniettato nella placca per ridurne il processo infiammatorio;
- ionoforesi e idroforesi che permettono il passaggio di farmaci fibrinolitici all’interno della placca;
- terapia infiltrativa con collagenasi di clostridium histolyticum che ha la funzione di sciogliere la placca, agendo sulla deformità e migliorando il passaggio di sangue nei corpi cavernosi.
“Queste terapie farmacologiche – spiega lo specialista - permettono di migliorare la sintomatologia del paziente, con grandi vantaggi soprattutto per quei soggetti non candidabili all’intervento. Sono prestazioni che vengono eseguite in ambulatorio, in anestesia locale e non prevedono ricovero. Con una terapia farmacologica tempestiva è quindi possibile evitare di sottoporsi a intervento chirurgico e ottenere buoni risultati”.
Durante la fase cronica, l’induratio penis plastica può essere trattata efficacemente solo con la terapia chirurgica tramite il raddrizzamento del pene attraverso una plastica. “Durante l’intervento chirurgico, in anestesia totale - spiega il dott. Barletta - si ridona forma al pene per inserire una protesi peniena che eviterà al soggetto di soffrire di disfunzione erettile e di mantenere una vita sessuale soddisfacente”.
Aspettative post terapia
È bene ricordare che l’induratio penis plastica è una patologia cronica degenerativa e che pertanto non migliora con il trascorrere del tempo. “Tornare allo stato precedente all’esordio della patologia - spiega il dott. Barletta - è difficile, ma tramite queste terapie è possibile ambire a un netto miglioramento della qualità della vita e del benessere sessuale. Siamo in grado di supportare il paziente durante il percorso di cura anche dal punto di vista psicologico: la nostra équipe si avvale di figure specializzate che possono fornire indicazioni e aiutare ad affrontare al meglio la patologia”.