A cosa serve il PRP e come si usa all’Istituto di Cura Città di Pavia

PUBBLICATO IL 08 MARZO 2024

Il Plasma Ricco di Piastrine (PRP) è ottenuto dal sangue autologo, ossia del paziente stesso, tramite un prelievo venoso. Da diversi anni è andato sempre più crescendo il suo impiego per uso non trasfusionale, trovando applicazione in ortopedia, urologia, dermatologia e in medicina estetica

La dott.ssa Francesca De Caro (specialista ortopedico), il dott. Dimitrios Choussos (specialista urologo), la dott.ssa Alessia Dossena (specialista in chirurgia vascolare e medicina estetica) e la dott.ssa Chiara Lovati (specialista dermatologa) ci spiegano i diversi utilizzi della metodica presso l’Istituto di Cura Città di Pavia.   

 

Come si ottiene e come funziona il PRP

Il PRP si ottiene attraverso un processo di centrifugazione del sangue del paziente stesso in cui si separano le piastrine, ricche di fattori di crescita che svolgono un ruolo cruciale nella riparazione e rigenerazione dei tessuti. Questo concentrato di piastrine (PRP) viene iniettato nella zona da trattare per stimolare i processi naturali di guarigione. 

Il PRP agisce innescando una risposta biologica nel corpo. Le piastrine, quando concentrate e iniettate nella zona danneggiata o bisognosa di guarigione, rilasciano una serie di fattori di crescita che promuovono la rigenerazione cellulare e la formazione di nuovi vasi sanguigni. Questo processo accelera la guarigione e riduce i tempi di recupero.

Il Plasma Ricco di Piastrine rappresenta un approccio promettente nella medicina rigenerativa, sfruttando le risorse naturali del corpo per favorire la guarigione. Tuttavia, come per qualsiasi trattamento, è importante affidarsi al parere dello specialista per valutare i potenziali benefici e rischi associati all’uso di questa metodica innovativa.

 

A cosa serve il PRP

I campi di azione del Plasma Ricco di Piastrine (PRP) sono assai vari: degli studi hanno dimostrato che è utile in diversi distretti corporei per: 

  • favorire la rigenerazione dei tessuti;
  • migliorare l’elasticità cutanea

Il suo utilizzo facilita, inoltre, anche la guarigione di diverse condizioni muscoloscheletriche

 

Come avviene il trattamento con PRP

Il paziente candidato per questo tipo di trattamento verrà come prima cosa sottoposto a un semplice prelievo di sangue che, una volta raccolto, sarà elaborato in una centrifuga per isolare le piastrine. Infine, il PRP ottenuto viene iniettato nella zona bersaglio. Il trattamento è generalmente ben tollerato e richiede poco tempo. 

Prima di poter dare avvio alla procedura, per capire se il soggetto è idoneo basterà fare la conta piastrinica tramite emocromo.

 

I campi di impiego del trattamento PRP 

I campi di impiego del trattamento PRP sono:

  • l’ortopedia;
  • l’urologia;
  • la medicina estetica e la dermatologia.

In Ortopedia

L’impiego del PRP in ortopedia si concentra sulla stimolazione dei processi di guarigione naturali del corpo per migliorare la funzione articolare, ridurre il dolore e accelerare il recupero. L'efficacia di questa metodica può variare da persona a persona e la sua applicazione specifica è strettamente correlata alla natura e gravità della condizione ortopedica trattata. Un ortopedico esperto può valutare la situazione clinica del paziente e determinare se il trattamento con PRP è appropriato o meno.

In particolare in ambito ortopedico il PRP viene utilizzato per:

  • lesioni tendinee: indicato per trattare lesioni alle strutture tendinee come, ad esempio, la tendinite. Iniettando il PRP direttamente nella zona interessata, si stimola la riparazione dei tessuti e si riducono i sintomi legati all'infiammazione;
  • artrosi, una condizione degenerativa delle articolazioni. Il PRP può essere utilizzato per ridurre il dolore e migliorare la funzione articolare, inoltre il suo effetto rigenerativo può contribuire a rallentare la progressione della malattia;
  • lesioni muscolari: atleti e individui attivi che subiscono lesioni muscolari, come strappi o distorsioni, possono beneficiare del trattamento con PRP. Le piastrine aiutano a promuovere la riparazione dei tessuti muscolari danneggiati, accelerando il processo di recupero;
  • chirurgia ortopedica: in alcuni casi, il PRP può essere utilizzato come complemento alla chirurgia ortopedica. Ad esempio, può essere applicato durante interventi di ricostruzione di legamenti o dopo interventi chirurgici di riparazione della cartilagine per accelerare la guarigione.

In Urologia

Il trattamento PRP in campo urologico si concentra in particolar modo sulla risoluzione di 2 patologie: 

  • disfunzione erettile: le infiltrazioni di pappa piastrinica nei corpi cavernosi del pene facilitano e migliorano la capacità di erezione e potenziano la sensibilità, grazie al processo di stimolazione rigenerativa del sistema vascolare di quell’area;   
  • induratio penis plastica (pene curvo): il PRP migliora le deformità del pene (incurvamento penieno) e riduce il dolore legato alla patologia già dopo le prime 4 infiltrazioni. Le infiltrazioni di pappa piastrinica vengono iniettate direttamente nel pene; la procedura è sicura e ben tollerata dai pazienti. 

In Medicina Estetica e Dermatologia

La medicina estetica è forse l’abito più conosciuto per l’utilizzo del PRP, anche grazie ai ritorni mediatici di personaggi del mondo dello spettacolo che si sono sottoposti al trattamento. È molto diffuso infatti per: 

  • migliorare la texture della cute e per le smagliature
  • attenuare rugosità della pelle (in particolare della zona perioculare, del volto e del collo);
  • trattamenti di biorivitalizzazione e lipofiller. 

In generale, è l’effetto anti aging e di ringiovanimento cutaneo il vero plus di questo trattamento innovativo. Lo specialista valuterà come procedere nel trattamento a seconda delle condizioni generali del soggetto e dell’area su cui concentrare le infiltrazioni. 

In dermatologia, il PRP è tra le terapie possibili per la cura di: 

  • alopecia; 
  • pigmentazione cutanea; 
  • lichen. 

L’impiego in ambito tricologico è efficace soprattutto per l’alopecia a uno stadio iniziale o nei casi di un lieve diradamento della chioma. Questo tipo di trattamento consta in vere e proprie iniezioni di piastrine nel cuoio capelluto che vanno a stimolare i fattori di crescita dei follicoli piliferi, cercando di ricreare la normale concentrazione di capelli. 

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