Gli effetti degli sport overhead sulla spalla

PUBBLICATO IL 02 NOVEMBRE 2023

La spalla è una delle articolazioni più sollecitate durante l’attività sportiva, soprattutto in quelle ad alto impatto e in quelle che impegnano l'arto superiore in movimenti al di sopra della testa. Queste attività prendono il nome di sport overhead, in cui il gesto comporta movimenti ripetuti con mano e/o gomito al di sopra della testa dando ampia possibilità alle lesioni di manifestarsi. 

Il dottor Francesco Ruffoni, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Protesica di spalla, anca e ginocchio dell’Istituto Clinico San Siro, fa una panoramica degli sport più coinvolti, con un focus sulle tipologie di lesioni, sulla diagnosi e sul trattamento.

 

Cosa si intende per sport overhead e chi colpiscono

 

“Come detto, questi sport prevedono un grande coinvolgimento dell’articolazione della spalla (la più mobile del nostro corpo) che spesso, se in sovraccarico, possono portare a danni che per uno sportivo potrebbero significare uno stop nella pratica - spiega il dr. Ruffoni -. Le attività sportive coinvolte sono tra le più varie, tra queste:

  • baseball;
  • pallavolo;
  • pallanuoto;
  • nuoto;
  • lanci nell'atletica;
  • tennis;
  • padel;
  • golf.

In realtà, con la progressione delle nostre conoscenze dovute all’avvento dell’artroscopia e della risonanza magnetica, l’iter diagnostico-terapeutico è diventato molto più complesso.

Tipicamente, nei giovani (15-30 anni), le patologie dello sport overhead sono legate prevalentemente a patologie intra-articolari da instabilità, mentre nei soggetti over 40 sono legate prevalentemente a lesioni extra articolari, quindi lesioni tendinee della cuffia dei rotatori in senso globale.

Negli anni recenti, si è assistito a un aumento di persone che praticano attività sportive più impegnative e spesso estreme come l'alpinismo e il free climbing. Anche in palestra, le attività che coinvolgono spesso la spalla come la pesistica e le attività a catena cinetica chiusa (calisthenic) che in generale, praticata da persone non adeguatamente preparate, causano stress inserzionali tendinei e/o legamentosi di rilievo.

Ne consegue, che abbiamo avuto un rimescolamento di queste patologie anche se è raro trovare lesioni dei tendini al di sotto della terza decade di vita”.

 

 

Le lesioni da instabilità

 

“Le lesioni che interessano i giovani, come detto, sono, nella quasi totalità, intra-articolari e si dividono in lesioni da instabilità antero-inferiori (più frequenti) o superiori come le SLAP (acronimo di Superior Labrum Anterior to Posterior), che coinvolgono l’ancora bicipitale - continua il dottore -.

Esistono anche altri tipi come la lesione da instabilità, tipica di attività come il rugby e football americano nelle quali esiste un importante contatto fisico. La testa dell’omero spinge sulla capsula posteriore e crea inizialmente lesioni del cercine posteriore”.

Successivamente l'allenamento, spesso con uso di pesi, può portare a una confusione con patologie da conflitto e overuse che in realtà celano la prima causa traumatica.

 

La diagnosi delle lesioni da sport overhead

 

Durante l’iter diagnostico, è importante che lo specialista segua precisi step:

  • un'accurata anamnesi con l'evoluzione cronologica degli eventi patogenetici;
  • un esame obiettivo clinico preciso corredato da tutti i test specifici;
  • richiedere gli esami strumentali corretti per ogni tipo di patologia come, ad esempio, la Risonanza Magnetica, la radiografia e l’artro-risonanza magnetica con contrasto (che identifica le lesioni intra-articolari).

Una volta concluso il processo diagnostico, si potrà impostare una corretta terapia in base alla patologia di partenza.

 

Come trattare le lesioni da sport overhead

 

“Per quanto riguarda il trattamento delle lesioni da sport overhead, questi possono variare in base alla tipologia di lesione e possono essere conservativi o chirurgici - prosegue lo specialista -.

La terapia potrà essere conservativa in caso di instabilità lievi o lesioni tendinee parziali con alcuni cicli di fisioterapia per rinforzare la muscolatura rotatoria della spalla con valore anche propedeutico a un eventuale intervento chirurgico.

Per le patologie da instabilità solitamente è indicato il trattamento artroscopico e solo in rari casi l'intervento ‘a cielo aperto’ come la Latarjet in caso di lesione con deficit osseo della glena antero-inferiore.

In caso, invece, di tendinopatia (degenerativa, calcifica-lesioni parziali tendinee/PASTA) e intra-articolari come la SLAP tipica soprattutto dello sportivo over 30, il trattamento viene eseguito in base alla storia clinica e alle esigenze del paziente e a oggi si fonda soprattutto sulla tecnica artroscopica”.

 

Il ritorno allo sport

 

“Nel caso delle terapie conservative, dopo adeguato protocollo riabilitativo, si procederà a un ritorno graduale all’attività di allenamento e successivamente all’attività agonistica - conclude Ruffoni -. Altrettanto graduale sarà il recupero post chirurgico con tempi che saranno necessariamente più lunghi, ma che potranno garantire un ritorno del soggetto allo sport, con una restitutio ad integrum dopo adeguato iter riabilitativo”.

 

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