Infortuni a calcetto: come prevenirli

Infortuni a calcetto: come prevenirli

PUBBLICATO IL 18 NOVEMBRE 2025

Infortuni a calcetto: come prevenirli

PUBBLICATO IL 18 NOVEMBRE 2025

Scopri tutti i servizi per gli sportivi dell’Ospedale Galeazzi - Sant’Ambrogio

Il calcetto (o calcio a 5) è uno sport amato da milioni di italiani. Viene praticato non solo a livello professionistico, ma anche tra amici e gruppi dilettantistici. La sua grande popolarità deriva soprattutto dalla praticità di gioco rispetto al calcio tradizionale: i campi sono più piccoli, le partite durano meno e si possono organizzare facilmente in qualsiasi momento della settimana.

Tuttavia, non mancano gli infortuni del calcetto e la prevenzione diventa fondamentale per continuare a divertirsi riducendo al minimo il rischio di farsi male, di traumi o danni più seri. 

Ne parliamo con il dottor Roberto Pozzoniresponsabile dell’Unità operativa di Traumatologia dello Sport e Chirurgia Artroscopica (C.T.S.) dell’IRCCS Ospedale Galeazzi - Sant’Ambrogio, consulente ortopedico presso la Casa di Cura La Madonnina e ortopedico a Palazzo della Salute - Wellness Clinic e Palazzo della Salute Sport Medicine.

 

I principali tipi di infortuni nel calcio a 5

“Il calcetto, come il calcio tradizionale, può comportare infortuni. Di solito si tratta di eventi traumatici diretti e indiretti” spiega il dottor Pozzoni.

Quali sono i traumi diretti

I traumi diretti si verificano a seguito di un contatto fisico con un avversario o con elementi presenti sul campo (come pali o barriere) e possono provocare: 

  • contusioni 
  • distorsioni 
  • fratture

I traumi indiretti di caviglia e ginocchio

I traumi indiretti derivano soprattutto da cambi di direzione improvvisi o da movimenti bruschi che coinvolgono gli arti inferiori, in particolare caviglia e ginocchio.

“Le distorsioni della caviglia sono le lesioni più frequenti - precisa il medico - e colpiscono soprattutto il compartimento laterale, cioè quello formato dai 3 legamenti fondamentali per la stabilità dell’articolazione. Più raramente può essere interessato anche il legamento deltoideo, quello che si trova nella parte interna della caviglia”.

Per quanto riguarda il ginocchio, i traumi possono coinvolgere, invece, il menisco, il legamento crociato anteriore e i legamenti collaterali, con possibili conseguenze anche molto importanti se non trattati tempestivamente.

 

Le cause che aumentano il rischio di farsi male a calcetto

Tra le cause più comuni di infortuni a calcetto ci sono:

  • la scarsa preparazione fisica: “Se il corpo non è abituato a determinati gesti tecnici, la probabilità di distorsioni o stiramenti aumenta considerevolmente” delinea il dottor Pozzoni. 
  • la stanchezza: gioca un ruolo importante, perché riduce il controllo neuromuscolare delle articolazioni favorendo movimenti sbagliati.
  • Fattori legati all’ambiente in cui si gioca: terreni scivolosi o sintetici datati possono compromettere l’appoggio del piede, facilitando movimenti di torsione e rotazione pericolosi. 
  • Calzature non adeguate al terreno possono aumentare il rischio di infortuni: “È molto importante scegliere le calzature in base al tipo di campo, alternando modelli con o senza tacchetti per adattarsi alla superficie e ridurre lo stress articolare” sottolinea lo specialista.

 

Come ridurre il rischio di infortuni a calcetto

“La prevenzione parte dall’allenamento e dalla corretta preparazione fisica -- spiega l’ortopedico -. La strategia migliore per prevenire gli infortuni è: 

  • un programma di ginnastica propriocettiva
  • stretching

Imparare bene il gesto tecnico e migliorare la coordinazione neuromuscolare riducono, infatti, il rischio di distorsioni e traumi indiretti”.

 

Cosa fare prima di ogni partita

Altri elementi importanti per giocare in sicurezza dovrebbero includere:

  • riscaldamento prima di ogni partita;
  • rinforzo muscolare specifici per caviglia e ginocchio;
  • idratazione per prevenire crampi durante l’allenamento;
  • gestione dei carichi di allenamento, evitando sforzi eccessivi.

 

Come riconoscere un infortunio serio

E se ci si fa male? Riconoscere subito un infortunio serio è essenziale per evitare complicazioni. Tra i segnali principali di allarme possiamo individuare:

  • dolore acuto
  • gonfiore
  • nei casi più gravi, deviazioni dell’asse articolare

“Una deviazione rispetto al normale profilo anatomico, ad esempio, in caso di frattura scomposta, deve destare immediata preoccupazione - spiega l’ortopedico -, così come anche una tumefazione importante può essere indicativa di un trauma significativo. 

In queste situazioni, è necessario sospendere immediatamente il gioco e rivolgersi quanto prima a un medico”.

La gestione medica di un infortunio importante

“Quando si verifica un infortunio importante, dopo un’anamnesi accurata da parte di uno specialista, è fondamentale eseguire un esame radiografico per escludere fratture e lussazioni. 

In questa fase se necessario, si può intervenire con manovre riduttive per riportare l’articolazione in asse” indica il dottor Pozzoni.

Per la valutazione di eventuali lesioni dei tessuti molli, come i legamenti o i menischi, possono rendersi utili anche ulteriori approfondimenti come TAC o risonanza magnetica.

 

Il recupero post infortunio 

“Il recupero da un infortunio da calcetto varia in base alla gravità dell’evento traumatico stesso. Per distorsioni non complesse, ad esempio, i tempi di guarigione possono oscillare tra 40 e 60 giorni

Nei casi più gravi, che richiedono un intervento chirurgico, i tempi di recupero dipendono dal tipo di procedura eseguita e dal percorso riabilitativo successivo. 

Un rientro graduale all’attività sportiva è comunque sempre fondamentale per evitare recidive e garantire la completa funzionalità dell’articolazione danneggiata” aggiunge il medico.

 

Le 3 regole di base per divertirsi in sicurezza

Giocare a calcetto può essere sicuro se si rispettano, quindi, alcune regole di base. Il medico riassume i principi fondamentali in 3 punti:

  1. prepararsi fisicamente prima di ogni partita;
  2. riconoscere i segnali di allarme e sospendere il gioco se necessario;
  3. seguire un percorso di recupero graduale dopo un eventuale infortunio.

“Con queste semplici attenzioni, il divertimento rimane al primo posto, senza compromettere la salute. Giocare con consapevolezza significa mettere la salute al centro, senza rinunciare al piacere dello sport” conclude il dottor Pozzoni.