
Gli infortuni più comuni del piede: come riconoscerli e trattarli
PUBBLICATO IL 30 OTTOBRE 2025
Il piede è una delle strutture più articolate del nostro corpo, composto da 26 ossa e oltre 100 tra legamenti, tendini e muscoli. È grazie a questa complessità che ci permette movimenti come camminare, correre, salire le scale, ma anche fare sport o semplicemente svolgere tutte quelle attività che caratterizzano le nostre giornate.
Proprio per il suo ruolo fondamentale, il piede è costantemente sottoposto alle più svariate sollecitazioni, diventando, di conseguenza, una delle parti del corpo più soggette a incidenti.
Insieme al dottor Fabrizio Arensi, il responsabile della Unità Operativa di Chirurgia del Piede dell’Istituto Clinico San Siro, scopriamo quali sono gli infortuni del piede più comuni (distorsione, fascite plantare, fratture da stress, tendinite achillea) come riconoscerli e trattarli.
La distorsione alla caviglia
“La distorsione è forse l’infortunio più comune a carico del piede, in particolare della caviglia” afferma il dottor Arensi.
È un trauma che deriva da un movimento errato dell’articolazione, e aggiunge il medico “avviene spesso in inversione, cioè con la rotazione del piede verso l’interno, provocando lo stiramento o la lesione dei legamenti esterni della caviglia”.
Cause più comuni
Le distorsioni alla caviglia e al piede possono essere causate da:
- diversi fattori accidentali come ad esempio, cadute, camminate su terreni dissestati, gradini non visti, buche sul marciapiede;
- attività sportive ad alto impatto come calcio, corsa, pallavolo, pallacanestro.
I sintomi e diagnosi
I sintomi principali della distorsione sono:
- dolore, spesso acuto, localizzato nella regione della caviglia;
- gonfiore con conseguente difficoltà nel caricare il peso sul piede;
- lividi e sensazione di instabilità (solo in alcuni casi).
“La diagnosi avviene attraverso una visita ortopedica e una radiografia di piede e caviglia. Quest’ultima è utile per escludere eventuali fratture ossee o distacchi del malleolo, la parte sporgente situata sulla parte esterna del piede” spiega lo specialista.
Rimedi per la distorsione alla caviglia
Il trattamento iniziale della distorsione consiste in poche e semplici accortezze:
- riposo;
- ghiaccio;
- compressione con bendaggi o tutori;
- elevazione dell’arto.
“In alcuni casi, in un secondo step, può essere utile seguire un percorso di fisioterapia mirata, ancor meglio in acqua (idrokinesiterapia), utile sia per la mobilità che per il rinforzo dell'articolazione” afferma Arensi.
La fascite plantare
Si parla di fascite plantare quando la fascia muscolare che collega il tallone alle dita si infiamma. È un problema molto comune, soprattutto per chi cammina molto o usa scarpe sbagliate.
Cause più comuni
Le cause principali della fascite plantare sono:
- l’utilizzo di scarpe piatte o troppo basse (come, ad esempio, ballerine o infradito);
- piede piatto o, al contrario, troppo arcuato;
- appoggio del piede sbagliato;
- sport, soprattutto corsa o che prevedono salti.
I sintomi e diagnosi
Il sintomo principale della fascite plantare è il dolore localizzato al tallone, soprattutto nella parte interna, che si intensifica al mattino o dopo essere stati seduti a lungo.
“In questo caso non ci sono quasi mai gonfiori evidenti, ma il fastidio è davvero forte e in alcuni casi può diventare invalidante” aggiunge l’ortopedico.
La diagnosi per la fascite plantare si basa sulla visita ortopedica con una anamnesi completa del paziente. “In alcuni casi è necessario valutare anche l’assetto del piede per individuare un eventuale retropiede valgo o pronato, cioè che tende verso l’interno” spiega Arensi.
Rimedi per la fascite plantare
Il trattamento di questa patologia, nella fase iniziale, può comprendere:
- ghiaccio;
- antidolorifici per via orale, se prescritti dallo specialista;
- utilizzo di scarpe con un minimo di tacco per migliorare l’appoggio;
- stretching della fascia plantare e del polpaccio.
In una seconda fase è spesso consigliato dallo specialista la realizzazione e l’utilizzo di plantari su misura e l’esecuzione di un ciclo di onde d’urto.
Le fratture da stress
Le fratture da stress sono microfratture che si verificano principalmente nelle ossa del metatarso, ovvero nella parte anteriore del piede. Sono causate da uno stress delle strutture del piede, ovvero da sovraccarichi ripetuti, soprattutto durante attività fisiche intense.
Cause più comuni
Le attività che più comunemente possono causare fratture da stress sono:
- gli sport che caricano molto il piede come la corsa, il basket o la danza;
- un aumento improvviso del carico di allenamento;
- un appoggio scorretto del piede possono incidere.
I sintomi
I pazienti con fratture da stress al piede lamentano principalmente:
- dolore localizzato e persistente che peggiora con l’attività fisica e migliora con il riposo;
- gonfiori o edema nella zona interessata;
- difficoltà a muovere il piede, soprattutto nei casi più avanzati.
Diagnosi e trattamento
“La diagnosi si fa con il supporto di una radiografia e, se necessario, una risonanza magnetica per individuare le microfratture non subito visibili” afferma lo specialista.
Il trattamento richiede riposo assoluto, con lo scarico del peso dalla parte anteriore del piede con l’ausilio delle stampelle. “Solo in casi gravi si può dover ricorrere all’intervento chirurgico” aggiunge l’ortopedico.
Tendinite achillea
Si tratta di un'infiammazione del tendine di Achille, quello che collega il muscolo del polpaccio al tallone; è un disturbo molto comune soprattutto tra gli sportivi, ma può colpire chiunque.
Cause più comuni
Tra le cause più comuni troviamo:
- l’uso di scarpe troppo basse;
- biomeccanica errata del piede;
- allenamenti intensi senza riscaldamento adeguato;
- corsa o salti ripetuti.
I sintomi e diagnosi
“I principali sintomi includono dolore nella parte posteriore del tallone, con rigidità mattutina o dopo il riposo. Solitamente il gonfiore è locale e crea difficoltà nel camminare o nel fare attività fisica” spiega il dottor Arensi.
“Basta una semplice digitopressione sul tendine per far scatenare il dolore al paziente confermando la diagnosi. Come sempre, è importante valutare la causa scatenante, che spesso è legata alla postura o alla distribuzione male equilibrata del peso” aggiunge lo specialista.
h3 Rimedi per la tendinite achillea
Le terapie includono il riposo immediato e l’applicazione di ghiaccio; onde d’urto e tecar terapia possono aiutare nel recupero funzionale.
Come prevenire gli infortuni al piede
Anche se spesso vengono sottovalutati, gli infortuni al piede non vanno mai trascurati: se non trattati correttamente, infatti, possono peggiorare e causare complicazioni.
Il dottor Arensi dà alcuni consigli per prevenirli:
- indossare scarpe adeguate con il giusto supporto;
- valutare l’appoggio del piede con un esame baropodometrico;
- utilizzare, se necessario, plantari su misura;
- fare sempre stretching prima e dopo l’attività fisica;
- evitare sovraccarichi improvvisi durante l’allenamento.
“Non dimentichiamolo: i piedi ci portano ovunque. Prendercene cura è il primo passo, letteralmente, per stare bene” conclude il dottor Arensi.



