
La navigazione TAC-guidata per il trattamento della scoliosi
PUBBLICATO IL 28 FEBBRAIO 2025
La scoliosi è una deformità della colonna vertebrale che interessa sia la popolazione pediatrica e adolescenziale sia quella adulta. Nella maggior parte dei casi, la scoliosi può essere gestita con l’osservazione o attraverso l’utilizzo di busti ortopedici.
Tuttavia, nel caso in cui i trattamenti conservativi non siano efficaci, o quando la scoliosi presenta caratteristiche particolarmente severe, diventa necessario intervenire chirurgicamente, per correggere la curvatura e stabilizzare la colonna vertebrale.
All’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio, presso l’Unità di Chirurgia Vertebrale diretta dal dott. Roberto Bassani, l’intervento viene eseguito in modo innovativo con la navigazione TAC-guidata.
Ad approfondire l’argomento il dott. Andrea Luca, ortopedico dell’équipe.
Come funziona la navigazione TAC-guidata
La navigazione TAC-guidata è una tecnica operatoria che consente di posizionare con estrema precisione gli impianti nella colonna vertebrale, riducendo il rischio di un loro malposizionamento e di conseguenza delle potenziali complicanze associate.
“Durante l’intervento chirurgico utilizziamo una TAC, sia per studiare nel dettaglio l’anatomia della deformità sia per guidare e successivamente verificare il posizionamento delle viti peduncolari - spiega il dott. Luca -. La procedura prevede, infatti, 2 fasi principali:
- la navigazione vera e propria, in cui la TAC fornisce indicazioni in tempo reale sulla traiettoria migliore;
- un controllo finale sempre tramite TAC, per garantire l’accuratezza del risultato”.
Questo approccio è particolarmente vantaggioso nei pazienti in età pediatrica, dove le strutture anatomiche sono di dimensioni ridotte e spesso presentano anomalie legate alla patologia.
“Un malposizionamento delle viti, quando si verifica, può significativamente impattare sul risultato dell’intervento chirurgico, con conseguenti problematiche neurologiche o vascolari potenzialmente molto gravi” sottolinea il medico.
I vantaggi di questa tecnica
“La TAC rappresenta il gold standard nei sistemi di navigazione per la chirurgia della scoliosi - afferma il dott. Luca -. Rispetto ad altre tecniche, tra cui anche i sistemi di navigazione robotizzata, la TAC, nella nostra esperienza, offre una:
- visualizzazione più dettagliata delle strutture anatomiche;
- elevata accuratezza dell’intervento.
Proprio per questo motivo, il suo utilizzo è particolarmente vantaggioso nei casi complessi. Inoltre, l’utilizzo di software dedicati per l’età pediatrica permette di ottenere immagini accurate pur impiegando dosi minime di radiazioni ionizzanti, garantendo quindi una maggiore sicurezza sia per i pazienti sia per il personale di sala operatoria”.
I vantaggi di questa tecnica si possono riassumere in:
- precisione aumentata: la TAC consente di posizionare le viti con un’accuratezza stimata in letteratura scientifica vicina al 100%, grazie alla sua accuratezza nella visualizzazione delle strutture anatomiche;
- riduzione delle complicanze: grazie alla maggiore precisione, si minimizzano i rischi di lesioni a strutture nervose, vascolari o viscerali, nonché la necessità di interventi di revisione.
Per quanto riguarda invece la durata dell’intervento, il dott. Luca sottolinea: “Questa tecnica non accelera necessariamente i tempi in sala operatoria. Dopo una curva di apprendimento iniziale, è possibile raggiungere tempistiche simili a quelle delle tecniche tradizionali, con risultati nettamente superiori in termini di efficacia”.
Controindicazioni all’intervento
Come in tutti i casi, è necessario nella programmazione dell’intervento valutare i rischi e benefici della tecnica utilizzata.
“L’esposizione radiologica rappresenta una delle principali criticità, soprattutto nei bambini” spiega l’esperto. Tuttavia, grazie all’impiego di software avanzati studiati appositamente per l’età pediatrica, questo rischio è stato notevolmente mitigato.
Inoltre, casi particolarmente complessi potrebbero richiedere una pianificazione preoperatoria più dettagliata per garantire il miglior esito possibile.
L’intervento all’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio
L’IRCCS Ospedale Galeazzi - Sant'Ambrogio è uno dei pochi centri in Italia a utilizzare sistematicamente questa tecnologia per il trattamento della scoliosi dell’età evolutiva.
“Siamo probabilmente l’unico centro che conduce questo tipo di intervento in modo così strutturato e sistematico - sottolinea il dott. Luca -. Questo ci permette di garantire una maggiore sicurezza per i nostri pazienti e di sviluppare protocolli sempre più efficaci, minimizzando i rischi”.
Con una combinazione di innovazione tecnologica, competenze avanzate e attenzione alla sicurezza, l’IRCCS Ospedale Galeazzi - Sant’Ambrogio si distingue come centro di riferimento per il trattamento delle deformità della colonna vertebrale nei pazienti in età evolutiva. Questa eccellenza offre nuove speranze a bambini e famiglie, garantendo cure all’avanguardia con risultati sempre migliori.
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