Diverticolosi del colon, malattia diverticolare e diverticolite: facciamo chiarezza

PUBBLICATO IL 18 SETTEMBRE 2024

Diverticolosi del colon, malattia diverticolare e diverticolite, anche se spesso nel linguaggio comune vengono usate come sinonimi, sono in realtà condizioni diverse. Facciamo allora chiarezza con il dottor Mauro Montuori, chirurgo dell’Unità di Chirurgia Generale del Policlinico San Pietro. 

 

Che cosa è la diverticolosi del colon

Con il termine diverticolosi del colon si intende la presenza nel colon di diverticoli, ossia piccole sacche che fuoriescono attraverso punti di debolezza della parete dell'intestino crasso. 

“Condizione asintomatica, spesso rilevata incidentalmente durante esami endoscopici o radiologici eseguiti per altre ragioni, non richiede nessuna terapia e questo è importante chiarirlo - osserva il dottor Montuori -. 

La formazione dei diverticoli può riguardare qualsiasi fascia d'età, arrivando a interessare il 50% delle persone sopra i 60 anni. È associata principalmente a fattori dietetici, in particolare a una dieta povera di fibre e a una scarsa idratazione, che causano la formazione di feci dure, che a loro volta aumentano la pressione all'interno del colon, andando a indebolire le pareti dello stesso”. 

Come si cura la diverticolosi del colon

In caso di diverticolosi, come detto non servono farmaci, ma si suggerisce solo di: 

  • mantenere un adeguato apporto di fibre e di acqua; 
  • astenersi dal fumo; 
  • fare esercizio fisico; 
  • in caso di obesità o di sovrappeso, perdere peso”. 

Cosa mangiare per la diverticolosi del colon

“Per quanto riguarda l’alimentazione da seguire, vanno sfatati 2 miti

  • non c’è bisogno di evitare semi, frutta secca, mais e la buccia della frutta; 
  • non c’è bisogno di cicli di terapia antibiotica non assorbibile o di aminosalicilati a scopo preventivo. 

Queste sono le indicazioni anche delle Linea guida pubblicate nel Sistema Nazionale Linee Guida Diverticolosi e Malattia Diverticolare del Colon: Diagnosi e Trattamento” sottolinea lo specialista.

 

Che cos'è la malattia diverticolare

In alcuni casi la presenza di diverticoli può associarsi a sintomi come: 

  • dolore addominale cronico; 
  • disturbi dell'alvo come stitichezza o diarrea; 
  • gonfiore addominale. 

In questo caso si parla di malattia diverticolare. La sintomatologia può essere intermittente e variare in intensità, influenzando la qualità della vita. 

“La malattia diverticolare deve essere seguita attentamente e con professionalità. Pertanto in presenza di sintomi bisogna sempre riferirsi allo specialista, che valuterà caso per caso, dando un’eventuale terapia tailored per la singola persona, se necessaria” suggerisce il dottor Montuori.

 

Che cos’è la diverticolite

Quando uno o più diverticoli si infiammano o si infettano si parla di diverticolite, una delle complicanze più frequenti della malattia diverticolare insieme al sanguinamento. 

I sintomi della diverticolite

“Clinicamente la diverticolite si manifesta con: 

  • dolore addominale, solitamente localizzato al quadrante inferiore sinistro; 
  • febbre; 
  • nausea; 
  • vomito; 
  • alterazioni dell'alvo. 

Nei casi più severi si ha la perforazione di uno dei diverticoli con l’eventuale formazione di un ascesso (una raccolta di pus), fino alla peritonite” continua lo specialista. 

I fattori di rischio della diverticolite

I principali fattori di rischio includono: 

  • una dieta povera di fibre; 
  • l'età avanzata; 
  • l'obesità; 
  • uno stile di vita sedentario. 

Come si cura la diverticolite

“Per quanto riguarda la cura, varia a seconda della severità

  • terapia antibiotica al domicilio; 
  • terapia antibiotica endovenosa in ospedale; 
  • eventuale intervento chirurgico. 

Anche in questo caso, come per la malattia diverticolare, se si avvertono dei sintomi è necessario rivolgersi allo specialista in modo da mettere a punto una terapia mirata a seconda della situazione specifica e della gravità del quadro clinico”.  

Oltre alla terapia medica e/o chirurgica in caso di diverticolite è opportuno seguire alcune indicazioni dietetiche e nutrizionali e, in particolare:

  • aumentare l'assunzione di fibre, incrementando il consumo di alimenti come frutta, verdura, legumi e cereali;
  • assicurarsi un’adeguata idratazione, con almeno 2 litri al giorno di acqua, essenziali per garantire la formazione di feci morbide e facilitare il transito intestinale.
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