Cristalli nelle urine: cosa significa

PUBBLICATO IL 28 GIUGNO 2024

I cristalli urinari possono avere forma e composizione differenti. Le dimensioni sono piuttosto ridotte, non sempre percettibili a occhio nudo, ma la loro formazione deve essere un campanello di allarme, perché può sottendere altre patologie. 

Vediamo più da vicino cosa sono e come comportarsi con il dott. Ioannis Kartalas Goumas, responsabile dell’Unità operativa di Urologia dell’istituto Clinico Beato Matteo di Vigevano. 

 

Cosa sono i cristalli urinari e quanti tipi esistono 

I cristalli nelle urine sono aggregati di sostanze chimiche che possono formarsi nelle urine quando alcuni elementi precipitano e si assemblano insieme. 

Tra i più comuni, ci sono gli urati amorfi, così chiamati, perché non hanno una conformazione definita. Sono un tipo di cristallo urinario che si origina quando l’acido urico, una sostanza chimica prodotta dal corpo durante la degradazione delle purine (basi azotate presenti nelle urine), si accumula nelle urine. Si formano quando le urine sono acide, per esempio, a causa di una dieta ricca di proteine. 

Esistono altri tipi di cristalli urinari, come: 

  • gli ossalati di calcio; 
  • i fosfati; 
  • derivati dalla cistina. 

“Ogni tipologia di cristalli ha cause differenti e trattamenti specifici - precisa il dott. Goumas -. La loro presenza può essere un segnale da non sottovalutare: possono essere avvisaglia di problemi di salute, come l’insufficienza renale o la formazione di calcoli renali”.

 

Sintomi dei cristalli nelle urine

La presenza di cristalli nelle urine può non manifestarsi con sintomi evidenti. Tuttavia, se i cristalli si aggregano e formano calcoli renali, il paziente può accusare: 

  • dolore addominale o lombare;
  • sangue nelle urine;
  • cambiamento nel colore e odore urina;
  • minzione frequente e dolorosa;
  • nausea;
  • febbre.

Se si verificano questi sintomi, è importante consultare un medico.

 

Cause principali di cristalluria

La cristalluria può essere causata da vari fattori. Tra questi: 

  • disidratazione, che può concentrare le urine e favorire la formazione di cristalli; 
  • dieta squilibrata, ricca di proteine o sale, che può alterare l’equilibrio chimico delle urine. È bene ridurre il consumo di carne rossa, interiora e bevande zuccherate;
  • alcune condizioni mediche, come calcolosi renale, infezioni del tratto urinario, iperparatiroidismo e gotta, che possono aumentare i livelli di calcio o acido urico nelle urine.

 

Rimedi e cosa fare

Se si riscontrano cristalli nelle urine è importante consultare un medico urologo per determinare la causa sottostante e il trattamento appropriato. 

Bere molta acqua durante la giornata - spiega lo specialista - può aiutare a diluire le urine e prevenire la formazione di cristalli. Inoltre, è importante seguire una dieta in cui si riduca l’assunzione di proteine, sale, zucchero, cibi ad alto contenuto di purine come gli alcolici. Uno stile di vita sano e una regolare attività fisica possono aiutare a prevenire la formazione dei cristalli”.

L’urologo, dopo una valutazione accurata e la lettura dell’esame delle urine, imposterà un piano terapeutico personalizzato. In alcuni casi, verranno prescritti farmaci per sciogliere i cristalli o prevenire la loro formazione. La terapia con onde d'urto può essere utilizzata per frammentare i calcoli renali.

“I cristalli nelle urine - conclude lo specialista - possono essere un segnale di problemi di salute. È importante riconoscere i sintomi e cercare un trattamento appropriato per prevenire complicazioni a lungo termine. Ricordate, la prevenzione è sempre la migliore cura”.

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