Come prevenire gli infortuni da sport all’aperto: le indicazioni dell’ortopedico
PUBBLICATO IL 03 AGOSTO 2023
Con l’arrivo dell’estate nasce sempre la voglia di rimettersi in forma e godere appieno delle lunghe e belle giornate e lo si fa praticando sport all’aperto. Le attività sportive più gettonate sono la corsa, il trekking, il ciclismo, il beach volley, il nuoto e ultimamente il padel.
Allo sportivo alle prime armi può capitare di trovarsi impreparato e anche i gesti più semplici, se non svolti correttamente, possono portare a un infortunio e rovinare, purtroppo, le sue vacanze estive. Il dott. Pasquale Gifuni, Ortopedico e responsabile dei ricoveri presso l'Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia I degli Istituti Clinici Zucchi, ci spiega come approcciarsi all’attività sportiva all’aperto per ridurre le possibilità di subire un infortunio.
Mai improvvisarsi sportivi: l’importanza della preparazione muscolare
“Qualsiasi attività fisica necessita sempre di una preparazione muscolare adeguata il cui obiettivo è aumentare la capacità di forza e di massima tensione dei muscoli. Questo perché i muscoli fanno muovere le articolazioni e le proteggono dai carichi eccessivi. Per questo, sconsiglio sempre di iniziare a fare attività fisica continuativa partendo in autonomia e da zero. In questi casi il rischio di procurarsi dei danni può essere molto elevato.
Oltre alla preparazione muscolare, soprattutto per alcuni sport come il trekking, il ciclismo e la corsa è fondamentale associare l’utilizzo di attrezzature sportive (ad esempio, calzature e pantaloncini tecnici) e tecniche adeguate a prevenire infortuni e sovraccarichi” indica il dott. Gifuni.
Le patologie più frequenti derivanti da una pratica sportiva scorretta
“Gli sport maggiormente praticati all’aperto come nuoto, corsa, ciclismo, trekking e beach volley, se svolti con una pratica sportiva scorretta possono provocare infortuni che riguardano maggiormente:
- lesioni muscolari, tendinee e legamentose acute, molto frequenti negli sport dove è presente un contatto fisico come il beach volley e il calcetto;
- lesioni da sovraccarico, che si hanno praticando sport di resistenza come nuoto, corsa e ciclismo.
Le patologie più comuni che possono derivare da queste lesioni sono:
- le tendiniti, le contratture, gli strappi e gli affaticamenti che si manifestano quando il corpo è poco allenato e quindi impreparato a reggere i ritmi di un’attività medio-intensa. Generalmente si risolvono con il semplice riposo e l’uso di pomate topiche;
- le fratture da stress che arrivano quando si aumenta l’intensità e il volume dell’allenamento per settimane o mesi. Solitamente si manifestano con un dolore localizzato in un punto preciso e per la cura richiedono, oltre al riposo, anche una terapia farmacologica e terapie fisiche locali;
- le rotture tendinee, muscolari e legamentose che sono causate da cadute violente, traumi diretti sull’arto o arresti improvvisi dell’arto e possono richiedere il trattamento chirurgico”.
3 Regole per restare alla larga dagli infortuni durante la bella stagione
“Per chi si approccia a una nuova pratica sportiva - conclude lo specialista - ecco delle regole da seguire per evitare traumi e godersi l’estate in sicurezza:
- Affidarsi ad un preparatore atletico o un fisioterapista che imposterà un programma adeguato di tonificazione muscolare per lo sport che si desidera praticare.
- Procedere con gradualità dove la frequenza, la durata dell'allenamento e il carico utilizzato devono essere commisurati alle capacità attuali che lo sportivo ha nel momento in cui inizia una nuova pratica sportiva.
- Se ci sono state delle patologie muscolo-scheletriche pregresse è importante fare attenzione alla scelta dello sport. Il mio consiglio è quello di confrontarsi con una specialista che valuterà il tipo di attività più idonea al benessere psico-fisico della persona”.