I benefici della bicicletta e per chi è indicata
PUBBLICATO IL 03 GIUGNO 2023
Istituita nel 2018 dalle Nazioni Unite, il 3 giugno è la Giornata mondiale della bicicletta. Le 2 ruote a trazione muscolare inventate nel XVIII secolo si trasformano quotidianamente da mezzo di trasporto a vero e proprio strumento per la pratica ludica e sportiva. Studi scientifici hanno dimostrato che anche un utilizzo limitato, ma continuo di questo veicolo può portare moltissimi vantaggi a tutti coloro che ne fanno uso.
A parlarci dei benefici che l’utilizzo della bicicletta può portare all’organismo e a darci qualche consiglio per avvicinarci alla pratica ciclistica il dottor Pierpaolo Corbetta, Responsabile dell’Unità Operativa e Servizio Ambulatoriale di Riabilitazione Specialistica degli Istituti Clinici Zucchi di Monza.
La bicicletta fa bene alla salute
“Andare in bicicletta è un'attività che regala a tutti un benessere a 360°: è indicata ad ogni età, favorisce la salute di chi la pratica e, non meno importante, aiuta l’ambiente. Traiamo tutti vantaggio, insomma, ad utilizzare la bicicletta” spiega il dottor Corbetta.
L’attività della pedalata che la bicicletta induce coinvolge molti distretti corporei che, implicati nel movimento, aiutano ad un miglioramento delle condizioni fisiche dello sportivo. La pratica dell’attività ciclistica consente infatti di:
- migliorare il metabolismo: l’attività aerobica aumenta la capacità del nostro corpo di bruciare i grassi;
- tonificare la muscolatura degli arti inferiori implicati nel gesto;
- migliorare la stabilità e l’equilibrio, coinvolgendo il core e la parete addominale;
- rafforzare il sistema cardiovascolare;
- migliorare il benessere psicologico: il movimento induce la liberazione di endorfine.
“La cosa migliore legata a questo tipo di attività è che è alla portata di tutti – continua il fisiatra -. Non occorre pedalare tante ore, sono sufficienti 30 minuti al giorno, tutti i giorni o comunque almeno 2 volte a settimana. Un obiettivo perseguibile andando in bicicletta sul posto di lavoro, a fare la spesa o un breve giro per le strade cittadine”.
Chi può andare in bicicletta
I benefici legati all’attività in bicicletta sono per tutti, senza distinzione di genere o età. “Ogni persona ha delle caratteristiche uniche e ovviamente va valutato caso per caso l’idoneità alla pratica ciclistica - spiega lo specialista -.
L’attività aerobica a basso impatto che regala la bicicletta, ovviamente quando si parla di non agonisti, può dare molteplici benefici su alcuni problemi che colpiscono il singolo soggetto. Si può assistere, ad esempio, a:
- una riduzione del colesterolo totale a vantaggio di quello buono;
- una riduzione della cellulite con una conseguente tonificazione della muscolatura,
- un miglioramento della capacità cardiopolmonare.
Ognuno può ricavare dei vantaggi per la salute: è una attività per tutti e da consigliare a tutti”.
Bicicletta per gli over 65
Ovviamente nei pazienti con un’età più elevata è consigliabile valutare con uno specialista la proporzione rischio/beneficio.
“Nel paziente anziano va valutato il rischio di caduta. Dobbiamo definire il paziente quantificando l’età e soprattutto lo stato di salute generale. Come movimento, la pedalata è consigliata; occorre però valutare il contesto caso per caso” spiega Corbetta.
La pedaliera o la cyclette domestica possono essere una soluzione nei casi in cui l’utilizzo della bicicletta all’aperto sia sconsigliata. Mantenere la gestualità della pedalata minimizzando i pericoli dei luoghi aperti garantisce al ciclista di mantenersi in salute e allenare i muscoli dolcemente.
Iniziare ad andare in bicicletta: i consigli dello specialista
Iniziare ad andare in bicicletta può essere una buona alternativa alla classica attività sportiva, soprattutto nella stagione primaverile ed estiva. “Logicamente è più incentivante la bella stagione: stare all’aria aperta è piacevole e lo sforzo fisico regala benessere psicologico perché induce la liberazione di endorfine”.
Il consiglio ai neofiti è quello di iniziare in modo graduale: non porsi obiettivi irrealistici, ma cominciare con sessioni da 15/20 minuti, incrementando nelle successive di un quarto d’ora alla volta.
Ad oggi, per agevolare la prestazione e abituare gradualmente il corpo allo sforzo fisico, è possibile sfruttare delle biciclette con una pedalata assistita. Queste dueruote rendono più semplice per i neociclisti le attività anche più faticose e dispendiose in termini di energia. “Queste biciclette assistite rendono alcuni percorsi alla portata di tutti. Si può iniziare con uno mezzo di questa tipologia e, quando il corpo è condizionato al movimento, passare alla bicicletta muscolare”.
Prima di iniziare la pratica ciclistica è necessario prestare attenzione ai problemi osteoarticolari. In presenza di un effettivo problema in fase acuta, occorre inquadrarlo e curarlo. Il ciclismo, e più in generale l’attività fisica, è da reintrodurre con riguardo.
“È consigliabile riprendere l’attività sportiva solo dopo la risoluzione della fase acuta. Andare in bicicletta è da consigliare sicuramente per riprendere la motilità e per mantenere il benessere acquisito durante la fase di recupero dalla patologia” conclude il fisiatra.