La pasta: perché fa bene mangiarla
PUBBLICATO IL 25 OTTOBRE 2022
Il 25 ottobre si festeggia la pasta, alimento principe della tradizione culinaria italiana. Alimento tanto elogiato nella cultura gastronomica partenopea, altresì stigmatizzato negli ultimi anni nei regimi alimentari.
Ma è vero che la pasta fa male e che non è opportuno mangiarla ogni giorno? Quali sono i tipi di pasta da preferire? A parlarcene la dottoressa Chiara Boscaro, biologa nutrizionista presso gli Istituti Clinici Zucchi, l’Istituto Clinico San Siro e Smart Clinic di Cesano Boscone.
La pasta fa bene alla salute: ecco perché
“Mangiare la pasta fa bene alla salute e mette le persone di buon umore”, conferma la dottoressa Boscaro. La pasta è un alimento importante per il benessere psicofisico dell’individuo e i suoi preziosi nutrienti sono essenziali per il corpo.
“Contiene carboidrati, ma anche una buona percentuale di proteine, circa il 13%. Questo vuol dire che, ad esempio, per le persone vegetariane, è una fonte nutrizionale essenziale - conferma la specialista -. Anche per chi fa attività fisica il consumo di pasta è fondamentale: consente, infatti, di rigenerare il glicogeno muscolare, la riserva di energia che il nostro corpo immagazzina, perso con lo sforzo fisico”.
I benefici della pasta
I benefici del consumo di pasta sono molteplici e la dottoressa Boscaro ne evidenzia alcuni:
- aiuta la gestione dell’insulina: “Misurando le proporzioni e variando la tipologia di pasta, dalla integrale a quella di kamut, è possibile mantenere una corretta euglicemia”;
- contribuisce al buon umore: “Permette le produzioni di triptofano, aminoacido precursore della serotonina, che aiuta il rilassamento e regala un senso di benessere”;
- favorisce la concentrazione: “I carboidrati complessi contenuti nella pasta contengono glucosio, elemento essenziale per il cervello”;
- accelera il metabolismo: “Con diete restrittive senza carboidrati avviene un dimagrimento a carico della massa magra; introducendo la pasta, associata alle proteine e alle fibre, si ottengono risultati migliori e più salutari”.
Mangiare pasta tutti i giorni fa male?
“La pasta si può mangiare ogni giorno, ovviamente nella giusta proporzione”, afferma la nutrizionista Boscaro.
Le dosi variano in base alle caratteristiche fisiche individuali e allo stato di salute, ma in generale possiamo prendere come indicazione di base:
- gr 70 per le donne;
- gr 80 per gli uomini.
“Consiglio di consumarla in 1 solo pasto, evitando quindi il consumo sia a pranzo che a cena. Se consumata a mezzogiorno, la pasta garantisce all’individuo energia spendibile durante tutto il pomeriggio. Consumata alla sera, invece, favorisce il riposo.
Il consiglio più importante è però che si faccia attenzione al condimento”, ci spiega la dottoressa Boscaro.
Le proprietà nutrizionali della pasta di semola di grando duro
L’apporto calorico della pasta di semola dura è di 350 calorie per 100 gr. Le proprietà nutritive presenti nella versione più comune e tradizionale sono:
- 86-88% glucidi;
- 12-13% proteine;
- 1% lipidi, acidi grassi essenziali e vitamine liposolubili.
“Sono presenti in minor proporzione sali minerali, soprattutto il magnesio che aiuta insieme al triptofano la concentrazione e il rilassamento. Inoltre, la pasta garantisce un apporto, seppur minimo, di fibra, importante per l’organismo.
Ricordo, infine, che la proteina del glutine è quella che richiama alla celiachia. Quindi, in base alle patologie, il consumo di pasta di semola di grano duro va o meno limitato”.
Proprietà dei tipi di pasta in commercio
Esistono molte varianti in commercio, oggi, che vanno ad integrarsi con la tradizionale pasta di semola di grano duro. La dottoressa Boscaro ci spiega le principali.
I benefici della pasta integrale
“La pasta integrale ha qualche caloria in meno della pasta normale, 320/350 kcal per 100 gr. Contiene molta più fibra, aiuta ad avere maggiore sazietà e aiuta la regolarità intestinale.
È adatta alle persone diabetiche perché modula in modo migliore la glicemia: rispetto alla pasta classica contiene più magnesio, ferro e potassio.”
I benefici della pasta di Kamut
“La pasta di Kamut, ipocalorica rispetto alla pasta di grano duro, ha una buona quantità di proteine, circa il 15%, e contiene più fibre. Ha un contenuto glicemico significativo, intermedio tra la pasta classica e quella integrale, ed è ricca di glutine, quindi, non consigliabile a chi ha patologie legate a questa proteina. Contiene diverse vitamine del gruppo B e sali minerali, tra cui manganese, fosforo, zinco e magnesio.”
I benefici dela pasta senza glutine
“Per i celiaci e gli individui con gluten sensitivity - continua la nutrizionista -, esistono in commercio moltissimi tipi di pasta con cereali privi di glutine, come quella di farina riso o di farina mais. Attenzione però perché contengono una percentuale più elevata di grassi”.
I benefici della pasta proteica
“La pasta proteica è composta prevalentemente da legumi e, in una più recente versione, con farina di insetti: può essere una buona alternativa proteica. Sicuramente una scelta ecosostenibile, ma da valutare se effettivamente appetibile".
Come scegliere la giusta pasta
Non esiste una pasta migliore e una peggiore, la scelta deve ricadere su quella più appropriata allo stato di salute, allo stile di vita e alle necessità.
“Una cosa, però, è certa: sfatiamo il mito della pasta come alimento inappropriato. La pasta fa bene e nelle giuste proporzioni consumiamola, così come vuole la nostra tradizione”, conclude la nutrizionista.