Tiroide: 6 cose da sapere per conoscerla meglio

PUBBLICATO IL 01 SETTEMBRE 2021

(*pagina aggiornata il 01 marzo 2023)

Breve vademecum sulla tiroide, conosciamo meglio questa ghiandola  

Sempre più spesso sentiamo parlare di persone con problemi di tiroide, che seguono una terapia sostitutiva dell’ormone che secerne questa ghiandola o che magari presentano noduli da tenere monitorati nel tempo o un gozzo pronunciato. 

Approfondiamo la tematica con il prof. Carmine Gazzaruso specialista endocrinologo dell’Istituto Clinico Beato Matteo.

 

1. Cos’è e a cosa serve la tiroide

“La tiroide è una ghiandola endocrina, nel senso che produce ormoni. È situata alla base anteriore del collo e secerne l’ormone tiroideo che:

  • è coinvolta nella regolazione di gran parte del metabolismo;
  • è essenziale per l’accrescimento dell’organismo e per lo sviluppo del sistema nervoso. 

Questo è il motivo per cui il suo livello circolante deve essere ottimale già dall’inizio della gravidanza e deve mantenersi tale per tutta la vita del soggetto, sin dalla sua nascita”, spiega il Professore. 

 

2. Cos’è il TSH

Risponde l'endocrinologo: “Il TSH è un ormone prodotto da una ghiandola endocrina posta alla base del cervello e chiamata ipofisi che garantisce in massima parte il controllo della produzione di ormone tiroideo da parte della tiroide. 

Se la tiroide produce una quota insufficiente di ormone tiroideo, il TSH aumenta per stimolare la tiroide a produrre più ormone tiroideo; invece, se la quota di ormone tiroideo prodotto fosse eccessiva, ne limita la produzione”.

 

3. Tiroiditi: le malattie della tiroide

“Le malattie che frequentemente possono interessare la tiroide sono auto-immuni: malattie che producono degli auto-anticorpi (anticorpi prodotti contro il proprio organismo) che danneggiano la tiroide e portano a:

  • ipotiroidismo, quando la tiroide lavora poco e il primo sintomo è spesso la stanchezza
  • ipertiroidismo, quando la tiroide è iperstimolata e produce una quantità eccessiva di ormone tiroideo, in questo caso si verifica una comparsa iniziale di nervosismo, cardiopalmo, tremori

Tali malattie sono definite tiroiditi, perché si associano a infiammazione della ghiandola tiroidea. La tiroidite che più frequentemente può portare ad ipotiroidismo è quella di Tiroidite di Hashimoto, che può essere presente sino al 15% di donne e 5% di maschi.  La malattia di Basedow dà invece ipertiroidismo. Esistono poi altre forme di tiroidite e altre malattie della tiroide, che possono alterare la produzione di ormone tiroideo” , chiarisce l’esperto. 

 

4. Il gozzo tiroideo

“Il gozzo tiroideo, ovvero un gozzo al centro del collo, è l’ingrossamento della tiroide e può essere presente sia nell’ipertiroidismo che nell’ipotiroidismo  - aggiunge il dottore- . 

Può interessare l’intera la ghiandola o solo una parte di essa, essendo dovuto a uno o più noduli tiroidei. Questi noduli sono abbastanza frequenti e vanno studiati dall’endocrinologo.

Un dato rassicurante: meno dello 0.5% dei noduli tiroidei è maligno ed è bene precisare che il tumore della tiroide è quasi sempre passibile di una guarigione completa”.

 

5. Quando controllare la tiroide

“Una valutazione della tiroide è fatta come screening al momento della nascita. Deve essere eseguita in previsione di una gravidanza e poi durante tutti i 9 mesi. 

I controlli vanno cadenzati periodicamente, soprattutto in:

  • soggetti con familiarità per malattie tiroidee;
  • persone che soffrono di manifestazioni auto-immuni, come la vitiligine, il diabete di tipo 1 e malattie autoimmuni in generale”, avverte il Professor Gazzaruso. 

 

6. Iodio e tiroide 

“L’ormone tiroideo ha come elemento fondamentale lo iodio - conclude l’endocrinologo -  di cui occorre garantire all’organismo un costante apporto nutrizionale. 

Spesso questo elemento è insufficiente; ecco che l’utilizzo di sale iodato per condire le pietanze, l’assunzione di determinati cibi (come ad esempio pesce, molluschi, alghe marine e uova) o un soggiorno al mare possono essere di aiuto e compensare in parte la sua carenza. Oltre alla terapia sostitutiva, che va comunque mantenuta, possono venirci in aiuto piccole accortezze nel nostro stile di vita”.

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