Terza dose vaccino anti Covid: consigliata per i soggetti con obesità addominale
PUBBLICATO IL 20 DICEMBRE 2021
Uno studio condotto da medici del Policlinico San Donato evidenzia un calo dei livelli di anticorpi in queste persone, per cui è necessario il richiamo del vaccino Covid.
Negli individui affetti da obesità addominale si osserva un calo dei livelli di anticorpi significativamente maggiore rispetto a coloro che presentano una normale distribuzione del tessuto adiposo, già tra il primo e il terzo mese dopo la seconda dose di vaccino anti Covid-19: per questi soggetti, la terza dose risulta pertanto fortemente consigliata.
Sono questi i risultati a cui è giunto lo studio di ricerca VARCO-19, svolto da un gruppo di ricercatori, guidati dal:
- professor Alexis Elias Malavazos, responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Endocrinologia e del Servizio di Nutrizione Clinica e Prevenzione Cardiovascolare presso l’IRCCS Policlinico San Donato e Ricercatore dell’Università degli Studi di Milano;
- professor Massimiliano Marco Corsi Romanelli, direttore dell’Unità Operativa Complessa SMEL-1 di Patologia Clinica all’IRCCS Policlinico San Donato (Gruppo San Donato) e professore ordinario di Patologia Clinica all’Università degli Studi di Milano;
- professor Gianluca Iacobellis, endocrinologo dell’Università di Miami;
- professor Michele Carruba, presidente del Centro di Studio e Ricerca sull’Obesità presso l’Università degli Studi di Milano.
Lo studio sulla risposta anticorpale al vaccino mRNA dei lavoratori di GSD
Pubblicata su Obesity, rivista ufficiale della Società Americana dell’obesità, la ricerca ha valutato la risposta anticorporale al vaccino COVID-19 BNT162b2 mRNA (Pfizer) in circa 1300 lavoratori del Gruppo San Donato. Soltanto 1060 persone sono state prese effettivamente in considerazione per lo studio, avendo eseguito almeno 3 prelievi nelle fasi successive, che hanno consentito quindi il monitoraggio dello sviluppo anticorpale.
Di questi, è stata valutata la distribuzione del tessuto adiposo, mediante la misurazione della circonferenza addominale: si può già parlare di obesità addominale per valori della circonferenza addominale superiori a 80 cm nelle donne e a 94 cm negli uomini. 492 persone sono risultate affette da obesità addominale.
Dopo la prima e la seconda dose del vaccino, in particolare a 3 mesi da questa, sono state confrontate le risposte anticorpali degli individui affetti da obesità addominale con quelle di coloro che presentavano una normale distribuzione del tessuto adiposo.
Un’ulteriore distinzione è stata operata tra individui con o senza precedente infezione da SARS-CoV-2, valutata tramite la presenza di anticorpi del nucleocapside.
Considerando soltanto coloro che non avevano una precedente infezione da SARS-CoV-2, si è osservato che, tra il 1°e il 3° mese dopo la seconda dose di vaccino, il calo dei livelli di anticorpi neutralizzanti era significativamente più marcato negli individui affetti da obesità addominale (380 persone) rispetto a coloro che presentavano una normale distribuzione del tessuto adiposo: risulta dunque fondamentale per i primi, sottoporsi nel più breve tempo possibile alla terza dose di vaccino.
L’obesità come fattore di rischio per complicanze da Covid-19
L’obesità e in particolare l’obesità addominale, rappresentata da un predominante accumulo di tessuto adiposo a livello viscerale, sono malattie croniche non trasmissibili riconosciute dalla Comunità Scientifica come degli importanti fattori di rischio per lo sviluppo di un’infezione da SARS-CoV-2 più severa.
I soggetti affetti da obesità con fenotipo addominale hanno già di per sé uno stato infiammatorio cronico che, se sovrapposto all’’infezione da SARS-CoV-2, può innescare una pericolosa tempesta di molecole pro-infiammatorie, detta ‘tempesta citochinica’.
“È importante incoraggiare la popolazione – spiega il dottor Malavazos - a sottoporsi alla vaccinazione con uno qualsiasi dei vaccini attualmente disponibili. Il calo dei livelli di anticorpi negli individui con obesità addominale supporta ulteriormente le recenti raccomandazioni di diverse Società Scientifiche nazionali ed internazionali come la Società Italiana dell’Obesità (SIO), la European Association for the Study of Obesity (EASO) e la Obesity Society (società americana dell’obesità), di offrire dosi booster (dose di richiamo) di vaccino anti Covid-19 a tutti gli adulti, soprattutto a coloro che presentano condizioni mediche ad alto rischio tra cui l'obesità e a quelli con fenotipo di obesità addominale”.
Lo studio proseguirà per seguire l’andamento anticorpale fino a 9 mesi dalla fine del primo ciclo vaccinale e successivamente fino a tre mesi dalla booster dose.
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Obesity DOI: https://doi.org/10.1002/oby.23353
Antibody responses to BNT162b2 mRNA vaccine: infection-naïve individuals with abdominal obesity warrant attention