Coronavirus e influenza: come distinguerli?

PUBBLICATO IL 07 MARZO 2020

I sintomi del Coronavirus hanno manifestazioni iniziali simili all’influenza. L’unico mezzo per la diagnosi è il tampone faringeo, come spiega il professor Pregliasco.

(*aggiornato settembre 2020)

Ad oggi, in Italia, oltre 33.000 persone risultano positive al Coronavirus (se vuoi sapere cosa significa essere positivi al coronavirus leggi qui). Ma la risposta del sistema immunitario non è uguale per tutti. I sintomi del Coronavirus, infatti, sono variabili e per identificare l’infezione e distinguerla dall’influenza serve un test diagnostico, come il tampone nasofaringeo.

Ce lo spiega il professor Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi e virologo presso l’Università degli Studi di Milano.

I sintomi del Coronavirus e la risposta del sistema immunitario

“Il Coronavirus, o COVID-19 ha la caratteristica di presentare sintomatologie molto variabili. Nell’80% dei casi la manifestazione clinica è simile all’influenza di varia intensità:

  • naso chiuso o che cola
  • tosse
  • febbre elevata
  • sintomi-corollario a livello respiratorio
  • dolori muscolari e articolari
  • senso di spossatezza.

Nel 15%, invece, la manifestazione diventa più pesante perché il virus, invece di rimanere confinato nelle prime vie respiratorie, si approfonda negli alveoli polmonari.

Qui determina la polmonite virale primaria, dalla quale poi conseguono quelle difficoltà respiratorie (distress respiratorio) che necessitano di un ricovero ospedaliero nel reparto di malattie infettive.

Nei casi più gravi (5%), possono essere necessarie terapia intensiva e rianimazione”.

Come riconoscere il virus dall’influenza?

Come si può distinguere il coronavirus dall’influenza? “La diagnosi di Coronavirus – spiega lo specialista -, purtroppo, si può confermare solamente attraverso un tampone faringeo, costituito da grandi cotton fioc con una parte assorbente all’estremità.

In questo momento, stiamo assistendo alla coda della stagione influenzale e, si spera, che nell’arco di qualche settimana, le comuni infezioni respiratorie scompaiano e quindi si possa, in modo più preciso, avere una evidenza di quelli che sono gli effettivi casi di Coronavirus”.

Cosa fare se si sospetta il Coronavirus

“Nel caso di un sospetto, è sempre bene non recarsi al Pronto Soccorso, ma chiamare il proprio medico di famiglia il quale, eventualmente, contatterà l'ATS e farà partire la procedura di segnalazione.

Importante è mantenersi in regime di quarantena ed evitare contatti con altre persone, in modo da ridurre un possibile contagio”, conclude il professore.

Se vuoi approfondire il tema coronavirus e vaccino anti influenzale 2020/2021 puoi leggere la news dedicata.

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