Al Policlinico San Marco arriva C-Mill VR plus, sistema di realtà aumentata per la riabilitazione personalizzata
PUBBLICATO IL 31 LUGLIO 2020
Il sistema di AR rappresenta una delle nuove frontiere nella riabilitazione dei disturbi del cammino causati da malattie neurologiche.
Il team di fisioterapisti dell’Unità di neuroriabilitazione del Policlinico San Marco è stato il primo in Europa a essere formato per l’utilizzo del C-Mill VR plus, innovativo treadmill (tappeto) a elevato contenuto tecnologico, che rappresenta una delle nuove frontiere nella riabilitazione dei disturbi del cammino causati da malattie neurologiche.
A spiegarci di più di questo innovativo sistema che integra la realtà aumentata è il dottor Fabrizio Pisano, responsabile dell’Unità di Riabilitazione Neurologica del Policlinico San Marco.
Realtà virtuale aumentativa per una riabilitazione personalizzata
”Il C-Mill VR plus è uno strumento molto sofisticato grazie al quale è possibile effettuare un intervento riabilitativo del tutto personalizzato, volto al miglioramento dei disturbi del cammino causati da malattie neurologiche quali la malattia di Parkinson, la sclerosi multipla, l’ictus cerebrale - spiega il dottor Fabrizio Pisano -.
Oltre alla valutazione oggettiva dell'equilibrio in condizioni statiche e dinamiche, questo particolare sistema offre, rispetto ai tradizionali tapis roulant, un ambiente sicuro e confortevole grazie innanzitutto alle sue generose dimensioni (lungo 3 metri per 1 metro di larghezza). Esso è dotato inoltre di un grande schermo che, posto di fronte al paziente, riproduce vari scenari di vita quotidiana, in linea con le più moderne tecnologie che sfruttano il principio della realtà virtuale aumentativa ”.
La presenza di un’imbragatura vincolata al soffitto consente anche ai pazienti a elevato rischio di caduta di poter lavorare in sicurezza.
Come funziona
Sulla base delle competenze motorie residue del paziente, il fisioterapista ha la possibilità di attivare un’altra interessante opzione: l’emissione di stimoli acustici e la proiezione di vari segnali luminosi sul tappeto, modificabili per dimensione e intervalli di rappresentazione, che il paziente deve cercare di superare.
”È ampiamente dimostrata l’utilità dei feedback audio-visivi nel potenziare i processi di plasticità cerebrale, condizione necessaria per favorire il miglioramento dei disturbi neurologici - continua lo specialista -. Si tratta di programmi del tutto personalizzati, grazie alla possibilità che ha il fisioterapista di modificare dalla centrale di controllo i vari parametri”.
Sulla base dei punteggi totalizzati durante la propria performance, sfruttando il principio del gioco interattivo, il paziente è pertanto stimolato a fare sempre meglio.
”Le caratteristiche sopra citate si rivelano molto importanti, in particolare nell’ambito della riabilitazione del paziente affetto da morbo di Parkinson che nel corso della malattia può andare incontro alla perdita di programmi motori divenuti ‘automatici’ come la deambulazione. In questo modo, aiutato dai feedback visivi ed uditivi, il paziente parkinsoniano può ri-apprendere strategie di controllo del cammino attraverso esercizi di evitamento degli ostacoli e di adattamento della velocità, tutto in un ambiente sicuro e controllato” conclude il dottor Pisano.