Visita ortopedica di prevenzione: quando farla e perché è importante
L’apparato locomotore (gli organi e le strutture che consentono il movimento: ossa, muscoli, articolazioni e tendini) è in costante evoluzione: da quando si nasce fino a quando si invecchia, esso attraversa diversi cambiamenti che, a seconda della portata, possono provocare vantaggi e svantaggi.
La visita ortopedica di prevenzione può consentire di:
- intercettare precocemente e monitorare problemi e fastidi legati all’apparato locomotore in tutte le fasi della vita
- avere più possibilità di ricorrere ad una terapia conservativa piuttosto che chirurgica, da adulti e dopo i 60 anni.
Presso le strutture di Gruppo San Donato puoi prenotare le visite ortopediche per la prevenzione dei problemi dell’apparato locomotore, sia in SSN, sia in solvenza. I nostri specialisti valuteranno il tuo stato di salute ed, eventualmente, imposteranno il piano terapeutico più adatto alle tue esigenze.
La visita ortopedica per la prevenzione da 0 a 15 anni
È questa l’età in cui si ottiene la prevenzione migliore. Grazie alla consulenza dell’ortopedico, è possibile indagare diverse patologie di interesse pediatrico/evolutivo e trattarle in tempi utili.
Per citarne alcune: il piede piatto, alcune patologie dell’accrescimento come quelle legate alle cartilagini o alle ossa che, se non riscontrate tempestivamente, possono portare a gravi deformità nel bambino o ancora alcune patologie legate all’anca come la malattia di Perthes o l’apofisite dell’anca che, se non riconosciuta entro i primi anni di vita, può provocare un’artrosi dell’anca in età precoce con conseguente impianto di protesi in età giovanile.
Sempre in questa fascia di età rientrano le problematiche legate alla colonna vertebrale: in età preadolescenziale, si parla di patologie di accrescimento che, se non trattate, possono portare a una deformità a cuneo della colonna (cifosi). In quest’età, si può parlare anche di scoliosi in età evolutiva, ma a quel punto si parla ormai di una patologia già presente e quindi da curare. L’ideale sarebbe, sia in età pediatrica, sia in età adolescenziali, ai primi segnali, rivolgersi quanto prima a uno specialista ortopedico.
La visita ortopedica per la prevenzione da 15 a 50 anni
È la fascia meno problematica. I primi segnali, dati soprattutto dalla sintomatologia dolorosa, possono essere ricondotti a fase iniziali di artrosi. Molta prevenzione, in questo caso, è legata soprattutto all’ambito sportivo e ai traumi correlati, come ad esempio le lesioni legamentose che, se non trattate, possono portare a un’artrosi precoce delle articolazioni (caviglia, spalla, ginocchio). Banalmente, se un legamento crociato non viene riparato, può evolvere in artrosi di ginocchio e, di conseguenza, alla necessità di una protesi.
La prevenzione dai 60 anni
Qui l’intervento dell’ortopedico diventa fondamentale, soprattutto se cominciano a esserci casi frequenti di dolori alle articolazioni, per sospetta artrosi delle cartilagini. Molta attenzione viene prestata alle donne post menopausa che, notoriamente, cominciano a presentare problemi legati all’osteoporosi, quindi alla fragilità ossea. In sinergia anche con il ginecologo, l’ortopedico ha dunque il compito di prevenire e trattare questa condizione con terapie dedicate in un’ottica di prevenzione delle fratture.
Il compito dell’ortopedico è quello di salvaguardare, quando possibile, l’articolazione. Grazie a terapie conservative, spesso è possibile intervenire sulla problematica evitando di ricorrere alla soluzione definitiva, ovvero la chirurgia protesica. Durante la visita, sarà a discrezione dello specialista prescrivere ulteriori esami diagnostici di approfondimento (es. RX, TC, RM, MOC) per impostare al meglio il percorso terapeutico del paziente.
I Centri di eccellenza ortopedica di Gruppo San Donato
Gruppo San Donato ospita all’interno delle sue strutture diversi centri di eccellenza in ambito ortopedico che, grazie all’impegno di professionisti riconosciuti e all’investimento in strumentazioni tecnologiche d’avanguardia, si distinguono in ambito clinico e di ricerca: