Neurochirurgia
Eccellenza per la chirurgia dei tumori e delle lesioni cerebrali
*Pagina aggiornata il 30 maggio 2024
L'Unità operativa di Neurochirurgia dell’IRCCS Ospedale Galeazzi - Sant’Ambrogio si occupa del trattamento chirurgico dei tumori del sistema nervoso centrale, intrinseci, estrinseci, primari e metastatici e del trattamento chirurgico delle lesioni cerebrali associate a epilessia ed epilessia farmaco-resistente. È uno dei centri di riferimento internazionali per il trattamento delle lesioni cerebrali con tecniche di brain mapping.
È attivo, all’interno del Pronto Soccorso della struttura, la reperibilità per il trattamento delle urgenze di carattere neurochirurgico, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno.
È presente, inoltre, una figura di nurse navigator a cui il paziente si potrà rivolgere per prenotare visite o chiedere informazioni inerenti l’Unita di Neurochirurgia.
Le altre patologie curate
L'Unità tratta anche le patologie degenerative del rachide (ernie o stenosi cervicali, dorsali e lombari) e le patologie tumorali del midollo con tecnica microchirurgica e monitoraggio neurofisiologico. Si effettuano interventi di stimolazione spinale per il trattamento dei dolori cronici e di chirurgia sul sistema nervoso periferico.
Il trattamento delle lesioni cerebrali personalizzato con tecniche di brain mapping
L'Unità è specializzata nel trattamento dei gliomi (tumori intrinseci), soprattutto a basso grado di malignità, di cui rappresenta uno dei punti di riferimento per il trattamento a livello nazionale, europeo e mondiale. Il trattamento si basa sul concetto di trattamento chirurgico secondo limiti funzionali (neuro-oncologia funzionale, functional neuro-oncological surgery), in cui la resezione chirurgica ha come limite l'individuazione sulla superficie del cervello (a livello corticale) e all’interno del cervello (a livello sottocorticale) delle aree funzionali e dei loro collegamenti (tratti sottocorticali).
Grazie a questa metodica (brain mapping e monitoring), è possibile rimuovere in modo esteso vaste neoplasie cerebrali, localizzate in punti critici del cervello, mantenendo l'integrità funzionale globale del paziente.
L’approccio chirurgico si basa sullo studio nel periodo pre-operatorio e intraoperatorio del funzionamento del cervello del singolo paziente attraverso l'uso di:
- neuropsicologia;
- metodiche di immagine di Risonanza;
- metodiche di indagine intraoperatorie, in particolare della neurofisiologia e neuropsicologia intraoperatoria avanzata.
La salvaguardia della integrità funzionale
Il primo passo è comprendere il funzionamento del cervello e il suo grado di ri-organizzazione funzionale (plasticità) nel singolo paziente attraverso la neuropsicologia e le metodiche di immagine.
Attraverso la valutazione neuropsicologica, un esame raffinato ed esteso, la neuropsicologia fornisce al chirurgo informazioni sullo stato di funzionamento e organizzazione dei vari network funzionali del cervello e quindi del suo grado di plasticità.
Accanto alla neuropsicologia, la psico-oncologia indaga la reazione del paziente alla malattia, i suoi bisogni, necessità e aspettative. Il neuropsicologo e lo psico-oncologo selezionano i test da effettuare durante la procedura chirurgica, selezionandoli “al singolo paziente”, e lo preparano attentamente alla procedura.
Questo aiuta a programmare l’intervento e a calibrarlo sulle esigenze e caratteristiche del singolo paziente, con lo scopo di mantenerne l’integrità funzionale globale, che comprende funzione motoria, linguaggio, visiva, cognitiva (empatia, emozioni, attenzione, capacità di prendere decisioni…).
Tecniche innovative “calibrate” sul singolo paziente
Al momento dell'intervento, il chirurgo individua le funzioni sulla superficie del cervello (motoria, linguaggio, visiva, visuospaziale, cognitive...) e all'interno di esso individua i network grazie alla neurofisiologia intraoperatoria e alla neuropsicologia, ed è coadiuvato in questo anche da metodiche di immagine intraoperatoria (TC, ecografia, neuronavigazione).
L’équipe di Neurochirurgia ha sviluppato una notevole esperienza nel mappaggio delle funzioni motorie e delle funzioni cognitive, anche a livello dell’emisfero non dominante, con preservazione della capacità di interagire con l’ambiente, prendere decisioni, mantenere contatto empatico con l’ambiente e con gli altri individui, e il contenuto emozionale.
Questa attività è possibile, perché insieme ai chirurghi esperti di neuro oncologia funzionale sono presenti neuropsicologi e neurofisiologi dedicati, che insieme lavorano sia prima dell'intervento, sia in camera operatoria per il raggiungimento dell'obiettivo di estendere al massimo la resezione chirurgica e di mantenere allo stesso momento l'integrità funzionale del paziente.
La presenza in camera operatoria di anestesisti con larga esperienza di anestesia per tecniche di brain mapping assicura ulteriormente la riuscita delle procedure.
Le camere operatorie ibride sono provviste di TC intraoperatoria, Ecografia, neuronavigazione integrata e sistemi mappaggio e monitoraggio avanzato.
Il gruppo di neurochirurgia oncologica ha eseguito più di 4.000 interventi con l'ausilio di tecniche di brain mapping e monitoring e rappresenta uno dei gruppi leader mondiali nell'impiego di tali metodiche nella resezione dei tumori e di lesioni associate a epilessia.
Le stesse metodiche possono essere impiegate anche nella resezione di tumori metastatici, di tumori estrinseci (meningiomi) e di lesioni vascolari quali angiomi cavernosi, localizzati in area critica, con la stessa efficacia e sicurezza. Le stesse tecniche possono essere utilizzate per la resezione di lesioni associate a epilessia, per assicurare oltre alla rimozione della lesione, anche quella dell’area irritativa (dove partono le crisi), mantenendo l’integrità funzionale del paziente.
L’Unità si avvale di metodiche di Risonanza Magnetica di base e avanzata (1.5T e 3T) e di indagine metabolica (PET) per una corretta visualizzazione del tumore e delle caratteristiche strutturali del cervello del singolo individuo.
Nel caso dei tumori intrinseci (lower-grade, o gliomi a basso grado) o ad alto grado (gliomi wild-type) le tecniche avanzate di brain mapping consentono di raggiungere la cosiddetta supratotal resection, resezione tumorale al di là dei bordi visibili alla Risonanza Magnetica della neoplasia. In questo caso la resezione comprende la rimozione della parte visibile alla RM (FLAIR per i lower-grade; T1 con contrasto per i wild-type) della neoplasia e si estende nella porzione di parenchima circostante, dove si trovano le aree di infiltrazione tumorale.
L’asportazione dell’area tumorale infiltrativa si associa nei lower-grade ad una netta riduzione della probabilità di recidiva a lungo termine, allungamento del tempo libero di malattia, netta riduzione della probabilità di ulteriore progressione della patologia, prolungamento della sopravvivenza, e netta riduzione della probabilità di comparsa di crisi epilettiche; nei wild-type ad un allungamento significativo del tempo di controllo di malattia e della sopravvivenza.
I dati sono stati raccolti e presentati su due lavori scientifici pubblicati sulla prestigiosa rivista internazionale Neuro-oncology (Rossi M, et al, Neuro-oncology, 5, 23(5):812-826, 2021; Karchnia P, et al, Neuro-oncology, August 12, 2022).
Riabilitazione e monitoraggio post-operatorio
Nel periodo post-operatorio il paziente viene seguito clinicamente sia dal punto di vista neurologico, che neuropsicologico e psico-oncologico. Nell’immediato post-operatorio il paziente viene sottoposto ad attenta valutazione neuropsicologica e psico-oncologica finalizzata alla elaborazione ed attuazione di programmi di riabilitazione cognitiva e psicologica personalizzata.
Il paziente viene poi sottoposto a controlli clinici, neuropsicologici e psico-oncologici periodici nell’ambito dell’ambulatorio di neurochirurgia oncologica e di neuro-psico-oncologia (l’ambulatorio segue attualmente una media di 3.000 pazienti ogni anno).
Le attività cliniche del gruppo neurochirurgico e neuropsicologico sono coadiuvate e supportate da un gruppo di ricerca della Università degli Studi di Milano (Laboratorio del Controllo Motorio) affiliato al Dipartmento di Oncologia ed Emato-Oncologia e al Dipt di Biotecnologie Mediche e Medicina Traslazionale. Appartengono al gruppo di ricerca Professori e Ricercatori e dottorandi. L’integrazione tra attività clinica e di ricerca è requisito essenziale per il mantenimento dell’elevato livello di qualità delle prestazioni cliniche e per la progressione dei trattamenti e dei risultati ottenuti.
Interventi all’anno
Prestazioni ambulatoriali all’anno
Staff
- Prof. Lorenzo Bello (responsabile Neurochirurgia Oncologica)
- Dott. Edvin Zekaj (neurochirurgo)
- Dott. Marco Rossi (neurochirurgo)
- Dott. Marco Conti Nibali (neurochirurgo)
- Dott. Tommaso Sciortino (neurochirurgo)
- Lorenzo Gay (neurochirurgo)
- Alberto Luigi Gallotti (neurochirurgo)
- Dott.ssa Antonella Leonetti (neuropsicologa e psico-terapeuta)
- Dott. Guglielmo Puglisi (neuropsicologo e psico-terapeuta)
- Dott. Vincenzo Callipo (tecnico neurofisiopatologia)
- Dott.ssa Marta Lamperti (tecnico neurofisiopatologia)
- Prof. Mauro Porta (responsabile Centro Malattie Extrapiramidali e Sindrome di Tourette)
- Dott.ssa Roberta Balestrino (neurologo)
Info e numeri utili
Call Center della Regione Lombardia: 800 638 638 da rete fissa; 02 99 95 99 da rete mobile.
Call Center dell’ospedale: 02 87370500, dal lunedì al sabato dalle ore 8:00 alle ore 20:00, con orario continuato.
Il servizio è dedicato per prenotare: prestazioni afferenti a percorsi interni dell’ospedale; controlli post-accesso in Pronto Soccorso; controlli post-intervento chirurgico.
Tel: 02.8350.0030, dal lunedì al venerdì dalle ore 11:30 alle 13:30
Call Center prenotazioni ambulatoriali Solventi: 02 87370505
Call Center ricoveri solventi: 02 83502200, dal lunedì al venerdì dalle 13:30 alle 16:00