Dermatite atopica: cos’è, chi colpisce e come si cura

Dermatite atopica: cos’è, chi colpisce e come si cura

PUBBLICATO IL 30 SETTEMBRE 2025

Dermatite atopica: cos’è, chi colpisce e come si cura

PUBBLICATO IL 30 SETTEMBRE 2025

La dermatite atopica è una delle malattie infiammatorie croniche della pelle più comuni, in particolare nei bambini, ma può persistere anche in età adulta. Si manifesta con prurito intenso, secchezza, arrossamento e, nei casi più gravi, lesioni eczematose, escoriazioni e croste. 

Nonostante la sua diffusione, è spesso sottovalutata e confusa con altre patologie cutanee, rendendo fondamentale una corretta informazione per riconoscerla, gestirla e curarla efficacemente.

Il dottor Giovanni Fiorillo, dermatologo presso l’Istituto Clinico Villa Aprica, spiega cause, sintomi, localizzazioni tipiche e le principali opzioni terapeutiche disponibili oggi.

 

Cos'è la dermatite atopica

“La dermatite atopica è una condizione cronica della pelle che alterna fasi di remissione e riacutizzazione - spiega il dott. Fiorillo -. 

Si presenta con chiazze secche, arrossate e desquamate, che possono diventare umide e crostose nelle fasi acute. Il sintomo più caratteristico è il prurito, spesso intenso e difficile da controllare.

La malattia nasce da una combinazione di fattori, tra cui alterazioni della barriera cutanea e una risposta immunitaria anomala. In pratica, la pelle non riesce a proteggersi adeguatamente da sostanze esterne, reagendo in modo eccessivo anche a stimoli normalmente innocui”.

La dermatite atopica può comparire già nei primi mesi di vita, con una prevalenza nei bambini che varia tra il 15% e il 20% a livello globale*. L’80% dei casi tende a migliorare con la crescita, ma una piccola percentuale può persistere anche in età adulta**.

La dermatite atopica peggiora spesso in inverno, quando il clima è freddo e secco. Al contrario, il clima mite e l’umidità tendono a migliorare i sintomi, così come l’esposizione solare, che ha un effetto immunosoppressivo locale.

 

Quali aree del corpo colpisce sono interessate

Le sedi colpite variano con l’età:

  • neonati e bambini piccoli: guance, cuoio capelluto e superfici estensorie di braccia e gambe. In genere, risparmia l’area del pannolino (spesso coinvolta invece in caso di dermatite irritativa e seborroica);
  • bambini più grandi e adolescenti: pieghe di gomiti e ginocchia, collo, polsi, caviglie e mani;
  • adulti: spesso sono interessate le stesse zone delle pieghe, ma con possibile coinvolgimento più esteso e cronico.

 

Sintomi principali della dermatite atopica

“I 3 sintomi cardine della dermatite atopica - continua - sono:

  • prurito;
  • secchezza cutanea;
  • eczema (chiazze rosse, desquamanti, che diventano vescicolose ed essudanti nelle fasi acute).

Esistono anche segni minori utili alla diagnosi, come:

  • cheratosi pilare: pelle ruvida, soprattutto su braccia, cosce e guance;
  • plica di Dennie-Morgan: una piega cutanea aggiuntiva sotto gli occhi.

 

Le cause della dermatite atopica

Le cause non sono ancora del tutto comprese, ma si ipotizza un mix di fattori genetici, ambientali e immunologici. Tra le principali teorie:

  • alterazione della barriera cutanea: la pelle è più permeabile a irritanti e allergeni;
  • disfunzione immunitaria, ossia una risposta eccessiva a stimoli innocui;
  • influenza del microbioma cutaneo, vale a dire squilibri nei batteri della pelle.

Fattori scatenanti comuni includono inoltre detergenti aggressivi, prodotti chimici, allergeni ambientali e climi freddi e secchi”.

 

Diagnosi e trattamento

La diagnosi è clinica, basata su sintomi, storia personale e familiare. Non esistono test diagnostici univoci.

Il trattamento richiede un approccio multifattoriale, che combina:

  • educazione del paziente alla cura quotidiana della pelle;
  • terapie topiche per le fasi acute;
  • terapie sistemiche nei casi gravi o resistenti.

Terapie topiche

Tra le terapie topiche più diffuse, troviamo:

  • emollienti: fondamentali per mantenere la pelle idratata e ridurre la frequenza delle riacutizzazioni e quindi il bisogno di farmaci;
  • corticosteroidi: riducono rapidamente l’infiammazione e il prurito, ma vanno usati per periodi limitati e sotto controllo medico, così da ottenere il massimo beneficio evitando effetti collaterali (assottigliamento cutaneo, teleangectasie, smagliature, ecc.);
  • inibitori della calcineurina (ad esempio, il cosiddettoes. tacrolimus): usati su aree sensibili come viso e pieghe, non hanno gli effetti collaterali tipici degli steroidi a lungo termine, anche se possono causare lieve bruciore o pizzicore all’applicazione.

Terapie sistemiche

Nei casi moderati e severi in cui le terapie topiche dovessero fallire, è possibile ricorrere ai farmaci per via sistemica, come:

  • ciclosporina: immunosoppressore usato a breve termine, a causa dei potenziali effetti tossici su reni e pressione arteriosa. Oggi tende a essere sostituita da farmaci più moderni;
  • farmaci biologici (es. dupilumab): sono farmaci somministrati per via iniettiva, costituiti da anticorpi monoclonali che bloccano molecole chiave coinvolte nell’infiammazione. Hanno rivoluzionato la cura della dermatite atopica e permettono un controllo efficace della malattia in molti pazienti;
  • JAK-inibitori (es. upadacitinib): sono farmaci per via orale che agiscono bloccando diverse cascate infiammatorie, fornendo un rapido miglioramento dei sintomi. Poiché possono avere potenziali effetti avversi, i benefici e i rischi devono essere attentamente valutati nel singolo paziente.

Per questi casi può essere utile anche la fototerapia, ovvero l’esposizione controllata a raggi UV in ambiente clinico.

È importante ricordare sempre che, prima di intraprendere qualunque terapia, occorre rivolgersi allo specialista.

“La dermatite atopica è una patologia cronica che può avere un impatto profondo sulla qualità della vita – conclude Fiorillo -. Una gestione efficace richiede una cura quotidiana della pelle, interventi tempestivi nelle fasi acute e, nei casi più difficili, l’utilizzo di terapie sistemiche moderne. La buona notizia è che oggi, grazie ai progressi scientifici, è possibile ottenere un controllo efficace della malattia nella maggior parte dei pazienti”.

 

FONTI

*Schuler CF 4th, Billi AC, Maverakis E, Tsoi LC, Gudjonsson JE. Novel insights into atopic dermatitis. J Allergy Clin Immunol. 2023 May;151(5):1145-1154. doi: 10.1016/j.jaci.2022.10.023. Epub 2022 Nov 22. PMID: 36428114; PMCID: PMC10164702.

*Langan SM, Mulick AR, Rutter CE, Silverwood R, Asher I, García‐Marcos L, Ellwood E, Bissell K, Chiang CY, Sony AE, Ellwood P, Marks G, Mortimer K, Martínez‐Torres AE, Morales E, Perez‐Fernandez V, Robertson S, Williams H, Strachan DP, Pearce N; the Global Asthma Network Phase I Study Group. Trends in eczema prevalence in children and adolescents: A Global Asthma Network Phase I Study. Clin Exp Allergy. 2023 Mar;53(3):337–52. doi: 10.1111/cea.14276. Epub 2023 Feb 8. PMCID: PMC10946567.

**Kim JP, Chao LX, Simpson EL, Silverberg JI. Persistence of atopic dermatitis (AD): A systematic review and meta-analysis. J Am Acad Dermatol. 2016 Oct;75(4):681-687.e11. doi: 10.1016/j.jaad.2016.05.028. Epub 2016 Aug 17. PMID: 27544489; PMCID: PMC5216177.