Intervento di protesi al ginocchio: tutto ciò che c’è da sapere per affrontarlo al meglio

PUBBLICATO IL 16 GENNAIO 2025

La patologia degenerativa e dolorosa che colpisce il ginocchio è detta gonartrosi e colpisce le articolazioni delle ginocchia, causando lesioni alle cartilagini e provocando difficoltà di movimento.

È molto complesso riuscire a curare la gonartrosi con la sola terapia farmacologica o fisioterapica: l’intervento di protesi di ginocchio diventa in molti casi l’indicazione chirurgica più appropriata per riacquisire l’originale funzionalità dell’articolazione.

È un intervento molto diffuso e prevede un rapido recupero del paziente, grazie anche alla costante sinergia e collaborazione tra le varie figure di professionisti sanitari coinvolti.

Chiediamo di rispondere ad alcune domande per affrontare al meglio questo intervento al professor Gennaro Pipino, Responsabile di Unità di Ortopedia presso Villa Erbosa a Bologna e professore della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia all'Università Vita - Salute San Raffaele di Milano, e alla dottoressa Sofia Berdondini, infermiera del reparto di Ortopedia.

 

Come si svolge l’intervento di protesi di ginocchio

L’ingresso in struttura avviene il giorno precedente l’intervento in modo da poter effettuare eventuali esami preoperatori, un’anamnesi completa sullo stato di salute e sulle terapie assunte. Tutto per poter gestire al meglio l’intervento e la degenza.

Come prepararsi all’intervento? 

In previsione degli effetti dell’anestesia spinale effettuata prima dell’intervento, che rilassa non solo gli arti ma tutta la parte inferiore del corpo (inclusi gli sfinteri), il pomeriggio precedente l’intervento verrà effettuato un clistere precauzionale e, pre-intervento, l’inserimento di un catetere vescicale che verrà rimosso la mattina seguente l’operazione.
Molto importante è anche la depilazione della gamba, che verrà eseguita dal personale infermieristico il giorno di ricovero. 

La sera è possibile consumare un pasto leggero rispettando il digiuno dalla mezzanotte fino all’ingresso in sala operatoria, sia da acqua sia da cibo.

Prima dell’intervento, il paziente dovrà eseguire una doccia, con un disinfettante apposito per la prevenzione delle infezioni, e dovrà indossare il camice preoperatorio.

Come si esegue l’intervento di protesi di ginocchio?

L’intervento di protesizzazione viene svolto in sala operatoria in anestesia spinale, salvo indicazioni differenti dell’anestesista. Dopo l’iniezione della anestesia a livello della spina dorsale, il paziente rimane quindi vigile ma insensibile e immobile dalla parte inferiore della schiena fino agli arti inferiori.

L’intervento prevede, poi, il posizionamento di una protesi di ultima generazione con una tecnica mininvasiva e, presso l’unità di Ortopedia di Villa Erbosa, la ricostruzione dell’articolazione avviene tramite l’uso di mascherine personalizzate che si avvalgono per la prima volta al mondo dell’uso dell’intelligenza artificiale, ovvero mascherine realizzate in base alla fisiologia unica del paziente. 

Quanto dura l’intervento?

La durata dell’intervento dipende dal tipo di protesi da posizionare:

  • l’intervento per una protesi di ginocchio monocompartimentale dura 35 minuti (da inizio incisione a fine procedura);
  • l’intervento per una protesi totale richiede circa 45 minuti (da inizio incisione a fine procedura).

Cos’è e a cosa serve il drenaggio al ginocchio?

Durante l’intervento verrà posizionato un drenaggio per l’eventuale raccolta ematica (del sangue) che potrebbe verificarsi nelle prime 4 ore. Le ossa lunghe come il femore sono adibite alla produzione dei globuli rossi, quindi, è normale che avvenga una naturale produzione di sangue.

Il drenaggio verrà rimosso il giorno successivo e porterà subito un gran sollievo al paziente, che sentirà più libera l’articolazione del ginocchio.

Quali punti di sutura vengono applicati?

Vengono applicati punti metallici o graffette che favoriscono la circolazione sanguigna durante la cicatrizzazione. Sono meno profondi rispetto ai punti di sutura con filo e prevengono anche il diffondersi di infezioni all’interno della ferita.

 

Post-intervento: quanto dura e come si svolge la degenza in struttura

Di solito la degenza ospedaliera dura circa 5 – 6 giorni. Questo è un calcolo della durata media di ricovero con un decorso senza complicanze.
Infermieri e Oss assistono i pazienti durante tutta la degenza, occupandosi della somministrazione delle terapie prescritte, di eventuali medicazioni e dell’esecuzione degli esami di controllo richiesti.

Durante il ricovero saranno presenti in reparto fisioterapisti per la parte riabilitativa e medici che si occuperanno di seguire il decorso post-operatorio. 

Come viene curata la ferita sul ginocchio?

La ferita e i punti possono prudere nei giorni dopo l’intervento a causa dell’istamina prodotta, questo fa parte del normale processo di guarigione. La prima medicazione verrà fatta il giorno successivo all’intervento dal medico, in concomitanza con la rimozione del drenaggio. Nei giorni successivi verrà effettuata solamente se visibilmente sporca o se smette di aderire alla cute. 

Le medicazioni sono sterili e da chiuse favoriscono e mantengono l’ambiente ideale per la guarigione; quindi, è bene non aprire le medicazioni più del necessario.

Quando si può iniziare a camminare?

Un paziente che ha avuto un decorso post-operatorio normale viene mobilizzato e fatto camminare già il giorno successivo all’intervento. Per la camminata è richiesto l’utilizzo di una stampella a sostegno del movimento e per evitare che il paziente possa perdere l’equilibrio.

Al paziente verrà richiesto poi di deambulare con una stampella per un mese dopo l’intervento, che potrà poi gradualmente abbandonare tornando a camminare senza ausili.

In che posizione dormire dopo la protesi al ginocchio?

La prima notte dall’intervento sarà necessario mantenere una posizione supina (a pancia in sù) durante il sonno. Già dal giorno successivo il paziente potrà assumere qualsiasi posizione comoda.

Quanto dura il dolore al ginocchio dopo l’intervento?

Il dolore vero e proprio dura circa 24 ore. Questo è il dolore che il paziente percepisce a causa dei recettori dolorifici stimolati dalla procedura chirurgica. Per ovviare a questo abbiamo un attento programma farmacologico per combattere il dolore post-intervento.

Il dolore al ginocchio, legato alla gonartrosi, invece, scompare immediatamente dopo la procedura chirurgica. 

Il paziente nei giorni successivi lamenterà solo bruciore e fastidio legato al processo biologico di cicatrizzazione della ferita.

Si può fare la doccia dopo l’intervento?

La doccia, o comunque il lavaggio della zona operata, non dovrà avvenire per almeno 3 settimane, ovvero fino alla rimozione dei punti metallici. 

 

Recupero funzionale del ginocchio

Piegare il ginocchio: è subito possibile?

Il ginocchio grazie alla mininvasività della procedura chirurgica viene piegato già dal giorno dopo l’intervento, con l’aiuto di un macchinario chiamato Kinetec, che permette una ginnastica passiva a letto. 

Il piegamento è graduale, limitato inizialmente dal dolore in sede di intervento; tuttavia, il range motion (i gradi di movimento dell’articolazione) del ginocchio viene ristabilita già a 24 ore dell’intervento.

Il piano di riabilitazione a fine intervento

Ogni intervento ha un piano di riabilitazione che varia da paziente a paziente, in base alle caratteristiche individuali.

 

Prevenzione ed eventuale gestione delle complicanze

Vengono applicate calze antitrombotiche?

Le calze antitrombotiche vengono sempre applicate, già prima dell’inizio dell’intervento, durante la preparazione del paziente per la sala operatoria. Concluso l’intervento, è consigliabile tenere le calze per almeno un mese. 

Indossare queste calze è utile per evitare trombosi alla gamba, quindi per evitare tromboflebiti e embolie polmonari.

Gonfiore del ginocchio, cosa fare?

Durante la degenza il ginocchio si potrebbe gonfiare per il riassesto, non solo circolatorio, ma anche muscolare. 

Il movimento è importante per ridurre questo effetto e il posizionamento del ghiaccio può aiutare a dare sollievo.

Le complicanze post-intervento

Per essere operato, il paziente deve avere un buon livello di emoglobina, non deve avere febbre e non deve presentare alcuno stato infettivo in corso. Come per tutti gli interventi chirurgici, possono insorgere delle complicanze, tra le quali è possibile sopraggiungano febbricola e/o anemia, che possono essere ben gestite in reparto. 

 

Il ritorno alla quotidianità: cosa fare 

Alla dimissione viene impostata dallo specialista una terapia antidolorifica calibrata. Il primo mese, infatti, dato l’utilizzo dell’anticoagulante, sono indicati degli antidolorifici e antinfiammatori specifici. Sarà poi modificata la posologia, sempre previa valutazione medica, in base alla sospensione dell’anticoagulante e al dolore residuo. 

I pazienti nei mesi successivi all’operazione solitamente lamentano dolore notturno o dolore da inattività, questo perché le strutture muscolari si rilassano e i ricettori del dolore diventano più sensibili; la prescrizione di un’adeguata terapia è dunque molto importante.

Ci sono attività da evitare o sconsigliate con la protesi di ginocchio?

Con la protesi al ginocchio un paziente potenzialmente può tornare a fare qualsiasi cosa. Il consiglio da parte del medico che impianta le protesi è semplicemente quello di evitare la corsa, sportiva o agonistica, che potrebbe dare fastidio all’impianto.

Dopo quanto tempo dall’intervento si ha la ripresa completa

Il recupero totale della funzionalità del ginocchio in condizioni normali avviene in circa 8/12 mesi, questa tempistica è tuttavia individuale e potrebbe variare da persona a persona. Alcuni pazienti più giovani riescono anche a recuperare in 5/6 mesi, questo però, oltre a dipendere dall’età del paziente è strettamente legato a quanto il paziente si dedica alla riabilitazione.

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