Come si vede con l’astigmatismo e come correggerlo
PUBBLICATO IL 03 FEBBRAIO 2025
L’astigmatismo è un difetto visivo molto comune che coinvolge milioni di persone in tutto il mondo: la visione risulta sfocata a qualsiasi distanza, sia da lontano sia da vicino. Individuarlo precocemente, e correggerlo di conseguenza, può migliorare significativamente la qualità della visione e, quindi, anche la vita quotidiana.
Conosciamolo meglio con l’aiuto del dottor Loris Belotti, responsabile dell’Unità operativa di Oculistica del Policlinico San Pietro.
Che cos’è l’astigmatismo
L'astigmatismo è un difetto di rifrazione per cui la curvatura della cornea, cioè la cupola trasparente che costituisce la parte anteriore dell’occhio, è asimmetrica e non sferica come invece dovrebbe essere naturalmente.
In alcuni casi, può derivare anche da alterazioni del cristallino, cioè la lente naturale interna del nostro occhio posizionata appena dietro l’iride.
“L’astigmatismo impedisce alla luce di focalizzarsi correttamente sulla retina e, quindi, di avere una corretta messa a fuoco delle immagini, rendendo la vista sfocata o distorta a qualsiasi distanza - spiega il dottor Belotti -.
L’occhio umano funziona come una macchina fotografica: la cornea e il cristallino rifrangono la luce per proiettare un’immagine nitida sulla retina che, poi, invia il segnale al cervello. In un occhio normale, la cornea ha una forma sferica regolare, simile a quella di una palla da calcio.
Nell’astigmatismo, invece, la cornea presenta una curvatura molto più simile a un pallone da rugby. Questa particolare forma fa sì che i raggi luminosi vengano focalizzati su più punti sulla retina anziché convergere in uno stesso punto, causando così una visione offuscata”.
Le cause
Nella maggior parte dei casi, le cause dell’astigmatismo sono genetiche: la persona nasce già con l’astigmatismo e viene, quindi, inquadrato in quelli che vengono definiti ‘vizi di refrazione’, cioè semplici alterazioni non patologiche della vista caratterizzate da una visione non distinta e non ben definita delle immagini del mondo circostante.
L’astigmatismo può anche derivare da condizioni patologiche:
- lesioni oculari;
- esiti di interventi chirurgici;
- patologie della cornea come, per esempio, il cheratocono.
“I vizi di refrazione, che normalmente vengono corretti con l’utilizzo degliocchiali oppure delle lenti a contatto, sono: la miopia, l’ipermetropia, l’astigmatismo e la presbiopia”, precisa il dottor Belotti.
I sintomi
I sintomi più comuni includono:
- visione sfocata e difficoltà a distinguere i dettagli a qualsiasi distanza;
- occhi stanchi e pesanti;
Anche eccessiva sensibilità alla luce, arrossamenti oculari e bruciori possono associarsi a questo difetto visivo, se non adeguatamente corretto. Ulteriori segni possono essere:
- l’ammiccamento frequente;
- la tendenza a strizzare gli occhi;
- la tendenza a reclinare la testa da un lato quando si osserva qualcosa.
“Tutti questi segnali si accentuano durante attività che richiedono un’intensa concentrazione visiva, come leggere, usare il computer o guidare di notte”, avverte il dottor Belotti.
Le buone abitudini per prevenirlo
È importante verificare la salute degli occhi con visite mediche specialistiche oculistiche periodiche specialmente in bambini e adolescenti, in modo da individuare e correggere eventuali difetti visivi in fase iniziale.
“Il primo controllo da parte dello specialista andrebbe effettuato alla nascita e, successivamente, un bimbo che cresce regolarmente deve essere sottoposto a una visita oculistica completa all’età di 3 anni, anche se totalmente asintomatico”, consiglia lo specialista.
Come si diagnostica l’astigmatismo
“La diagnosi dell’astigmatismo - continua l’esperto - viene effettuata attraverso un esame oculistico completo, che include test come:
- la misurazione della refrazione;
- la schiascopia (misura il grado di rifrazione dell’occhio);
- l’autorefrattometria (valutazione oggettiva del difetto refrattivo dell’occhio);
- la valutazione in cicloplegia (con l’utilizzo di colliri contenenti principi attivi in grado di bloccare temporaneamente la muscolatura interna oculare);
- la topografia corneale, strumento che permette di analizzare la forma e la curvatura della cornea”.
Cure diverse a seconda della gravità
Le opzioni di trattamento dell’astigmatismo variano a seconda della gravità del difetto e delle esigenze del paziente e possono comprendere:
- l’utilizzo degli occhiali;
- l’utilizzo della lente a contatto;
- trattamenti laser con le svariate tecniche a oggi disponibili, come la PRK, la femtoLASIK e la SMILE possono essere efficaci nella correzione dell’astigmatismo.
Le tecniche laser e la chirurgia per la correzione definitiva dell’astigmatismo
Queste ultime tecniche laser, quali la PRK, la femtoLASIK e la SMILE, possono essere efficaci nella correzione dell’astigmatismo e vanno a rimodellare la cornea per migliorarne la curvatura e, quindi, la capacità di messa a fuoco.
Questi trattamenti ovviamente sono consigliabili a chi vuole eliminare in modo permanente la dipendenza da occhiali o lenti a contatto.
“Altra metodica per la correzione definitiva dell’astigmatismo, soprattutto se il difetto astigmatico è elevato e quindi non trattabile con il laser, è la chirurgia, che permette l’impianto di lenti intraoculari toriche, cioè specifiche per la correzione dell’astigmatismo.
Questa metodologia, che è motivo di vanto del nostro reparto di oculistica, permette di risolvere anche difetti refrattivi associati, come miopie o ipermetropie molto elevate, e non trattabili con il laser soprattutto se concomitanti con la cataratta, cioè l’opacizzazione del nostro cristallino naturale.
In questi casi con un singolo intervento si risolve sia il difetto visivo sia la cataratta”, conclude il dottor Belotti.