Cefalea ed emicrania: come riconoscere e curare il mal di testa

PUBBLICATO IL 31 OTTOBRE 2020

*(Pagina aggiornata il 31 maggio 2022)

Cefalea tensiva ed emicrania sono le forme più diffuse di mal di testa. Per curarle può essere importante affidarsi a Centri Specializzati, come spiega lo specialista del Centro Diagnosi e Cura delle Cefalee di Palazzo della Salute-Wellness Clinic

Ciascuno di noi, nella propria vita, ha sofferto, soffre o soffrirà di cefalea. Questo sintomo è molto diffuso soprattutto nella popolazione femminile. Il dolore che si avverte può colpire una parte o tutto il cranio e può coinvolgere anche il collo. Episodica o cronica, la cefalea nelle sue diverse forme più diffuse, ovvero cefalea tensiva ed emicrania, può avere un impatto pesante sulla qualità di vita di chi ne soffre, fino ad arrivare a condizionare la sfera lavorativa ma anche quella sociale e personale. 

Non a caso, la cefalea è stata recentemente riconosciuta come malattia sociale invalidante. Ma esistono delle cure efficaci? Come riconoscere i diversi tipi di mal di testa? Lo abbiamo chiesto al dottor Pietro Bassi, neurologo al Centro di Diagnosi e Cura delle Cefalee e del Centro Diagnosi e Cura delle Vertigini presso Palazzo della Salute-Wellness Clinic e a Smart Clinic Centro Fisioterapico Milanese.

Cefalee primarie e secondarie

Le cefalee si dividono in due grandi categorie: 

  • primarie, ovvero forme che non hanno una causa organica, e che comprendono la cefalea tensiva, l’emicrania e la ben più temuta e rara cefalea a grappolo
  • secondarie, ovvero tutte quelle forme per cui si ha mal di testa per cause organiche, come masse tumorali, aneurismi, ascessi, meningiti, encefaliti, glaucomi, otiti, sinusiti, traumi cranici o cervicali.

Cefalea tensiva ed emicrania

Ci sono diverse tipologie di cefalee croniche, ma le più conosciute e frequenti sono la cefalea tensiva e l’emicrania

La cefalea tensiva

“La cefalea tensiva è caratterizzata generalmente da un dolore sordo e gravativo che può durare diverse ore o anche giorni - spiega il dottor Bassi -. Tale dolore non è ben localizzato, ma interessa abitualmente tutta la testa e può essere accompagnato da nausea

La cefalea tensiva è sicuramente la più frequente ed è dovuta soprattutto alla tensione emotiva legata prevalentemente allo stress; quest’ultimo causa una tensione della muscolatura del collo (in particolare il muscolo trapezio) che può provocare un dolore che, dalla nuca, può raggiungere la fronte sino agli occhi. 

Ne soffrono più le donne rispetto agli uomini, in un rapporto di 3 a 1”.

L’emicrania 

“L’emicrania, invece, come dice il nome stesso, interessa per lo più la metà del cranio e provoca un dolore pulsante, di intensità variabile e che può arrivare a durare più giorni. 

La familiarità ha una propria importanza, soprattutto nell’emicrania: spesso i soggetti emicranici hanno parenti, soprattutto di sesso femminile, che ne sono affetti.

L’emicrania si può manifestare inizialmente con sintomi neurologici che precedono il mal di testa, tra i quali: 

  • il sintomo visivo con perdita parziale della visione;
  • la comparsa dei cosiddetti scotomi scintillanti, ovvero bagliori, della durata di pochi minuti;
  • più raramente i formicolii o le perdite di forza in una parte del corpo.

Ci sono anche altri sintomi correlati, quali la fonofobia e la fotofobia (rispettivamente il fastidio per il suono e la luce intensi), accompagnati quasi sempre da nausea e più raramente da vomito. In questo caso, il paziente tende a preferire un ambiente silenzioso e buio. 

Rispetto alla cefalea tensiva, la causa dell’emicrania è meglio conosciuta: si verifica una variazione dei neurotrasmettitori cerebrali, per cui la crisi viene scatenata dalla serotonina a cascata, provocando prima una vasocostrizione con sintomi soprattutto a livello visivo (aura oftalmica) e poi una vasodilatazione con l’inizio della cefalea vera e propria”.

La diagnosi

“Il sintomo del mal di testa è molto generico - continua lo specialista -: la diagnosi si può fare clinicamente ed è molto importante eseguire una raccolta anamnestica molto accurata, ovvero: 

  • chiedere al paziente  il tipo e la frequenza del mal di testa;
  • le sue eventuali altre malattie;
  • le sue abitudini di vita;
  • il ritmo sonno-veglia;
  • l’alimentazione, poiché è stato dimostrato che alcuni alimenti (cioccolato, formaggio stagionato, frutta secca, insaccati, vino rosso) possono a volte scatenare le crisi di mal di testa in soggetti predisposti. 

Una volta fatto un completo quadro clinico del paziente, si procede con un esame obiettivo neurologico; in ogni caso, per escludere patologie intracraniche importanti, è consigliabile ricorrere a esami diagnostici più accurati come la Risonanza magnetica”. 

La cura per la cefalea tensiva

“La cefalea tensiva molto frequentemente diventa cronica, cioè persistente nel tempo e non episodica, ed è necessario ricorrere a una terapia composta per lo più da tranquillanti o antidepressivi, in dosi basse, che consentono alla persona di rispondere allo stress in maniera migliore - precisa -. È importante che la terapia venga seguita alla lettera e per tutto il tempo necessario indicato dallo specialista”.

In caso di cefalea tensiva episodica, la terapia che si adotta può essere sintomatica, con l’assunzione di farmaci (antinfiammatori, antidolorifici) nel momento della manifestazione dei sintomi.

La cura per l'emicrania

Nelle emicranie, quando le crisi sono meno di 3-4 volte al mese, si ricorre all’utilizzo dei triptani

Nel caso le crisi fossero più di 4-5 al mese, si passa solitamente ai farmaci profilattici: ne esistono di diversi tipi, ma i più utilizzati ed efficaci sono i betabloccanti

Come prevenirle

È difficile in questo caso parlare di prevenzione vera e propria - conclude il dottor Bassi -: di solito, si cerca di invitare il paziente a tenere un diario della cefalea su cui riportare: 

  •  la frequenza dei mal di testa
  •  la durata
  •  l’intensità
  •  il farmaco che ha assunto per farlo passare.

 Così facendo è possibile inquadrare meglio il paziente per conoscere le sue abitudini, al fine di evitare il più possibile i fattori che potrebbero favorire la comparsa dei mal di testa quali lo stress, alcuni farmaci e alcuni cibi”.

È importante, soprattutto nei pazienti affetti da cefalea cronica, affidarsi a specialisti e a Centri esperti, come il Centro di Diagnosi e Cura delle Cefalee di Palazzo della Salute-Wellness Clinic, per una diagnosi precoce e trattamenti specifici e mirati e non intraprendere terapie fai-da-te che potrebbero peggiorare la situazione anziché migliorarla.

 

Cura e Prevenzione