Cos’è l’ecografia delle anse intestinali e come funziona

Cos’è l’ecografia delle anse intestinali e come funziona

PUBBLICATO IL 21 APRILE 2025

Cos’è l’ecografia delle anse intestinali e come funziona

PUBBLICATO IL 21 APRILE 2025

Scopri l'Ambulatorio gastroenterologia clinica

Dolore e gonfiore dell’addome, problemi di intestino irritabile, alternanza di diarrea e stitichezza. In tutti questi casi, se il problema non passa, può essere indicato sottoporsi a un’ecografia delle anse intestinali, un esame semplice, veloce e non invasivo in grado però di dare molte informazioni, poiché offre una sorta di “fotografia” delle condizioni di salute del piccolo intestino (digiuno e ileo) del colon. 

Ma come si svolge? E in particolare in quali casi può essere utile? Ne parliamo con la professoressa Sara Massironi, gastroenterologa ed ecografista, responsabile dell’ambulatorio di gastroenterologia clinica del Policlinico San Pietro e del Policlinico San Marco.

 

A cosa serve l’ecografia delle anse addominali e cosa si vede

L’ecografia delle anse intestinali è una tecnica diagnostica non invasiva che utilizza ultrasuoni per esaminare il piccolo intestino e il colon

“Questo esame permette di visualizzare in dettaglio la struttura delle pareti intestinali, il loro contenuto (come gas, feci o fluidi) e anche ciò che si trova all’esterno delle pareti stesse, come il mesentere, i linfonodi e la presenza di eventuale liquido tra le anse intestinali - spiega la professoressa Massironi -. 

Per questo l’ecografia intestinale è particolarmente utile per identificare le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), monitorarne l’andamento e valutarne le complicanze extra-murali, quali fistole e ascessi, possibili complicanze della malattia di Crohn. 

Essendo una procedura semplice, indolore e priva di radiazioni, rappresenta uno strumento fondamentale sia nella diagnosi differenziale iniziale delle principali malattie gastroenterologiche (MICI, sindrome dell’intestino irritabile, celiachia) sia nel monitoraggio di specifiche patologie”.

 

Un esame non invasivo adatto anche ai bambini

L’esame di per sé è totalmente indolore. Tuttavia, ovviamente, in caso di dolore addominale, durante le compressioni è possibile una lieve momentanea intensificazione del dolore. Anche questo aspetto rappresenta un’utile informazione clinica ai fini diagnostici. 

L’esame, proprio per la sua non-invasività, è un ottimo strumento diagnostico utilizzabile anche nell’età pediatrica.

 

In quali casi può essere utile 

“L’ecografia delle anse addominali può essere utile per la diagnosi e il monitoraggio di diverse patologie gastroenterologiche -  continua l’esperta -. In particolare:

  • rappresenta spesso il primo approccio nei casi di dolore addominale e/o gonfiore tipici della sindrome dell’intestino irritabile, disordine funzionale gastrointestinale caratterizzato da dolore addominale e da un'alterata attività intestinale, con alternanza di stipsi e diarrea, in assenza di una specifica patologia organica, per escludere grossolanamente malattie organiche gastroenterologiche;
  • è particolarmente preziosa nella diagnosi e monitoraggio terapeutico delle MICI, poiché l’obiettivo moderno delle terapie avanzate in queste malattie non è solo il miglioramento clinico, ma anche l’induzione di una risposta ‘oggettiva’, come la risposta cosiddetta transmurale, valutabile ecograficamente;
  • è uno strumento clinico di primo approccio in caso di dolore addominale sub-acuto, nel sospetto di diverticolite acuta o di appendicite, casi in cui questo tipo di ecografia può modificare e indirizzare un miglior iter diagnostico-terapeutico”.

 

Come si svolge l’esame e quanto dura

L’ecografia delle anse addominali può durare da 10 a 20 minuti circa. L’esame viene condotto in posizione supina, con paziente comodamente sdraiato sul lettino. 

Non serve una preparazione specifica per sottoporsi all’esame. Generalmente viene prescritto solo il digiuno da cibi solidi da 6 ore, consentendo una normale idratazione con acqua naturale (non gasata). Non è necessario riempire la vescica bevendo forzatamente acqua (come invece richiesto nelle ecografie dell’addome inferiore). Non è necessario sospendere alcun tipo di farmaco.