Tecarterapia all’Istituto Clinico San Rocco
PUBBLICATO IL 26 SETTEMBRE 2024
Anticipare i tempi di recupero di un infortunio andando a ossigenare le cellule che hanno subito un trauma. Questa in estrema sintesi la prerogativa più apprezzata della Tecar, la terapia fisica in grado di accelerare la naturale e fisiologica reazione riparativa e antinfiammatoria dei tessuti.
Ne abbiamo parlato con il Dott. Giovanni Bua, Responsabile dell’Unità operativa di Riabilitazione e rieducazione funzionale dell’Istituto Clinico San Rocco di Ome (BS), dove si può accedere privatamente al trattamento di Tecarterapia.
Cos’è la Tecarterapia
La Tecarterapia, acronimo di Trasferimento Energetico Capacitivo e Resistivo, o Diatermia, è una terapia fisica, non invasiva, che si basa sull’utilizzo di radiofrequenze in grado di stimolare risposte biologiche nei tessuti, sia superficiali, sia profondi.
La differenza fra la Tecarterapia e le altre terapie fisiche è proprio questa: è una termoterapia perché genera calore, ma, a differenza delle altre, il calore è endogeno. L’energia emanata dall’apparecchio stimola i tessuti così da far produrre loro il calore (non a caso ‘diatermia’ tradotto dal greco significa ‘calore attraverso’).
Come funziona
La Tecarterapia viene eseguita tramite un apparecchio elettromedicale che attraverso delle onde radio, portate a contatto con i tessuti, genera calore in profondità e stimola la guarigione grazie all’aumento della microcircolazione e alla vasodilatazione e, quindi, al conseguente aumento dell’ossigenazione dei tessuti e alla neocollagenesi (formazione di collagene fondamentale per i processi riparativi).
Inoltre, grazie alla possibilità di regolare l’intensità delle frequenze, in modo da controllare la profondità di azione, questa apparecchiatura consente di agire direttamente e precisamente sulla parte di tessuti lesionati o infiammati, anche a livello dei piani profondi.
Tutto questo si traduce in numerosi effetti e benefici, tra cui:
- riduzione del dolore;
- riduzione dell’infiammazione;
- miglioramento delle contratture muscolari e delle rigidità articolari;
- aumento dell’elasticità del tessuto connettivo;
- rigenerazione e riparazione tissutale, grazie al maggior apporto di ossigeno e sostanze nutritive ai tessuti danneggiati e una più veloce eliminazione dei prodotti di scarto;
- maggiore rapidità nell’assorbimento di ematomi ed edemi (ovvero gonfiori) sia post traumatici sia post chirurgici.
Le modalità d’uso della Tecarterapia
La Tecarterapia può essere eseguita utilizzando 3 diverse tecniche o modalità:
- tecnica resistiva: con questa modalità la concentrazione di cariche, e quindi l’effetto biologico, si verifica nei tessuti a più alta resistenza, che si interpongono tra l’elettrodo mobile e la piastra di ritorno, ovvero in tessuti come quello osseo, cartilagineo, i tendini e la muscolatura profonda;
- tecnica capacitiva: con questa modalità si avrà un aumento di densità di carica in prossimità della zona sottostante l’elettrodo mobile e specialmente a livello dei tessuti molli superficiali (sistema circolatorio vascolare e linfatico, tessuto adiposo e muscoli superficiali);
- tecnica o trattamento atermico: in questo caso, invece, non si stimola la vascolarizzazione, ma si sfrutta soltanto l’effetto di biostimolazione tissutale indotto dalla corrente elettrica. L’atermia risulta, quindi, adatta a trattare infiammazioni e traumi in stato acuto, favorendo la riduzione del gonfiore, che sarebbe altrimenti impossibile ottenere con un trattamento ipertermico. L’atermia permette di lavorare anche in acuto, ad esempio, in ambito sportivo, già pochi minuti dopo un infortunio (come nelle distorsioni o nei traumi), in modo tale da controllare e limitare lo stato infiammatorio, l’edema e il gonfiore.
Quando si usa: le indicazioni di trattamento
La Tecarterapia può essere utilizzata per il trattamento di condizioni patologiche sia in fase acuta o subacuta, sia croniche. Il trattamento può inoltre essere eseguito in concomitanza con il trattamento fisioterapico (fisiokinesiterapia, massaggio, manipolazione).
Tra le principali patologie che vengono trattate presso il Servizio di riabilitazione dell’Istituto Clinico San Rocco vi sono:
- tendiniti;
- dolore articolare;
- contrattura muscolare;
- stiramento muscolare;
- contusioni e traumi;
- epicondilite ed epitrocleite;
- cervicalgia e lombalgia;
- lombosciatalgia ed ernia del disco;
- colpo di frusta;
- gonalgia in lesioni del legamento crociato e nelle meniscopatie;
- condizioni post-chirurgiche (es. protesi anca e ginocchio, chirurgia della spalla e del ginocchio).
L’esperienza dell’Istituto Clinico San Rocco
“In particolare presso il nostro Servizio - precisa lo specialista - utilizziamo la Tecarterapia in maniera combinata con massaggio decontratturante e con rieducazione posturale:
- per tutte le condizioni di cervicalgia e lombalgia associate a contratture muscolari per le quali risulta molto efficace;
- per la cura e la prevenzione di disfunzioni posturali.
La Tecarterapia, infatti, riducendo la contrattura muscolare e il dolore, ‘prepara’ e favorisce il trattamento di rieducazione posturale.
Inoltre, uno degli ambiti in cui abbiamo sviluppato un trattamento specifico e mirato, adattato al singolo paziente, è quello della fibromialgia.
La sindrome fibromialgica è una condizione molto difficile da trattare e la Tecarterapia risulta essere un trattamento indicato per l’effetto:
- antalgico (essendo il dolore cronico diffuso il sintomo cardine e più invalidante per le pazienti che ne sono affette);
- miorilassante;
- migliorativo dell’ossigenazione dei tessuti e, quindi, capace di contrastare uno dei possibili meccanismi fisiopatologici alla base della patologia stessa”.
Come avviene una seduta e dopo quanto fa effetto il trattamento
Il trattamento viene eseguito attraverso un manipolo messo a contatto con la pelle. Il professionista posiziona una piastra di ritorno e un manipolo (capacitivo o resistivo) sulla zona da trattare, secondo precise indicazioni al fine di ottenere il massimo effetto terapeutico desiderato.
Ogni seduta ha una durata media di 20-25 minuti, a seconda della parte del corpo e della tipologia di trattamento da effettuare. Un ciclo di diatermia dura in genere dalle 5 alle 10 sedute (almeno 2/3 volte a settimana).
Il trattamento, inoltre, viene adattato al paziente in relazione alla problematica da trattare e anche in relazione al programma riabilitativo generale, in quanto spesso associato alla fisiochinesiterapia e a trattamenti di massoterapia e/o di manipolazione. L’effetto sinergico fra i vari trattamenti risulta, infatti, più efficace e chiaramente dipendente dalla professionalità e dall’esperienza del fisioterapista.
I primi risultati si possono vedere già dopo il primo trattamento, anche se per ovvie ragioni non potranno rimanere stabili per tempo.
Controindicazioni alla Tecarterapia
Esistono delle controindicazioni assolute, comuni a quasi tutte le terapie fisiche e anche alla Tecarterapia:
- presenza di tromboflebiti nella sede da sottoporre a trattamento;
- patologie neoplastiche;
- pacemaker e apparecchi elettromedicali, in generale;
- gravidanza.
Per il resto, la Tecarterapia è una terapia molto sicura, adatta a tutti i pazienti e non ha altre vere e proprie controindicazioni.
Come prenotare una seduta di Tecarterapia
Per prenotare una seduta di Tecarterapia all'Istituto Clinico San Rocco è possibile:
- recarsi allo sportello;
- inviare una mail all'indirizzo palestra.icsr@grupposandonato.it;
- direttamente dall'Area dei servizi online di Gruppo San Donato.