Come far risplendere la pelle con la biorivitalizzazione
PUBBLICATO IL 02 MAGGIO 2024
Con il passare degli anni la nostra pelle invecchia a causa di una combinazione di fattori interni ed esterni come l’esposizione al sole, l’inquinamento ambientale e la perdita di collagene ed elasticità.
Per preservarne la giovinezza uno dei trattamenti estetici più indicati è la biorivitalizzazione.
La dott.ssa Sabrina Brambilla, Responsabile dello ZucchiSkin Center, Centro di Dermatologia clinica e Medicina estetica di ZucchiWellness Clinic di Monza, ci spiega l’utilizzo di questo trattamento e i benefici che apporta.
A cosa serve la biorivitalizzazione
La biorivitalizzazione è un trattamento preventivo che punta a migliorare l'aspetto e la salute della pelle, senza modificare i volumi del volto, portando nell’area trattata un naturale e duraturo rinnovamento dermico. La biorivitalizzazione va a prendersi cura della pelle e può essere effettuata sia nelle donne sia negli uomini.
Come spiega la dott.ssa Brambilla: “Il trattamento si può fare:
- a partire dai 20 anni come azione preventiva anti-age in grado di aumentare la luminosità del viso;
- dopo i 30 anni per migliorare l’aspetto della cute, riducendo le rughe, le linee sottili e attenuando le macchie cutanee dovute anche all’esposizione solare;
- dopo i 40-45 anni per aiutare a ripristinare sostanze come acido ialuronico, vitamine e collagene che naturalmente le nostre cellule producono in minor quantità , causando tutti quei cedimenti cutanei che si osservano sempre di più con il passare degli anni”.
Gli obiettivi del trattamento di biorivitalizzazione sono quindi quelli di:
- idratare la pelle in profondità;
- migliorare l'elasticità dei tessuti;
- ridurre le rughe;
- migliorare il colorito;
- ottenere un aspetto più giovane e luminoso.
È un trattamento estetico che può essere utilizzato su qualsiasi tipo di incarnato e può essere utilizzato su viso, collo e décolleté, addome, interno braccia, dorso delle mani.
Come si effettua la biorivitalizzazione
“È una prestazione eseguita da un medico estetico attraverso micro-iniezioni contenenti acido ialuronico in alta concentrazione spesso associato a vitamine, aminoacidi e antiossidanti. Le iniezioni entrano nello strato superficiale del derma levigando la cute. Più in profondità, invece, favoriscono il ricambio cellulare, perché vanno a stimolare la produzione di collagene ed elastina. Le iniezioni possono essere effettuate in vari punti, in base a dove si vuole andare a intervenire nell’area dedicata al trattamento”, aggiunge la dottoressa.
La prestazione dura al massimo 20 minuti e non richiede anestesia.
In seguito al trattamento potrebbe formarsi qualche piccolo livido che scompare in pochi giorni. La biorivitalizzazione non crea gonfiore, non richiede alcuna preparazione preliminare da parte del paziente se non evitare lampade o trattamenti estetici al viso (peeling, scrub) nei 2-3 giorni precedenti e consente di truccarsi dal giorno successivo alla seduta.
Quando è indicato fare il trattamento
“La biorivitalizzazione - prosegue il medico - può essere effettuata in qualsiasi stagione. Consiglio sempre di farla durante:
- la primavera perché si va a preparare la pelle a supportare i raggi UV dell’estate, responsabili dell’invecchiamento cutaneo;
- in preparazione dell’inverno dove, archiviata l’abbronzatura, il viso appare spento, con rughe più marcate e con la cute più secca e assottigliata, e si è sottoposti ad agenti come il freddo e il vento che possono aumentare la disidratazione della cute”.
Quante sedute fare per vedere i risultati
“Di solito si fa un primo ciclo di trattamento con 2-3 sedute a distanza di circa 3 settimane l’una dall’altra, a seconda delle necessità del paziente. Dalla seconda seduta è già possibile osservare una pelle più luminosa e tonica e una notevole riduzione delle linee sottili e delle rughe. Il trattamento è ripetibile con sedute di mantenimento 1-2 volte durante l’anno per non perdere l’effetto ottenuto”, conclude la specialista.