Come proteggersi dal sole con la crema solare e il laser per combattere i danni dei raggi ultravioletti

Come proteggersi dal sole con la crema solare e il laser per combattere i danni dei raggi ultravioletti

PUBBLICATO IL 20 GIUGNO 2025

Come proteggersi dal sole con la crema solare e il laser per combattere i danni dei raggi ultravioletti

PUBBLICATO IL 20 GIUGNO 2025

L’estate è entrata ufficialmente nel vivo e il caldo ha iniziato a farsi sentire. Le persone trascorrono molto più tempo all’aria aperta e questo le porta a esporsi con maggior frequenza alla luce solare. 

Il sole è un nostro alleato dal momento che ci serve per sintetizzare la vitamina D, una vitamina che gioca un ruolo importante nel tono dell’umore, stimolando la produzione di endocrine, serotonina e dopamina. 

Tuttavia è opportuno prestare attenzione alle radiazioni dei raggi ultravioletti perché sono responsabili di effetti diretti, acuti o cronici, sulla nostra pelle come, per esempio, scottature, invecchiamento cutaneo prematuro, iperpigmentazione e fotocarcinogenesi. 

Come? “Evitando di esporsi al sole nelle ore più calde della giornata e dotandosi degli strumenti di protezione più comuni a nostra disposizione per ridurre questi potenziali danni”, spiega la dott.ssa Elena Sereni, specialista dermatologa dell’Istituto Clinico San Rocco.

 

I raggi UVA e UVB

I raggi UVA costituiscono circa il 95% delle radiazioni ultraviolette che raggiungono la superficie terrestre; il restante 5% è raggiunto dai raggi UVB che hanno una lunghezza d’onda intermedia e un’energia maggiore. 

Sono proprio questi ultimi, ossia i raggi UVB, i responsabili dei danni maggiori sulla superficie della pelle come, ad esempio, le scottature. Al contrario, i raggi UVA hanno una lunghezza d’onda più lunga ma un’energia inferiore, per cui penetrano più in profondità nel derma e contribuiscono in maniera significativa a un precoce invecchiamento cutaneo e alla comparsa di macchie solari. 

In estate la quantità di raggi UVA e UVB che colpisce la terra raggiunge il picco tra le ore 10.00 e le 16.00, orari in cui sarebbe preferibile non esporsi al sole o caldamente consigliato farlo con le dovute precauzioni.

 

Le armi con cui proteggersi dal sole

Esistono agenti protettivi topici (come le creme solari), indumenti protettivi solari integrati o la possibilità (anche se assai remota) di non esporsi del tutto al sole. 

Per le creme solari esistono 2 tipi di filtri: 

  • quello fisico (con ossido di zinco e titanio), che crea una barriera in grado di riflettere i raggi UV e che è adatto a coloro che presentano pelli molto chiare e sensibili;
  • quello chimico, leggero e più facile da spalmare, il cui compito è assorbire i raggi per trasformarli in calore attraverso una reazione chimica. 

 

Fattore SPF nelle creme: a ogni fototipo il suo

È l’indicatore più conosciuto dell’efficacia di uno schermo solare. Il Sun Protection Factoracclara la capacità di una crema di proteggerci dai raggi UVB: più è elevato, più saremo protetti. 

A ogni fototipo, ovvero la classificazione della pelle che indica la sua reazione all'esposizione solare e la quantità di melanina presente, corrisponde un SPF di riferimento: 

  • SPF tra 6 e 10 (bassa protezione) per fototipo V e VI;
  • SPF tra 15 e 25 (media protezione) per fototipo IV;
  • SPF tra 30 e 50 (alta protezione) per fototipo III;
  • SPF 50+ (protezione molto alta) per fototipo I e II.

Le regole per l’applicazione della crema solare

Idealmente la crema andrebbe applicata in maniera uniforme e omogenea 15 minuti prima di esporsi al sole. Un’azione da ripetere, come minimo, ogni 2 ore circa o prima se si suda o si fa il bagno. 

Anche la quantità del solare da utilizzare è molto importante dal momento che non è mai sufficiente quella che applichiamo. La dose raccomandata è 2 mg di crema solare per centimetro quadrato della pelle. Per intenderci un intero cucchiaino solo per il viso.

 

L’importanza della visita dermatologica

Oltre a esporsi al sole ricorrendo alle protezioni descritte in precedenza è importante, almeno una volta l’anno (preferibilmente in autunno e inverno), sottoporsi a una visita dermatologica per controllare con il dermatoscopio il mantello cutaneo e prevenire eventuali lesioni atipiche che possono avere serie ripercussioni sulla nostra salute. 

In casi selezionati è opportuno farlo più di una volta l’anno sottoponendosi a una videodermatoscopia. 

 

Dopo l’estate, il ricorso al laser in caso di danni solari

Qualora l’estate abbia lasciato in eredità segni o danni alla pelle legati all’esposizione solare, a partire dall’autunno o ad abbronzatura svanita, è possibile ricorrere ai laser correttivi di ultima generazione estremamente efficaci non solo per la cura delle iperpigmentazioni (come le lentigo solari del viso e del dorso delle mani dovute alle scottature), ma anche delle discromie che causano un colore non omogeneo in zone del corpo non adeguatamente protette. 

Ma non solo: anche il melasma, una condizione cutanea più comune tra le donne scatenata da vari fattori (esposizione solare in primis, ma anche squilibri ormonali, stress e predisposizione genetica) che causa delle chiazze scure sulla pelle (in particolare quella del viso), può essere efficacemente trattato con il laser abbinato alle terapie convenzionali di carattere ambulatoriale e domiciliare. 

 

Per informazioni è possibile contattare l’ambulatorio di Laser Terapia in ambito estetico dell’Istituto Clinico San Rocco al numero 030 6859695.