Relazioni tossiche: come riconoscerle e uscirne

PUBBLICATO IL 13 OTTOBRE 2023

Esistono dei tratti comuni nelle relazioni tossiche, dei campanelli di allarme che devono destare particolare attenzione. Va però detto che il più delle volte questi segnali, tanto chiari a un occhio esterno e magari esperto, sono meno riconoscibili da chi si trova all’interno della relazione stessa. 

Approfondiamo l’argomento già trattato in precedenza con la Prof.ssa Serena Borroni, psicologa presso l’Istituto di Cura Città di Pavia, dell’équipe del Prof. Andrea Fossati, Professore Ordinario e Preside della Facoltà di Psicologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

 

Le caratteristiche della relazione tossica

L’attore coinvolto non ha lucidità e distacco tali da riconoscere i lati malsani della reazione che sta vivendo, nonostante la sofferenza che questa condizione gli procura. Cerchiamo di individuare le caratteristiche più comuni di questi rapporti.

1. Uso di tattiche manipolatorie 

Le persone che vivono questo tipo di relazioni sono spesso così invischiate nella relazione da non riuscire a vedere le manipolazioni e i comportamenti tossici per quello che sono. La manipolazione è spesso usata come un modo per controllare o ottenere ciò che si vuole dal partner e può assumere molte forme diverse. Ad esempio, il partner potrebbe essere controllante facendo sentire in colpa l’altro/a o facendo leva sulle sue insicurezze

Ancora, potrebbe anche cercare di manipolare la situazione e gli eventi in modo che la persona inizi a mettere in dubbio la propria memoria e percezione della realtà.

2. Comportamenti passivo-aggressivi

I comportamenti passivo-aggressivi hanno a che fare con la tendenza ad esprimere i propri sentimenti negativi in modo indiretto, invece di comunicare apertamente con il partner. Per esempio, una persona potrebbe rimanere in silenzio con il proprio partner, quando è arrabbiato oppure potrebbe non mettere in atto comportamenti affettuosi come modo per punire il partner. Questo tipo di comportamento può essere dannoso quanto le forme più palesi di aggressione e spesso può lasciare l’altro confuso e dubbioso di aver sbagliato. 

3. Livelli intensi di gelosia

La gelosia è un'emozione fisiologica e può essere una reazione a una minaccia per la relazione. Tuttavia, quando i sentimenti di paura, rabbia e tristezza legati alla gelosia diventano eccessivi e iniziano a danneggiare la relazione, la gelosia diventa tossica. Le persone con uno stile di attaccamento ansioso sono più inclini a sperimentare la gelosia tossica perché spesso hanno una paura profonda di essere abbandonati. La possibilità che il partner li lasci può scatenare questi sentimenti di gelosia che possono poi sfociare in possessività e comportamenti di controllo. 

La gelosia può manifestarsi in diversi modi, ad esempio, sentendosi minacciati dalle altre relazioni strette del partner con altre persone o sentendosi possessivi e controllanti nei confronti del partner. 

4. Litigi e conflitti frequenti

Tutte le coppie litigano di tanto in tanto, ma quando si litiga più spesso di quanto si vada d'accordo è segno che qualcosa non va. 

I litigi frequenti sono un segno di tossicità in una relazione, perché indicano che ci sono molti conflitti irrisolti. Questo può spesso portare a ulteriori problemi in futuro, come risentimento e amarezza, e potrebbe ridurre la soddisfazione per la relazione nel suo complesso. 

5. Costante criticismo

In una relazione sana, i partner possono dare e ricevere critiche in modo costruttivo. Ciò significa che le critiche sono specifiche, obiettive e mirate a risolvere un problema. La persona che dà il feedback sa anche ascoltare, essere proattiva e criticare un certo comportamento senza far sentire il partner attaccato. 

D’altra parte, la presenza di critiche costanti senza mai riuscire a trovare qualcosa di buono nel comportamento del partner è spesso associata a relazioni tossiche. Le critiche frequenti tendono a distruggere l'autostima e il senso di valore personale del partner criticato. 

6. Mancanza di fiducia

La fiducia rappresenta un elemento essenziale per il funzionamento di qualsiasi tipo di relazione. Essa permette alle persone di sentirsi sicure l'una con l'altra. 

La mancanza di fiducia in una relazione tossica può manifestarsi in diversi modi come, ad esempio, un partner eccessivamente possessivo o geloso, o un partner che spia gli SMS e le e-mail dell'altro. La mancanza di fiducia può verificarsi anche quando uno dei 2 partner mente o nasconde ripetutamente informazioni all'altro.

7. Comportamenti controllanti

Una persona potrebbe imporre al partner come vestirsi o decidere con chi deve o non deve passare il tempo o ancora cercare di controllare la conversazione, non ascoltando o interrompendo regolarmente l’altro. 

Il comportamento di controllo va spesso di pari passo con l'abuso emotivo, spesso considerato un precursore dell'abuso fisico. 

8. Mancanza di supporto

In una relazione tossica uno o tutti i partner possono negare il sostegno quando è necessario. Questo può rendere difficile affrontare le grandi e piccole sfide della vita quotidiana e può far sentire isolati e soli portando a sentimenti di demoralizzazione.

9. Sentimenti di rabbia intensa

Anche la rabbia è un'emozione che tutti provano, ma quando è costante, frequente o sproporzionata rispetto alla situazione, può essere problematica, soprattutto perché può portare a comportamenti violenti o aggressivi. Anche gli agiti violenti verso oggetti scaturiti dalla rabbia rappresentano importanti campanelli di allarme. 

Ad esempio, una persona può prendere a pugni un muro, lanciare oggetti, puntare un dito in faccia o minacciare di distruggere le proprietà del partner. I danni alla proprietà sono una forma di "violenza simbolica" che può facilmente far sentire qualcuno spaventato, minacciato e insicuro. 

 

Come uscire da una relazione tossica  

Trovarsi in una relazione tossica può succedere, così come sentirsi dipendenti da un’altra persona, ma cambiare rotta e prendere coscienza del problema, lo è altrettanto. Non è un processo facile e immediato e a volte è necessario l’aiuto di uno specialista per acquisire consapevolezza sulle dinamiche che caratterizzano la relazione e rendersi conto di essere entrati nel circolo vizioso di una relazione tossica. 

“In certi casi – spiega la prof.ssa Borroni - la persona da una parte può desiderare un cambiamento, ma dall’altra può ritenere di non avere le risorse e le capacità per metterlo in atto. Un percorso psicoterapeutico può essere utile per favorire la costruzione di un senso di sicurezza personale e di autostima che favoriscono l’attivazione delle risorse necessarie per elaborare e affrontare il distacco dalla relazione. 

Inoltre un percorso terapeutico potrebbe aiutare ad acquisire la consapevolezza di essere degno/a di amore e di meritare di investire in rapporti fondati sul rispetto e sulla reciprocità”.

 

Cura e Prevenzione