Manometria anorettale: a cosa serve e come si svolge l’esame

PUBBLICATO IL 02 MARZO 2023

La manometria anorettale è un esame sicuro e indolore che può essere utile in caso di incontinenza fecale, stitichezza e prolasso rettale per riconoscerne in modo più preciso la causa e mettere in atto strategie terapeutiche personalizzate. Ma in cosa consiste? Come si svolge l’esame? 

Lo abbiamo chiesto al dottor Mauro Montuori, chirurgo dell’Unità di chirurgia generale e oncologica del Policlinico San Pietro, dove è possibile effettuare questo esame.

 

Cos’è la manometria anorettale

“La manometria anorettale è un esame altamente specialistico che viene utilizzato per valutare la funzionalità degli sfinteri anali e dei nervi del pavimento pelvico - spiega il dottor Montuori -. 

Viene eseguita utilizzando un dispositivo chiamato manometro, che consiste in un tubo flessibile inserito nell'ano e connesso a una serie di sensori ultrasensibili che misurano la pressione esercitata dai muscoli dell'ano e del retto mentre si contraggono e quando si rilassano. Inoltre misura la sensazione defecatoria e i riflessi di ano e retto”.

Cosa sono i muscoli sfinteri

Prima di approfondire le indicazioni e le caratteristiche di questo esame, è importante però sapere cosa sono gli sfinteri anali e quale funzione hanno. “Si tratta di 2 muscoli, sfintere interno e sfintere esterno, che controllano la chiusura e l'apertura dell'ano - spiega lo specialista -. 

Lo sfintere anale interno è un muscolo a controllo involontario, mentre lo sfintere anale esterno è un muscolo che può essere controllato consapevolmente. Entrambi gli sfinteri lavorano insieme per mantenere la continenza fecale e per regolare l'espulsione delle feci, in sinergia con numerosi altri muscoli che compongono il pavimento pelvico”.

 

A cosa serve la manometria anorettale

I risultati della manometria possono aiutare a identificare problemi dei muscoli o dei nervi dell'ano e del retto presenti in condizioni come l'incontinenza fecale, la stitichezza e nel prolasso rettale, e possono contribuire allo sviluppo di un piano di trattamento su misura per il paziente. 

“La manometria anorettale può essere utilizzata inoltre per valutare la funzione dei muscoli del pavimento pelvico e può aiutare a identificare problemi di forza di contrazione muscolare, di coordinazione e di riflessi che possono contribuire alle disfunzioni del pavimento pelvico, particolarmente frequenti nel sesso femminile. 
Inoltre, può essere utilizzato per valutare l'efficacia dei trattamenti chirurgici e/o riabilitativi” continua il dottor Montuori.

 

Come si svolge la manometria anorettale

La manometria anorettale si svolge in un ambulatorio medico. Il paziente viene posizionato in posizione supina sul lettino e gli viene chiesto di rilassarsi. Viene applicato un lubrificante con effetto anestetico, successivamente la sonda viene delicatamente inserita nell'ano fino a quando i sensori sono posizionati in modo appropriato. 

“Una volta in posizione, al paziente viene chiesto di contrarre e rilassare gli sfinteri in risposta a diverse sollecitazioni; viene inoltre richiesto di trattenere il respiro o di tossire per determinare la pressione anale. I dati raccolti dai sensori vengono quindi analizzati per valutare la forza e la coordinazione dei muscoli sfinterici. 
Dopo l'esame, il paziente può riprendere le sue attività normali senza restrizioni”.

Si tratta di una procedura sicura, ambulatoriale, indolore, della durata di circa 15-30 minuti. Alcuni pazienti possono riferire un lieve fastidio o un sanguinamento che si risolve spontaneamente.

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