Salute orale nei bambini: cosa è importante sapere

PUBBLICATO IL 19 MAGGIO 2023

Insieme al Prof. Giorgio Gastaldi, Responsabile degli ambulatori di Odontostomatologia e Chirurgia Facciale dell'Istituto Clinico San Rocco di Ome (BS), nonché Direttore della Scuola di Specialità in Ortognatodonzia dell'Università Vita-Salute del San Raffaele (MI), approfondiamo alcune questioni attinenti alla salute del cavo orale dei più piccoli

“Sin da quando il bambino è nella pancia della mamma - ci ha spiegato il Prof. Gastaldi - è importante prendersi cura della propria bocca. Le principali malattie del cavo orale, infatti, sono di origine batterica e la flora microbica della mamma spesso contamina quella del nascituro. Una bocca sana, priva di malattie e con una buona igiene orale, quindi, è sinonimo di salute anche per il cavo orale del neonato”. 

 

Quando portare il proprio figlio dal dentista 

Avviene in diverse fasce d’età, ma sicuramente il consiglio è portarli da quando compaiono i primi dentini. Un’occhiata in questi casi vale la pena farsela dare anche solo per apprendere norme e buone pratiche di igiene dentale. 

Un altro momento importante avviene intorno ai 2 anni, quando compaiono generalmente tutti i dentini da latte, così come quando avviene la permuta dei denti da latte in denti definitivi (a 6 anni, in genere, inizia a comparire il primo molare permanente).

 

Le tanto temute carie

Le carie sono malattie batteriche: senza batteri non si sviluppano, per cui una corretta igiene è una profilassi che garantisce al 100% il mantenimento di una bocca sana. Certo, alcune condizioni possono predisporre maggiormente alle carie ma, senza batteri, non si sviluppano. 

Un’abitudine da scoraggiare in questi casi riguarda le carie che compaiono sui denti da latte troppo spesso sottostimate. Si tende, infatti, a non riporre la stessa attenzione verso quei denti che sono destinati a cadere, ma in realtà, se ciò avviene prima della loro scadenza naturale (e in alcuni bimbi ciò può avvenire anche intorno ai 12 anni), la loro prematura perdita determina uno spazio libero che i denti permanenti (che per primi nasceranno) tenderanno ad occupare creando una condizione per una futura cura ortodontica complicata.

 

Sigillatura dei denti da latte: sì o no? 

La sigillatura dei denti non si pratica. È indicata per lo più per i molari permanenti proprio perché il primo molare permanente è il dente che più facilmente tende a cariarsi perché difficile da raggiungere e spesso confuso con un dente da latte. La sua sigillatura ha la funzione di rendere più semplice ed efficace la manovra di igiene dentale anche se, chiaramente, non la sostituisce.

 

Palato stretto: quando espanderlo?

È un problema diffuso, soprattutto tra coloro che presentano difficoltà a respirare con le vie nasali, che però va risolto in uno specifico range d’età. Il palato andrebbe espanso tra i 6 anni e prima dei 12 assecondando la sua naturale fase di accrescimento. In questo fascia d’età, infatti, il palato è formato da 2 ossa non ‘saldate’ insieme: se lo ‘spingiamo’ attraverso il ricorso ad un piccolo apparecchio, otteniamo una sua buona espansione, ma se lo facciamo dopo i 12 anni, quando ormai il palato è ‘saldato’, sarà molto più difficile conseguire dei buoni risultati. 

 

Denti che faticano ad arrivare: che fare?

Ci sono delle fasi dello sviluppo del bambino in cui è importante pianificare dei controlli. Innanzitutto i genitori devono sempre allertarsi se riscontrano una significativa differenza di tempo tra l’eruzione di un dente e quella del controlaterale
Esempio: spesso una paletta erompe sulla sinistra e il controlaterale, anche dopo 6 mesi, magari non è ancora comparso. Questo è un segnale meritevole di controllo che può spingere lo specialista ad eseguire una panoramica (generalmente prescritta intorno agli 8 anni). 

È vero che ci sono denti che hanno più difficoltà nell’erompere rispetto ad altri (il canino superiore, per esempio, anche alla luce del percorso piuttosto tortuoso che  deve compiere), ma è pur vero che possono sussistere anche delle cause (odontomi, agenesie, denti sovrannumerari o lesioni cistiche) che ne rallentano la comparsa e che sono meritevoli di cure tempestive.

 

Per una corretta igiene orale: spazzolino manuale o elettrico?

Spazzolini tradizionali o elettrici cambia poco: se i genitori insegnano una buona manualità al bambino, vanno bene anche gli spazzolini manuali. Quelli elettrici sono certamente più pratici e garantiscono una migliore efficacia della pulizia a parità di tempo impegnato. 

L’importante, in ogni caso, è avere un metodo: è giusto far lavare i denti ai bambini, così come aiutarli durante questa fase perché difficilmente un bimbo di 6 anni ha una manualità sufficiente ed un metodo per passare con scrupolo tutte le aree della bocca. 

Cura e Prevenzione