Rimedi, sintomi e possibili cause della tricodinia

PUBBLICATO IL 18 APRILE 2023

Dolore, fastidio, indolenzimento al cuoio capelluto protratto nel tempo: spiacevoli sensazioni che coinvolgono la nostra capigliatura e a cui non sappiamo dare una connotazione. È la tricodinia una condizione difficile da definire: non è una patologia, ma una sensazione soggettiva non valutabile attraverso l’indagine clinica.

Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Valeria D’Acunzo, tricologa del Centro di Medicina Estetica e Rigenerativa di Zucchi Wellness Clinic a Monza.

 

Cos’è la tricodinia: i sintomi

“La tricodinia è una sensazione che sente il paziente a carico del cuoio capelluto” spiega la tricologa. Un fastidio localizzato sulla superficie della testa che può essere caratterizzato da 1 o tutte le seguenti condizioni:

  • dolore al tocco o allo sfioramento;
  • indolenzimento; 
  • bruciore; 
  • senso di intorpidimento.

“La tricodinia è un disturbo molto fastidioso, ma, proprio perché soggettivo, è difficile da poter ben definire. È una condizione di cui non è facile definire né la sintomatologia né la causa” afferma la dottoressa D’Acunzo.

 

Le cause della tricodinia

Molte sono le ipotesi che sono state fatte negli anni sulla vera causa della tricodinia, ma ad oggi non è stato possibile definirla con precisione. “Possiamo affermare che ad oggi le cause della tricodinia sono sconosciute”, sottolinea l’esperta.

La parola tricodinia è stata coniata nel 1960 all’interno di una ricerca sulla sensazione dolorosa che accompagna fenomeni di telogen effluvium, cioè di caduta accentuata di capelli. Gli studi più recenti hanno, però, dimostrato che non esiste una correlazione stretta con questo tipo di patologia.

Alcune correnti di pensiero sostengono che la sensazione dolorosa del cuoio capelluto può essere legata a un fattore di tipo infiammatorio a livello del follicolo. “Studi pubblicati negli ultimi anni hanno dimostrato che non c’è una grossa presenza di elementi infiammatori intorno al follicolo; quindi, si sta ragionando su altre cause” sottolinea l’esperta.

È stato ipotizzato, infine, che la tricodinia possa essere espressione di una lieve neuropatia: un dolore cutaneo associato alla produzione di neuropeptidi.

Le cause possono essere molteplici e non avendo una definizione unidirezionale gli specialisti possono unicamente basarsi sull’anamnesi del paziente.  Afferma la tricologa: “Ad oggi ciò che possiamo dire è che le cause più plausibili che derivano dall’analisi delle storie personali dei pazienti sono:

  • stress, che causa tensione muscolare anche a carico forse dei muscoli piloerettori;
  • cause meccaniche come, ad esempio, il bruxismo, ossia il digrignamento dei denti notturno;
  • patologie pregresse, come problemi che coinvolgono le prime vertebre cervicali o sofferenze osteoarticolari”.

 

Quanto dura la tricodinia

Non sapendo quale possa essere la causa scatenante della tricodinia è impossibile conoscere il decorso che segue: “Non essendo una patologia che sappiamo definire, non sappiamo neanche come può evolvere. Ci sono tanti pazienti in cui questa difficoltà perdura per molto tempo - afferma la dottoressa -; ciò che può essere fatto dal dermatologo è cercare di tamponare il problema”.

 

Diagnosi, cure e rimedi 

Non esiste una diagnosi vera e propria perché la tricodinia è un sintomo soggettivo di cui a livello clinico non c’è segno”. 

È fondamentale indagare l’origine del disturbo e agire su quello. Per alleviare il fastidio dovuto alla tricodinia, invece, vengono date alcune indicazioni terapeutiche:

  • terapie a supporto sulla base dell’anamnesi; 
  • antinfiammatori e corticosteroidi;
  • massaggio cutaneo, atto a scollare il cuoio capelluto dagli strati sottostanti; 
  • evitare trazioni dei capelli ed evitare alle radici di avere orientamenti non naturali, ossia non in accordo con il verso di crescita del capello; 
  • in casi molto rari e particolari farmaci antidepressivi molto blandi.
Cura e Prevenzione