Chirurgia plastica post-bariatrica: a cosa serve e quali sono i principali interventi

PUBBLICATO IL 05 APRILE 2023

Spesso, in seguito a un dimagrimento importante come quello che si verifica dopo un intervento di chirurgia dell’obesità o bariatrica, pur essendo risolto il problema del peso bisogna affrontarne un altro, ovvero l’eccesso di pelle.

“L’eccesso di pelle, che deriva da una perdita di peso significativa e rapida come avviene con la chirurgia bariatrica,  in molti casi rappresenta non solo un disagio estetico, ma soprattutto funzionale, influendo in modo significativo sulla qualità di vita della persona e sulla sua soddisfazione rispetto al dimagrimento raggiunto grazie all’intervento e al proprio impegno” osserva il dottor Matteo Marino, responsabile dell’Unità di chirurgia plastica del Policlinico San Pietro, in provincia di Bergamo, che da anni si occupa di chirurgia plastica post-bariatrica. 

Ma cosa si intende per chirurgia plastica ricostruttiva post-bariatrica? Quali interventi comprende? In quali casi si può accedere a questo tipo di chirurgia? Approfondiamo l’argomento con il nostro esperto.

 

A cosa serve la chirurgia post-bariatrica

“La chirurgia plastica post-bariatrica è una branca specialistica della chirurgia plastica che si occupa del rimodellamento corporeo dei pazienti ex obesi al fine di risolvere deformità fisiche insorte a seguito del dimagrimento. Mutuando tecniche di chirurgia estetica, va quindi a ripristinare l’armonia generale del corpo e la sua integrità funzionale” osserva il dottor Marino.  

Una volta raggiunto l’obiettivo di dimagrimento e perdita di peso, infatti, il problema principale diventa la lassità dei tessuti che appaiono in eccesso e sovrabbondanti. 

“La cute ha una capacità elastica limitata. Questo significa che una volta espansa, come succede con l’obesità a causa dell’aumento rilevante della massa grassa, non può più essere riassorbita in modo naturale dal corpo e così, quando il tessuto adiposo viene a ridursi per il dimagrimento, rimane estremamente lassa soprattutto nei distretti addominali, negli arti inferiori, nelle braccia e nel seno delle donne, con conseguenze estetiche e funzionali a volte anche decisamente gravi.

Ecco allora che, in molti casi, la chirurgia plastica diventa l’unico strumento possibile per risolvere questa situazione. A questo proposito, è bene sottolineare che la finalità degli interventi di chirurgia plastica post-bariatrica non è mai puramente estetica, ma volta al recupero funzionale”.

 

Gli interventi

Gli interventi di chirurgia plastica post bariatrica più richiesti sono 4, poiché hanno un impatto sia estetico, sia funzionale molto importante sulla qualità di vita e la sfera psicologica dei pazienti.

Vediamoli di seguito.

Addominoplastica

L’addominoplastica permette di: 

  • rassodare la cute della zona addominale; 
  • rimodellare il basso ventre; 
  • ridefinire il punto vita. 

Con questo intervento, in particolare, si effettua l’asportazione della pelle e del grasso in eccesso tra il pube e l’ombelico, con anche la rimozione delle smagliature che possono essere presenti in questa zona e le eventuali cicatrici causate da interventi pregressi.
Si tratta dell’intervento più frequente nei pazienti ex obesi che sono spesso affetti dal problema del cosiddetto ‘grembiule’, ossia una quantità di pelle addominale in eccesso tale da diventare un impedimento per l’igiene, la deambulazione e la schiena.

 

Lifting braccia

Il lifting delle braccia, tecnicamente chiamato brachioplastica, consente di eliminare l’eccesso di tessuto cutaneo dalla parte interna delle braccia, restituendo elasticità e tonicità. Attraverso alcune incisioni nell’ascella e lungo la parte interna del braccio viene asportata un’area di cute e di strato dermo-adiposo in modo da eliminarne l’eccesso. 

Lifting cosce

Il lifting delle cosce ha come obiettivo rimediare alla flaccidità dei tessuti e all’accumulo di adipe nella faccia interna delle cosce. Attraverso incisioni che partono dalla regione inguinale e raggiungono la faccia interna della radice delle cosce, si procede allo scollamento della cute, al sollevamento della stessa e all’eliminazione di quella in eccesso.

Mastopessi

La mastopessi permette di sollevare, dare compattezza e, se necessario, riempire il seno utilizzando un’autoprotesi con il tessuto in eccesso o una protesi mammaria (con il SSN non è possibile inserire impianti protesici).

 

Chi può accedere 

Gli interventi di chirurgia plastica post-bariatrici possono essere effettuati in convenzione con Sistema Sanitario Nazionale se il paziente rispetta alcuni requisiti:  

  • aver raggiunto il calo di peso ideale;
  • avere un BMI (indice di massa corporea) pari o inferiore a 26 (sotto i 40 anni) e pari o inferiore a 30 (sopra i 40 anni);
  • essere stabile con il peso da almeno 6 mesi.

“Inoltre è necessario possedere la documentazione dettagliata degli interventi di chirurgia bariatrica effettuati e rispettare i livelli della tabella di Pittsburgh. Quest’ultima è uno strumento fondamentale perché classifica e definisce clinicamente le deformità morfologiche dopo il dimagrimento. Se il paziente raggiunge un numero sufficientemente alto in questa tabella è possibile eseguire gli interventi correttivi di natura estetico/funzionale con il SSN, perché significa che ha subito un forte dimagrimento certificato con conseguente grave danno ai tessuti cutanei” conclude il dottor Marino.

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