Acne: cos’è, rimedi e come curarla
PUBBLICATO IL 03 GENNAIO 2022
Riguarda il 90% degli adolescenti, ma anche una buona percentuale di adulti. Spesso considerata solo come un problema estetico, in realtà l’acne è una malattia vera e propria e come tale deve essere affrontata. Non deve essere sottovalutata anche per lo stress emotivo che può causare a chi ne soffre, che a sua volta può portare a un peggioramento. Cosa fare allora? Quali sono oggi i rimedi e le terapie efficaci contro l’acne? Esiste il modo di prevenirla? Lo abbiamo chiesto al dottor Antonio De Bitonto, responsabile dell’unità di dermatologia del Policlinico San Marco e dermatologo di Smart Clinic ‘Le Due Torri’.
Cos’è l’acne
“L’acne è un’infiammazione dovuta a un eccessivo funzionamento delle ghiandole sebacee che circondano la base dei peli (follicoli) e producono il sebo, sostanza grassa che serve a proteggere la pelle. Se il sebo viene prodotto in eccesso, si deposita ostruendo il follicolo e formando dei tappi, i cosiddetti comedoni o ‘punti neri’.
Questa condizione favorisce la proliferazione di batteri normalmente innocui, presenti sulla pelle, che possono provocare infiammazione e infezione all'interno del follicolo ostruito dando origine a papule e pustole”, spiega il dottor De Bitonto.
Sintomi diversi a seconda della gravità
L’acne può manifestarsi in modi diversi, a seconda del grado di gravità, che può essere lieve, moderato o severo:
- punti neri o comedoni, formati principalmente da sebo;
- papule, ovvero piccoli rilievi solidi di colore rosato, a volte dolorosi al tocco;
- pustole, piccoli rilievi solidi con al centro una punta bianca contenente pus;
- noduli, anche dolorosi, che si formano sotto la pelle;
- cisti dolorose e piene di pus che possono lasciare cicatrici.
Le cause
Le cause dell’acne possono essere diverse. “Innanzitutto esiste una predisposizione individuale. Un ruolo importante è giocato anche dalle alterazioni ormonali, come quelle che si verificano nelle diverse fasi del ciclo mestruale, durante l’adolescenza e in gravidanza.
Ci sono poi fattori che, anche se non la provocano, possono peggiorarla. Tra questi:
- lo stress;
- l’utilizzo di alcuni farmaci (cortisone, acido folico, antidepressivi etc.);
- l’inquinamento;
- il sole: dopo un iniziale miglioramento dovuto all’ essiccarsi al sole di comedoni, papule e pustole si crea un effetto boomerang con un aumento dei punti neri”.
Quando compare nelle donne dopo i 25 anni, l’acne può essere legata anche a un utilizzo improprio dei cosmetici.
In alcuni casi, infine, l’acne può essere anche causata da un batterio, il Propionibacterium acnes, naturalmente presente sulla pelle ma che, in caso di produzione eccessiva di sebo, causa un’infiammazione che a sua volta dà origine a comedoni e/o pustole con pus”, sottolinea l’esperto.
Gli accorgimenti per l’acne
Per prevenire e attenuare l’acne è fondamentale per prima cosa evitare il ‘fai da te’. La cosa migliore, in presenza di acne, è sempre rivolgersi allo specialista dermatologo che saprà consigliare quali siano le ‘buone abitudini’ e i rimedi da seguire per attenuare il problema, a cominciare dalla skincare quotidiana.
La skincare per il viso
Chi soffre di acne dovrebbe lavare il viso mattina e sera per rimuovere lo sporco che può contribuire a occludere i pori, con detergenti poco schiumogeni e seboregolatori, che cioè riducono la produzione di sebo senza però essere troppo aggressivi sulla pelle.
Utile può essere anche applicare, 1 volta a settimana, una maschera a base di argilla che aiuta a purificare la pelle ed a assorbire il sebo in eccesso.
“Anche la scelta di creme e cosmetici può fare la differenza. I più indicati sono quelli oil free. Per quanto riguarda in particolare le creme, possono essere utili quelle a base di acido salicilico, che ha un’azione esfoliante ma delicata, da usare la mattina, associate a un gel disinfettante da applicare la sera”, aggiunge l’esperto.
Quando ‘spremere’ i brufoli
Alzi la mano chi non ha mai schiacciato un brufolo? La tentazione è forte e cedervi è facile, ma nella maggior parte dei casi schiacciare punti neri o pustole può significare peggiorare l’infiammazione.
Unica eccezione, è quando siano piene di pus con la superficie bianco-giallastra. Attenzione però: è bene usare un ago sterile sottilissimo da siringa per incidere la pelle, schiacciare con delicatezza per far fuoriuscire il pus e disinfettare.
Acne e alimentazione
Anche l’alimentazione incide sulla comparsa e andamento dell’acne. “Numerosi studi scientifici hanno evidenziato come una dieta sana, ricca di frutta e verdura, pesce, carne bianca, cereali integrali possa aiutare a combattere a prevenirle l’acne.
Il segreto, in particolare, starebbe in sostanze come lo zinco, le vitamine A ed E, gli acidi grassi, gli omega-3, gli antiossidanti che contribuiscono a rendere la pelle più forte e a ‘spegnere’ le infiammazioni”.
I cibi a basso indice glicemico
“Anche la scelta di cibi a basso indice glicemico (che cioè fanno aumentare il livello di zucchero nel sangue lentamente), come i cereali integrali, avrebbe un peso nella prevenzione e miglioramento dell’acne.
Se, infatti, il livello di zucchero nel sangue aumenta troppo velocemente, il corpo rilascia un ormone chiamato insulina e un eccesso di insulina nel sangue può spingere le ghiandole sebacee a produrre più sebo, aumentando così i rischi di acne” osserva il dottor De Bitonto.
La gestione dello stress
Consigliabile è anche lavorare sulla gestione dello stress e ritagliarsi, ad esempio, dei momenti per i propri hobby, facendo sport, yoga o altro che possa favorire uno stato di benessere psico-fisico e rilassamento.
Come curare l’acne
Come accennato, soffrire d’acne può avere un impatto pesante sul benessere psico-fisico e sulle relazioni, ancora di più durante l’adolescenza.
“La buona notizia è che oggi esistono diverse cure efficaci contro l’acne, che devono essere però personalizzate a seconda della gravità del problema:
- nei casi più lievi a volte possono bastare detergenti ad hoc come saponi a pH neutro o acido, creme seboriducenti, disinfettanti ed esfolianti, che a dosaggi più elevati sono utili anche per l’acne moderata;
- nei casi moderati di acne, il trattamento più efficace è quello con farmaci topici, tra cui i retinoidi (classe di sostanze chimicamente collegate alla vitamina A), che hanno un’azione cheratolitica, il benzoil perossido e gli antibiotici, spesso usati anche in associazione tra loro. Gli agenti cheratolitici, in particolare, sono in grado di liberare il follicolo pilifero ostruito, favorendo così la scomparsa, o comunque il miglioramento, del problema;
- nei casi più seri, meglio se in associazione ai farmaci topici già citati, possono essere prescritti anche antibiotici (con terapia di 3 mesi) per bocca o l’isotretinoina, derivato della vitamina A da prendere sempre per bocca. Per la donna adulta, inoltre, può essere consigliabile la pillola anticoncezionale con estroprogestinici e spironolattone (ad attività antiandrogena). Infine si sono dimostrate utili anche terapie non invasive come il trattamento con luce Led monocratica e la terapia fotodinamica” spiega lo specialista.
L’importanza del microbioma cutaneo
Un approccio di cura per l’acne completo non può prescindere dal corretto mantenimento del microbioma cutaneo, ovvero dell'ecosistema di piccoli microrganismi come batteri, funghi, acari, virus, che normalmente vivono sopra e al di sotto della pelle.
Come il microbioma intestinale, forse più noto, anche il microbioma della pelle, se in equilibrio, svolge un ruolo importante per il mantenimento della salute della stessa. Cosa può metterlo a rischio? Età, alimentazione, inquinamento, igiene non corretta. E cosa fare, allora, per mantenerlo al meglio? La prima regola è idratare quotidianamente la pelle ed evitare una pulizia eccessiva. In questo modo la barriera cutanea risulta più forte alle aggressioni esterne, comprese quelle di batteri etc..
L’acne tardiva
In una certa percentuale, circa il 40%, l’acne può riguardare anche gli adulti, in particolare le donne. Si parla in questi casi di acne tardiva. “L’acne tardiva può essere legata a problemi come l’ovaio policistico o altri disturbi ginecologici che influiscono sull’assetto ormonale. In molti casi, però, a favorirla sono abitudini di vita scorretti, come:
- alimentazione disordinata;
- fumo;
- utilizzo di dermocosmetici non adatti al proprio tipo di pelle;
- pulizia quotidiana del viso non accurata.
Anche in questo caso, infine, può influire lo stress, che agisce stimolando l’attività degli ormoni androgeni che regolano le ghiandole sebacee”, conclude il dottor De Bitonto.