Luce LED e i benefici sulla pelle
PUBBLICATO IL 20 OTTOBRE 2021
La luce LED stimola i meccanismi di autoriparazione della pelle. La dermatologa della Vein&Derma Clinic spiega come funziona.
Dall’acne, alla rosacea, ai tumori cutanei non melanoma, al ringiovanimento cutaneo. Queste sono solo alcune delle patologie che possono essere trattate e alcuni dei benefici che possono derivare dall’impiego innovativo e non invasivo dell’energia luminosa fluorescente.
Presso la Vein&Derma Clinic è disponibile un nuovo macchinario che utilizza la luce a LED per stimolare i meccanismi di autoriparazione della pelle. La terapia prevede l’emissione di luce in modo quasi sequenziale su ferite o lesioni per aiutarne la guarigione, riducendone l’infiammazione.
Cos’è il Led e la sua applicazione in dermatologia e dermoestetica
LED è l’acronimo di ‘Light-emitting-diode’. È un dispositivo elettroluminescente che emette luce se attraversato da una corrente elettrica. In genere associamo questa parola all’illuminazione di interni ma il suo impiego si propaga fuori dalle porte delle nostre abitazioni.
In dermatologia e dermocosmetica diversi sono gli studi che dimostrano che il LED ha effetti:
- antinfiammatori;
- immunostimolanti;
- rimodellanti.
“Il trattamento offerto presso la nostra Clinica - spiega la dott.ssa Chiara Lovati specialista in dermatologia - sfrutta i fotoni (la luce) per cambiare o modulare l’attività cellulare a livello cutaneo con pochissimi effetti collaterali”.
La Terapia: i campi di azione e i benefici
Nello specifico, la terapia con luce rossa è riconosciuta per apportare benefici antiaging in quanto è in grado di stimolare la produzione di collagene ed elastina, oltre che per le sue qualità antinfiammatorie.
La terapia con luce blu è, invece, più adatta per il trattamento dell’acne grazie ai suoi benefici antibatterici e in combinazione con quella rossa, è indicata per il ringiovanimento cutaneo grazie ai poteri di cicatrizzazione.
La luce verde è poi utilizzata per trattare le zone rosse del volto, le pelli sensibili colpite da rosacea che necessitano di un’azione lenitiva e calmante. Eliminando le impurità, la luce verde aumenta il flusso linfatico stimolando la crescita cellulare.
“L’utilizzo della luce LED – continua la dottoressa - è consigliato anche per la ridurre gli effetti collaterali derivati da:
- sedute di laser Co2, luce pulsata o peeling chimici particolarmente aggressivi;
- trattamenti radio o chemio terapici.
Accelera, infatti, anche la guarigione di ferite, cicatrici e ustioni. È inoltre efficace per stimolare il processo di ringiovanimento cutaneo in quanto induce la produzione di collagene (fino al 400%) e rallenta i segni dell’invecchiamento: migliora la texture della pelle, riducendo le dimensioni dei pori e distendendo le rughe in particolare della zona perioculare”.
Come avviene il trattamento e quante sedute sono necessarie
“Il trattamento – spiega la dott.ssa Lovati - è veloce e assolutamente indolore, non necessita di alcun tipo di preparazione, né di anestesia.
Il dermatologo valuta, a seconda della patologia, il numero di sedute, che può essere diverso da situazione a situazione:
- in caso di acne normalmente si parla di ciclo di 4-5 sedute mono o bisettimanali;
- per altre patologie o condizioni, sono necessari protocolli ad hoc.
Normalmente il singolo trattamento ha una durata di 10-15 minuti.
Per il trattamento dei BCC (carcinomi basocellulari), cheratosi attiniche e morbo di Bowen, con utilizzo del LED come terapia fotodinamica - conclude la dottoressa - la procedura è singola ed eventualmente ripetibile al bisogno”.