A cosa serve l'acido folico e quali sono i suoi benefici
PUBBLICATO IL 07 FEBBRAIO 2022
È una vitamina fondamentale per la prevenzione di malformazioni congenite ed è raccomandata in gravidanza per uno sviluppo corretto del feto.
Per acido folico si intende la vitamina B9 che, come le vitamine del gruppo B, è idrosolubile, cioè si scioglie in acqua, ed è importante che venga assunta attraverso l’alimentazione perché è coinvolta in tutti i processi di crescita cellulare in particolare durante l’infanzia, l’adolescenza, la ricerca di una gravidanza e la gestazione. Gli specialisti di Zucchi Wellness Clinic ci spiegano a cosa serve è perché è importante la sua assunzione.
“Il nostro corpo utilizza l’acido folico per la produzione di nuove cellule - dichiara il dott. Giuseppe Cuomo, biologo nutrizionista presso Zucchi Wellness Clinic - ed è essenziale per la sintesi del DNA, delle proteine e dell’emoglobina”.
Sono molti i benefici dell’acido folico e non solo nella gravidanza come comunemente si pensa. Nello specifico questa vitamina è importante perché:
- previene l’anemia, grazie alla sintesi cellulare dell’emoglobina che, insieme al ferro, trasporta l’ossigeno ai tessuti in modo da prevenire e curare la carenza di globuli rossi;
- previene le malattie cardiovascolari perché è in grado di ridurre i livelli dell’omocisteina, un amonoacido presente nel sangue che è correlato al rischio di malattie cardiache come l’infarto;
- previene alcune malformazioni congenite del feto come quelle a carico del tubo neurale, una struttura neurologica embrionale che dà origine a buona parte del sistema nervoso dell’individuo, e da dove si formano il midollo spinale, la colonna vertebrale, il cervello e il cranio.
In quali alimenti è possibile trovarlo
“L’acido folico è possibile trovarlo sia in alimenti di origine vegetale che animale”, segnala il Dott. Cuomo. Di seguito un elenco di alimenti in cui è possibile trovarlo:
- verdura: spinaci, bieta, invidia, rucola, broccoli, carciofi, asparagi, pomodorini, rape rosse;
- frutta: arance, limoni, mandarini, clementine, avocado, kiwi;
- frutta secca: noci, mandorle, nocciole, pistacchi e cereali integrali;
- legumi: fagioli, ceci e lenticchie.
In misura minore è possibile trovarlo in pollame, pesce e latticini.
Quanto bisogna assumerne?
Qual è il fabbisogno di acido folico giornaliero? “L’assunzione giornaliera raccomandata nella popolazione generale è di 400 microgrammi e deve avvenire sempre previo parere del medico”, conclude Cuomo.
Carenza di acido folico: i sintomi e come diagnosticarla
I segnali più comuni di una carenza di acido folico sono:
- anemia;
- debolezza;
- stanchezza;
- difficoltà di concentrazione;
- mal di testa;
- afte nella cavità orale;
- pallore;
- perdita di peso;
- inappetenza.
La diagnosi viene fatta sempre attraverso un esame del sangue richiesto dal proprio medico curante.
Acido folico in gravidanza e durante l’allattamento
“L’assunzione in gravidanza di integratori a base di acido folico è fondamentale per lo sviluppo del sistema nervoso del bambino e per la perfetta chiusura del tubo neurale - indica la Dott.ssa Raffaela di Pace, Ginecologa presso Zucchi Wellness Clinic - .
Una carenza di acido folico è correlata ad un aumento del rischio di:
- spina bifida;
- labiopalatoschisi o labbro leporino;
- onfalocele, cioè la non perfetta chiusura della parete addominale con la possibile fuoriuscita di alcuni organi.
Proprio per questa ragione è fondamentale che la supplementazione di acido folico venga iniziata per tempo, almeno 3 mesi prima del concepimento e venga continuata almeno fino alla fine del primo trimestre di gravidanza.
Ci sono, inoltre, alcuni studi che hanno evidenziato come la sua assunzione possa ridurre il rischio di complicanze della gravidanza come ad esempio la pre-eclampsia o gestosi, cioè l’innalzamento eccessivo della pressione sanguigna (ipertensione) durante la gravidanza”, continua la dott.ssa di Pace.
Acido folico e anemia
Inoltre è fondamentale assumere l’acido folicoper contrastare l’anemia che, molto spesso, si instaura negli ultimi mesi di gravidanza proprio perché le scorte della mamma vengono in realtà sequestrate dal feto per la formazione dei propri tessuti e della propria massa ematica.
“Se lo stato di anemia è una conseguenza del post-partum, la sua supplementazione può essere utile anche in allattamento, per supportare le maggiori richieste nutrizionali della mamma per la formazione e la qualità del latte” segnala la specialista.
Quanto acido folico assumere in gravidanza
“Il dosaggio indicato è di 400 microgrammi al giorno, salvo nelle pazienti portatrici della mutazione MTHFR (l’enzima deputato alla attivazione dell’acido folico stesso) in cui il dosaggio deve essere aumentato fino a 15 milligrammi al giorno, soprattutto considerando che queste sono le donne con il maggior rischio di avere figli con difetti al tubo neurale”, indica la dott.ssa Di Pace.
Migliora lo sviluppo cognitivo dei bambini
“Negli ultimi anni, gli studi compiuti seguendo un campione di bambini per sette anni dopo la nascita, la cui mamma ha assunto per tutta la gravidanza acido folico, hanno indicato una migliore performance cognitiva dei bambini”, conclude l’esperta.