Cos'è il dito a martello del piede?

PUBBLICATO IL 01 NOVEMBRE 2021

L’ortopedico descrive in cosa consiste questa deformazione dell’articolazione, da cosa è causata e come si cura. 

Il dito a martello è una deformità che in genere colpisce l’articolazione interfalangea prossimale del secondo, terzo o quarto dito del piede

Si verifica soprattutto nei soggetti che soffrono di alluce valgo; questa condizione infatti induce a modificare la naturale posizione delle dita e dell’avampiede, con possibile conseguente comparsa di fastidiose e antiestetiche callosità dorsali e progressiva retrazione e flessione delle dita.  

Approfondiamo l’argomento con il dott. Roberto del Gaudio, ortopedico dell’Istituto di Cura Città di Pavia.

 

Le cause 

“Le cause che danno luogo a questo disturbo- spiega lo specialista – sono prevalentemente riconducibili a problematiche di ‘mal appoggio’ del piede che con il tempo possono portare a disturbi come:

Tale condizione magari associata a artriti, malattie neurologiche, diabete o traumatismi, predispone alla deformità. 

L’utilizzo di calzature a suola piatta, oppure con tacchi molto alti e punte allungate e strette, espongono  il piede ad un’ulteriore stress che determina un vero e proprio squilibrio tra i muscoli del dito coinvolto contribuendo allo sviluppo della patologia.”   

È ovvio che alla base della formazione di questa patologia vi sia sempre una predisposizione congenita o familiare. Tra i fattori di rischio anche il sesso femminile e l’età avanzata

“Il consiglio che sento di dare ai miei pazienti - continua il dottore -  è quello di utilizzare calzature a pianta ampia e con un tacco poco importante (2-3cm), per evitare la formazione di calli e duroni che sono un campanello di allarme, alla base della formazione del dito a martello”.

 

Sintomi 

“Il dito a martello, simile all’artiglio di un rapace – spiega lo specialista - è tra le prime manifestazioni della malattia che si accompagna a dolori durante la camminata e a difficoltà nel flettere le dita dei piedi

Come già detto, sul dorso del dito del piede colpito da questa malattia, si presentano calli che si formano in seguito al continuo sfregamento della pelle con la scarpa. 

Le dita, assumono una posizione anomala, si accavallano in quanto costrette in un ristretto spazio d’azione. 

Camminare a piedi scalzi, almeno all’interno della propria abitazione, può essere di grande giovamento per chi soffre di questa patologia”.   

 

Come prevenire

La prevenzione rimane la migliore cura. Quindi via libera a:

  • plantari da posizionare all’interno di scarpe che devo essere comode e del numero giusto;
  • esercizi per rinforzare la muscolatura del piede e delle dita;

 

Come curare il dito a martello del piede

Alla fisioterapia tradizionale, si può associare laserterapia antalgica

“La terapia conservativa – precisa il dott. Del Gaudio - però non è sempre risolutiva. Se la deformazione si cronicizza, non rimane che l’intervento chirurgico.

L’intervento

Le tecniche chirurgiche sono diverse e possono comportare la sola sezione percutanea del tendine, nei casi in cui la deformità non ha ancora determinato un’importante interessamento della articolazione. 

Nei casi clinici più evoluti, in cui l’articolazione interfalangea prossimale è compromessa e spesso già anchilotica, si procede alla resezione artrodesi con filo metallico della stessa con eventuale contestuale correzione dell’alluce, laddove necessario. 

L’intervento chirurgico può essere eseguito in day hospital. I tempi di recupero sono relativamente brevi e nel giro di qualche giorno il paziente può tornare alle normali attività quotidiane. 

Si consiglia nella fase post-operatoria:

  •  una terapia antinfiammatoria;
  •  profilassi antitromboembolica;
  •  mantenimento del bendaggio;
  •  deambulazione con particolari calzature. 

Sono anche programmati controlli clinici e medicazioni ambulatoriali. A circa 5 settimane dall’intervento, viene eseguito un rx di controllo e la rimozione del filo metallico.

Cura e Prevenzione