Curare l’alluce valgo con chirurgia mininvasiva? Si può!
PUBBLICATO IL 10 GENNAIO 2020
L’alluce valgo può causare dolore e difficoltà a camminare. Oggi si può operare anche con tecnica mininvasiva e tempi di recupero rapidi.
Una delle patologie più comuni alla osservazione ambulatoriale è sicuramente l’alluce valgo (in termini tecnici, valgismo della metatarso falangea del primo raggio).
Il dottor Fabrizio Arensi, responsabile dell’Unità operativa di Chirurgia di Piede e Caviglia all’Istituto Clinico San Siro, ci spiega com’è possibile correggere questa difetto.
Che cos’è l’alluce valgo
“L'alluce valgo - spiega il dottor Arensi - è una deformazione dell'articolazione del primo dito del piede, che si sposta verso le altre dita e sviluppa una sporgenza ossea.
Provoca dolore, arrossamento, infiammazioni e rende difficile camminare e calzare le scarpe.
A questo proposito, in letteratura, sono state proposte oltre 100 procedure per la correzione di questa deformità.
Ciascuno degli approcci chirurgici presenta maggiore o minore invasività, specifiche indicazioni e controindicazioni oltre a relativi vantaggi e svantaggi per il paziente”.
La correzione con tecnica mini-invasiva
L’intervento di correzione dell’alluce valgo nelle tecniche più recenti e mininvasive avviene con l´uso di una minifresa, come spiega lo specialista:
“Si tratta di una tecnica percutanea, perché si esegue attraverso una incisione millimetrica della cute e sotto il controllo di uno strumento radiologico.
Con la fresa si elimina la sporgenza e si corregge il metatarso (sempre sotto il controllo di un apparecchio radiologico). Importante il bendaggio finale a completamento dell’intervento”.
Il recupero post operatorio
“Il dolore post intervento con procedura percutanea operatorio - prosegue il dott. Arensi - risulta moderato e ben controllato dai farmaci e dall’anestesia (anestesia loco regionale).
È possibile camminare a distanza di poche ore dall’intervento e guidare l’autovettura dopo 25-30 giorni.
Questa tecnica, però, è un intervento che deve avere indicazioni precise e limitate.
La tecnica mininvasiva funziona in ogni caso di valgismo?
Avverte il dottore: “ È doveroso escludere dalla tecnica mininvasiva le deviazioni dell´alluce molto severe o le gravi artrosi per le quali conviene utilizzare le tecniche dell’ultima generazione (osteotomie correttive), al fine di ottenere una correzione dell’alluce perfetta e duratura.
“Non esiste una tecnica migliore delle altre - conclude il dottor Arensi -. Esistono invece deviazioni dell’alluce che è preferibile correggere con una tecnica piuttosto che con un´altra”.