L’Importanza della visita andrologica. Un ambulatorio in azzurro per la salute dell’uomo all’Istituto di Cura Città di Pavia.

PUBBLICATO IL 26 NOVEMBRE 2021

Presso l’Istituto di Cura Città di Pavia, è presente un ambulatorio di urologia ed andrologia per la salute dell’uomo, per la cura delle patologie legate alla sfera più intima degli uomini. Responsabile dell’ambulatorio il dott. Dimitrios Choussos, specialista in urologia e andrologo. 

È molto più facile sentir dire a una donna “vado dal ginecologo”, che a un uomo “ho prenotato la visita andrologica” per monitorare il proprio stato di salute intimo e sessuale. La sfida che ci si pone sta anche nel cambiare questa tendenza, perché la salute è importante sempre e non ha genere.

Nata nella metà degli anni ’50 come disciplina a sé stante, l’andrologia ha assunto un ruolo sempre crescente negli ultimi anni anche a causa del ruolo sociale di alcune patologie come l’infertilità maschile le disfunzioni erettili.

 

Chi è l’andrologo? 

“L’andrologo – spiega il dott. Choussos - è lo specialista che si occupa dello studio, della prevenzione e della cura di patologie dell’apparato genitale e riproduttivo maschile. Può intervenire su tutto quanto attiene all'attività sessuale e alla fertilità del maschio, dalla nascita sino all’età più avanzata. 

Oltre alla salute dell’apparato sessuale maschile, si occupa dei problemi sessuali della coppia. Proprio come le donne vanno dal ginecologo per un controllo periodico, anche gli uomini dovrebbero farsi visitare periodicamente dall’andrologo. Purtroppo negli uomini manca la cultura del controllo medico, che appartiene decisamente più al genere femminile. È bene stabilire con l’andrologo un piano di visite preventive, in base all’età, e non attendere di richiedere una visita solo in caso di eventuali problemi che si sarebbero potuti prevenire. Non è così frequente che un uomo si rechi spontaneamente a fare una visita andrologica, ma sarebbe buona norma effettuarla ogni 12 mesi, soprattutto dopo i 40 anni – sottolinea lo specialista”. 

 

In cosa consiste la visita?

La visita andrologica – continua il dott. Choussos - è una visita specialistica, dedicata specificatamente all’apparato genitale maschile. Permette di diagnosticare disturbi come la disfunzione erettile, eiaculazione precoce, infertilità, varicocele, frenulo breve, fimosi, recurvatum penieno, testicolo ritenuto, ipermobile, la sindrome del pene piccolo e molto altro ancora o di tenere monitorato l’andamento di patologie precedentemente diagnosticate, per le quali il paziente è in terapia.

La prima visita andrologica si apre sempre con un’anamnesi, in cui lo specialista provvede a tracciare un quadro clinico raccogliendo informazioni dalla voce diretta del paziente. L’esame obiettivo consiste nell’osservazione e nella palpazione di testicoli e pene per esaminarne forma, aspetto e dimensioni a cui far seguire eventuali esami strumentali. 

Se opportuno, si segue anche l’esplorazione rettale per verificare le condizioni della prostata. È importante instaurare un buon rapporto di fiducia e empatia tra lo specialista e il paziente. 

 

L’importanza della multidisciplinarità per affrontare alcune patologie 

Parlare di certe problematiche non è mai facile. In primis, è importante mettere a proprio agio il paziente: aver preso coscienza di avere un disturbo di questa natura, può metterlo in una condizione di forte stress e disagio psicologico. 

“A volte, oltre alle terapie farmacologiche - precisa lo specialista - è necessario affiancare quelle psicologiche per rendere più efficace il percorso di guarigione. Alcune patrologie infatti sono su base psicosomatica, derivate da traumi lontani più o meno inconsci e vanno gestite su più fronti. La sfera sessuale – continua il dottore – coinvolge l’individuo nella sua totalità: corpo, psiche conscio e inconscio; molto spesso va considerata la problematica sessuale nella sua interezza, coinvolgendo la coppia e non solo uno dei partner. Affrontare alcune patologie in modo incongruo può essere pericoloso e poco efficace per la buona riuscita del trattamento”. 

Cura e Prevenzione