
Infertilità: perché è importante la prevenzione e l’impegno dell’Istituto Clinico Città di Brescia
PUBBLICATO IL 12 MARZO 2025
È una problematica che colpisce moltissime persone, uomini e donne, di cui è opportuno parlarne senza timore e imbarazzo. Stiamo parlando dell’infertilità, ossia la difficoltà a portare a termine una gravidanza in età riproduttiva. Un tema sempre più dibattuto per cui, però, esistono sempre più soluzioni rispetto al passato.
Nel nostro Paese, 1 coppia su 10, ha problemi a concepire: di questo e altro abbiamo parlato con il dott. Carlo Gastaldi, responsabile dell’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Istituto Clinico Città di Brescia.
Infertilità: un problema più maschile o femminile?
A dispetto di quello che storicamente si crede, si tratta di un ex aequo: l’infertilità è una condizione che colpisce in ugual misura uomo e donna.
Ci sono cause di infertilità che persistono tutta la vita come:
- nel caso delle donne, una riserva ovarica ridotta o la chiusura delle tube;
- nel caso degli uomini, certe forme di azoospermia (totale mancanza di spermatozoi nel liquido seminale).
Ma simili scenari sono evitabili con la prevenzione e con adeguati stili di vita, non solo pensando di rimediare al danno quando già conclamato, ma riducendolo una volta precocemente individuato.
Attenzione all’età
La prevenzione parte dal sottoporsi a regolari controlli, ma anche dal fare figli prima di una certa età.
Nella donna, infatti, la capacità riproduttiva ha un limite temporale legato al numero di cellule uovo contenute all’interno delle ovaie che, non riproducendosi, vanno incontro a una riduzione numerica oltre che a un invecchiamento fisiologico.
Dopo i 35 anni l’orologio biologico di una donna cambia e di ciò è bene ricordarsene se si desidera avere i figli. Se confrontiamo l’età media in cui viene concepito il primo figlio, l’Italia è il fanalino di coda in Europa: 31/32 anni contro i 26 anni della Bulgaria.
Nell’uomo è meno lineare questo aspetto: gli spermatozoi, infatti, in assenza di problematiche particolari, si riproducono tutta la vita. Ciò non significa, però, che anche gli spermatozoi non possano andare incontro a deterioramento progressivo a causa soprattutto dell’invecchiamento e di alcuni stili di vita.
Prevenzione e consigli utili
Se la donna statisticamente si sottopone con maggior frequenza a indagini diagnostiche per accertare la propria salute riproduttiva, per l’uomo non è così soprattutto in seguito all’abolizione della visita di leva che, nella sua semplicità, rilevava situazioni potenzialmente pericolose come i testicoli ritenuti o il varicocele. In mancanza di questo step fondamentale, quindi, è auspicabile pensare a una visita andrologica già all’età di 18 o 19 anni.
Se in entrambi i casi vanno adottati stili di vita salutari:
- per le donne è fondamentale anche mantenere il proprio peso forma, praticare attività fisica e non abusare con la caffeina;
- per l’uomo è opportuno prestare attenzione ai supporti farmacologici per la pratica di attività sportive (doping) che aumentano il testosterone deprimendo però la funzionalità dei testicoli.
L’impegno dell’Istituto Clinico Città di Brescia per l’infertilità
L’Istituto Clinico Città di Brescia è da sempre in prima linea per la diagnosi e la terapia dell’infertilità di coppia. Una parte preminente dell’attività ginecologica condotta, infatti, si svolge nell’ambito di questa problematica.
Presso l’Istituto Clinico Città di Brescia è possibile eseguire tutti gli esami necessari a individuare la causa dell’infertilità. Il percorso terapeutico ideale viene, quindi, proposto sulla base della diagnosi.
Qualora le terapie mediche o chirurgiche (endoscopia), così come le tecniche di primo livello (come le inseminazioni intrauterine), non riescano a risolvere il problema, è possibile ricorrere al programma di Procreazione medicalmente assistita (PMA) di 2° e 3° livello per cui, dal 1999, vengono eseguite le tecniche di FIVET, ICSI, ICSI-TESA.
La banca per la crioconservazione del seme
Presso l’Istituto Clinico Città di Brescia, dal maggio 2015, è attiva una criobanca per la crioconservazione sia dei gameti maschile, sia femminili. Una metodica che permette di conservare i propri gameti per un tempo indefinito, dando l’opportunità di preservare la fertilità in previsione di trattamenti medici o chirurgici che potrebbero alterarla.
Si tratta di un servizio rivolto a:
- pazienti che devono eseguire trattamenti in ambito oncologico o autoimmune che possono danneggiare in maniera definitiva la capacità fertile;
- coloro che dovranno subire interventi chirurgici in ambito uro-genitale;
- soggetti esposti a sostanze tossiche che potrebbero causare mutazioni genetiche;
- pazienti affetti da patologie progressive.