Cisti sebacea: perché viene e come si cura

PUBBLICATO IL 19 MAGGIO 2021

*(pagina aggiornata il 9 ottobre 2023)

La cisti sebacea è un rigonfiamento sottocutaneo dovuto a un accumulo di sebo. Il chirurgo spiega come si forma e come si può risolvere con un intervento ambulatoriale. 

La cisti sebacea si presenta come una piccola pallina’ sotto la pelle in particolare del cuoio capelluto, del dorso e del collo. Inizialmente di pochi millimetri, non dolorosa, può progressivamente ingrandirsi fino a raggiungere i 4-5 centimetri e dare fastidio. 

La cisti sebacea è un problema molto diffuso a qualsiasi età. Da cosa può essere causata? Come si può eliminare? Lo abbiamo chiesto al dottor Mauro Montuori, chirurgo dell’Unità di chirurgia generale del Policlinico San Pietro e di Smart Clinic Oriocenter, dove è possibile sottoporsi a interventi ambulatoriali di rimozione di cisti, ma anche lipomi e fibromi.

Cos’è la cisti sebacea

“La cisti sebacea è una neoformazione benigna del sottocute, molto frequente, che può interessare uomini e donne di qualsiasi età ed è causata dall’occlusione di una ghiandola sebacea o del suo condotto” spiega lo specialista. 

Nonostante le ghiandole sebacee siano presenti ovunque le sedi più frequenti in cui si formano le cisti sebacee sono:

  •  il cuoio capelluto;
  •  il dorso;
  •  il collo. 

Come si forma

“Le ghiandole sebacee ricoprono praticamente tutto il nostro corpo, a parte le piante dei piedi e i palmi delle mani e, come dice il nome, sono deputate alla produzione del sebo. 

Quando, in seguito a un piccolo trauma locale come un graffio o per una malattia della pelle, la ghiandola si chiude, non riesce più a smaltire la secrezione di sebo e le cellule morte. Il risultato è che questi materiali si accumulano dando origine alla cisti” continua il dottor Montuori.

 

Come riconoscerla

La cisti sebacea appare come un piccolo rigonfiamento rotondeggiante sottocutaneo con crescita molto lenta, dalle dimensioni di pochi millimetri ai 4-5 centimetri. 

Normalmente la cisti non provoca dolore, ma solo fastidio locale e può rappresentare un inestetismo. In alcuni casi, però, in conseguenza allo sfregamento dei tessuti o all’utilizzo di alcuni deodoranti o creme, si può infiammare, causando:

  •  dolore;
  •  gonfiore;
  •  rossore.

 

Come si fa la diagnosi

“Per la diagnosi è sufficiente un accurato esame obiettivo con ispezione e palpazione della lesione. Molto raramente potrebbe essere necessaria una conferma ecografica, essenzialmente per porre diagnosi differenziale con un’altra frequente patologia del sottocute, il lipoma, che tuttavia ha una consistenza più morbida e una mobilità maggiore rispetto alla cisti sebacea”.

 

Vietato “spremerla”

La prima tentazione di fronte a una cisti sebacea è “spremerla”. “Questa operazione determina la fuoriuscita del sebo, un materiale biancastro-giallastro, spesso maleodorante, e può in effetti dare un miglioramento della sintomatologia contribuendo a svuotare in parte la cisti. 

Attenzione però: il beneficio è apparente e solo iniziale. La ‘spremitura’ infatti apre un canale di ingresso per i batteri, che possono quindi penetrare all’interno della cisti e trovare terreno fertile per proliferare e causare infiammazione locale, accompagnata da importante dolore e da arrossamento, e a volte anche da febbre. 

Inoltre ‘spremere’ la cisti non risolve il problema in quanto la capsula resta in sede e continua a produrre sebo” continua lo specialista.

 

Come si curano le cisti sebacee

Sebbene in caso di dimensioni modeste la cisti sebacea possa essere trattata con soluzioni topiche come creme cortisoniche o antibiotiche, l’unica cura radicale è l’asportazione chirurgica. 

L’asportazione chirurgica della cisti sebacea

“Si tratta di un intervento di chirurgia ambulatoriale, che si esegue in anestesia locale, con un’incisione delle dimensioni approssimative della cisti stessa, che asporta la cisti nella sua interezza. L’asportazione completa della capsula della cisti permette di evitare la recidiva”. 

L’intervento è sconsigliato, però, se la cisti è infiammata: “In quel caso sarà necessaria una terapia mirata prima dell’intervento chirurgico, per risolvere il processo infettivo. 

Questa si avvale di antibioticoterapia per via orale ed eventualmente locale, associata in alcuni casi all’incisione della cisti per permettere la fuoriuscita del pus. Dopo l’incisione sarà poi necessario un ciclo di medicazioni sino alla guarigione dal processo infiammatorio acuto”.

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