Vaccino Covid: vero o falso? Le risposte dell’esperto
PUBBLICATO IL 29 LUGLIO 2021
Si può fare il vaccino Covid con il mal di gola? I vaccini in uso proteggono dalla variante Delta? Rispondiamo con il prof. Pregliasco.
Le vacanze estive si avvicinano per molti, altri se le stanno godendo in questo momento, mentre per altri sono un ricordo. Quello che è certo è che il Covid-19 sarà ancora in cima ai nostri pensieri, soprattutto in relazione a come comportarsi. Con la minaccia delle nuove varianti, soprattutto la variante Delta, le domande delle persone sui vaccini anti Covid-19 sono ancora molte. Il professor Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi, fa luce su alcuni dei dubbi più diffusi in tema di dosi e vaccinazione, sfatando anche qualche mito.
Vaccino e mal di gola, tosse, raffreddore: ci si può vaccinare con questi sintomi?
DIPENDE. Se sono sintomi banali, non rilevanti e se non c’è febbre (>37.5), non vi è alcuna difficoltà nel farlo. È importante che non ci siano elementi clinici rilevanti anche se rimane comunque una valutazione del medico vaccinatore.
Ogni caso è a sé stante ed è fondamentale comprendere cosa sia causa ricollegabile alla malattia in sé e cosa sia causa ricollegabile alla vaccinazione.
Si è coperti dagli anticorpi già dopo la prima dose
VERO. L’efficacia del vaccino comincia a dare i primi segnali già da 1 settimana dalla prima dose, arrivando a un massimo di 14 giorni dopo la seconda, indipendentemente dal tipo di vaccino.
Nel caso di solo 1 dose, l’efficacia comincerebbe a emergere dopo circa 2 settimane.
Ci si può ammalare di Covid tra una dose e l’altra del vaccino.
VERO. È possibile che soprattutto la variante Delta possa “bucare” il vaccino. Lo scopo della vaccinazione (a ciclo concluso) è quello di evitare la malattia vera e propria, con conseguenze gravi, ricoveri in terapia intensiva e mortalità.
Dobbiamo ricordare che i vaccini sono stati registrati proprio per questo: evitare la malattia clinica e le forme più severe. A questo proposito, l’Istituto Superiore di Sanità ha rilevato i seguenti dati di efficacia dei vaccini:
Efficacia dei vaccini anti covid nella riduzione dell’infezione
- 1^ dose: 71%
- 2^ dose: 87%
Efficacia dei vaccini anti covid nella riduzione dei ricoveri ospedalieri
- 1^ dose: 81%
- 2^ dose: 95%
Efficacia dei vaccini nelle forme più gravi
- 1^ dose: 88%
- 2^ dose: 97.3%
Efficacia dei vaccini nella riduzione dell’evento morte
- 1^ dose: 79%
- 2^ dose: 96%
Se si prende il Covid-19 dopo la prima dose di vaccino, si deve ricominciare da capo il ciclo vaccinale.
FALSO. In questi casi, non succede nulla di particolare. Si valuterà l’esecuzione della seconda dose nei mesi successivi e non sarà necessario ripetere la prima.
Il vaccino preserva dal contagio.
VERO/FALSO. Preserva la persona nello sviluppare la malattia vera e propria nelle forme più gravi (es. polmonite interstiziale, ricovero e mortalità).
A completamento del ciclo vaccinale con le 2 dosi, è necessaria una terza.
DIPENDE. Non è ancora ufficiale: sembra che il vaccino abbia una durata protettiva superiore ai 9 mesi canonici. Probabilmente, ci saranno delle indicazioni a livello nazionale e internazionale sulla possibilità di una nuova vaccinazione nel 2022. Tutto ciò dipenderà dall’andamento epidemiologico, se sarà una vaccinazione simile a quella influenzale (es. soggetti a rischio, soggetti esposti), oppure di nuovo universale, magari con una tipologia aggiornata alle nuove varianti. È ancora tutto da definire.
Il vaccino è efficace verso la variante Delta.
VERO. È efficace nella misura in cui evita alla persona di contrarre il virus nelle forme più gravi.
Se si è stati in contatto con un positivo, si deve fare la quarantena anche se si è vaccinati
VERO. Per ora l’indicazione è questa, ma nel prossimo futuro è probabile che, come già si sta discutendo negli USA, venga eliminata. Dipenderà da quanti saranno i vaccinati!
Purtroppo, anche se si è vaccinati, c’è sempre un margine di rischio nella probabilità di diffondere la malattia, anche se il vaccinato ha una carica virale bassa. In questa fase, dove il 50% della popolazione non è ancora vaccinato, il rischio aumenta.
Anche se con il test sierologico quantitativo risultano un buon numero di anticorpi, dopo aver effettuato la prima dose del vaccino, si deve per forza fare la seconda dose.
VERO. È assolutamente necessario. Il test sierologico quantitativo è puramente indicativo perché, a oggi, non esiste ancora un valore ben evidenziato di protezione.
Si è liberi di farlo, ma il risultato non deve guidare su come procedere. Per chi ha già avuto il Covid, sarà sufficiente una sola dose in un periodo compreso tra i 6 e i 12 mesi dalla guarigione.