Tutti i benefici del sole

PUBBLICATO IL 03 AGOSTO 2021

Il sole è un'importante fonte di energia, preziosa anche per la salute del nostro corpo. Lo specialista spiega come trarne i benefici in estate, senza rischi per la salute

“Quasi tutto quello che ci riguarda come esseri viventi dipende in ultima istanza dal sole. Il cibo che mangiamo, vegetale o animale che sia, deriva dalla produzione di materia organica sostenuta dall’energia solare, grazie alla fotosintesi. Ci sono però anche degli effetti più immediati, che il sole ha direttamente sul nostro corpo e che sono un classico argomento estivo. 

Durante questa stagione, infatti, andiamo al mare, in montagna o comunque stiamo all’aria aperta, e di conseguenza di esponiamo al sole per più tempo rispetto al resto dell’anno”. Chi parla è il dottor Marcello Filopanti, endocrinologo del Policlinico San Marco e di Smart Clinic

Ci siano rivolti a lui per scoprire quali sono i benefici che il sole offre al nostro organismo. Già, perché, spesso si sente parlare di sole in modo negativo, per i rischi legati alla comparsa di tumori alla pelle. Ma il sole è anche vita. Non a caso l’elioterapia (ovvero la cura del sole) era già nota fin dai tempi antichi ai Greci che la usavano per curare le piaghe cutanee e altre malattie della pelle. L’importante è “usarlo” nel modo corretto e nella giusta misura, ad esempio la mattina presto e il tardo pomeriggio e con le adeguate protezioni. 

 

Una “fonte” di energia

“Il sole svolge i suoi effetti su di noi con l’irraggiamento, emettendo cioè energia sotto forma di fotoni, che noi chiamiamo comunemente luce. Quando siamo sdraiati in spiaggia a goderci la tintarella non ci immaginiamo che i raggi che ci stanno piacevolmente riscaldando sono fotoni che nascono da un’enorme reazione nucleare che avviene all’interno del sole, viaggiano per centocinquanta milioni di chilometri nello spazio, attraversano l’atmosfera e terminano il loro percorso sulla nostra pelle. 

E che quando la luce solare ci colpisce, i suoi effetti dipendono da quella che i fisici chiamano lunghezza d’onda. È più semplice da capire se parliamo di: 

  • raggi infrarossi: sono molto importanti nella regolazione del clima terrestre, ma noi non possiamo vederli direttamente e ne sentiamo gli effetti come semplice calore.
  • luce visibile: la radiazione che i nostri occhi sono in grado di vedere grazie alle cellule della loro retina
  • ultravioletti (UV): radiazioni a varia lunghezza d’onda che compongono la luce del sole”.

 

Gli effetti dei raggi ultravioletti: la produzione di vitamina D

“Anche i raggi ultravioletti non sono visibili ai nostri occhi, ma essendo più energetici, i loro effetti sono più significativi. Innanzitutto sono in grado di stimolare la produzione di vitamina D nelle cellule della cute. 

Una bella passeggiata in una giornata luminosa, lasciando esposti al sole braccia, gambe, spalle e volto, ci consente di produrre una buona quantità di questa sostanza, che ha importanti effetti sulle ossa e sul metabolismo del calcio. 

Infatti, i raggi ultravioletti di tipo B (UV-B) hanno l’energia giusta per trasformare una parte del colesterolo della nostra pelle in precursori della vitamina D, che poi altri organi (fegato e reni) provvedono a modificare per arrivare alla forma attiva di questo vero e proprio ormone. Per lo stile di vita attuale, sedentario e con scarsa attività fisica all’aperto, è difficile rifornirsi di vitamina D al di fuori della stagione estiva”. 
 

Gli effetti della luce visibile: più buonumore, meno stress

La luce visibile ha effetti diretti su di noi, sia nella regolazione del ciclo sonno-veglia, sia sull’umore.

“La luce visibile, oltre a permetterci di ammirare gli splendidi colori di un tramonto sul mare o di un paesaggio montano, ha anche effetti più profondi su di noi grazie ai suoi ritmi - sottolinea il dottor Filopanti -. 

Già dagli anni Ottanta, alcuni studi evidenziarono un disturbo dell’umore associato al variare delle stagioni, detto appunto ‘disturbo affettivo stagionale’. Le persone che soffrono di questo problema hanno depressione durante l’inverno, mentre stanno molto meglio d’estate. 

Si ipotizza che la causa sia la riduzione della luce diurna che avviene nella ‘brutta’ stagione. Questo disturbo è infatti molto più comune nei paesi dell’Europa del nord, dove la durata della luce diurna è ancora più breve e uno dei trattamenti impiegati è quella di esporre i pazienti alla luce brillante artificiale per qualche ora al giorno”. 

L’esposizione al sole favorisce, inoltre, la produzione di serotonina, il cosiddetto “ormone del benessere”. 

 

L’effetto sul sonno

Un altro aspetto su cui l’esposizione alla luce incide molto è il nostro ciclo sonno – veglia, regolato dall’alternanza di notte e giorno. Inoltre, più ci si espone al sole (sempre con i dovuti accorgimenti) maggiore è produzione durante la sera di melatonina, ormone che diminuisce la reazione allo stress e facilita il sonno.

 

Sole: un amico per la pelle?

Se è vero che un’esposizione eccessiva e senza adeguata protezione può favorire la comparsa di tumori della pelle, è vero anche però che in alcuni casi può aiutare a migliorare alcune patologie dermatologiche, come la psoriasi e alcune forme di dermatiti ed eczemi

Ovviamente, anche in questi casi, prima di esporsi al sole bisogna proteggersi in modo adeguato. 

Anche l’acne può trarre benefici dall’esposizione al sole. Le radiazioni ultraviolette presenti nei raggi solari infatti tendono a ridurre l'infiammazione della pelle acneica e l’abbronzatura contribuisce a mascherare le lesioni dovute all’acne. A lungo andare, però, l’esposizione al sole produce un ispessimento dello strato superficiale della pelle, facilitando la produzione di comedoni (comunemente chiamati “punti neri”).

 

Muscoli e articolazioni più “mobili”

Oltre a mantenere le ossa sane, il sole e in particolare il calore che emana, fa bene anche a muscoli e articolazioni, favorendo naturalmente: 

  • il rilassamento dei muscoli;
  • la mobilità delle articolazioni.

 

Abbronzatura: tra luce e ombre

L’abbronzatura, da noi occidentali ritenuta molto piacevole e sinonimo di bellezza, in realtà è un fenomeno con cui la pelle cerca di difendersi dai danni dell’esposizione ai raggi ultravioletti. 

“In pratica gli ultravioletti, penetrando nella pelle, provocano un iscurimento e un aumento della produzione di melanina, un pigmento che dà la colorazione a cute, peli e capelli. Dopo qualche giorno, infatti, le aree della nostra pelle che rimangono esposte al sole cominciano ad assumere un colore più scuro, un fenomeno che serve a proteggere il più possibile le cellule dai danni di queste radiazioni. 

L’abbronzatura è quindi una reazione fisiologica di difesa del nostro corpo. Tuttavia, se l’esposizione ai raggi ultravioletti è intensa e prolungata, l’abbronzatura non basta a proteggerci e queste radiazioni possono anche essere molto pericolose. 

Infatti, sono in grado di causare danni al collagene e tessuti cutanei, provocando scottature, invecchiamento precoce della pelle e rughe. Inoltre, i raggi ultravioletti possono danneggiare il DNA della pelle e favorire la formazione di nei e soprattutto di tumori, il più temibile dei quali è il melanoma

Per questo motivo è molto importante proteggerci quando stiamo per molto tempo sotto il sole estivo, utilizzando prodotti che bloccano gli ultravioletti, come le creme solari, che devono essere di buona qualità ed applicate frequentemente. Il rovescio della medaglia è che i filtri solari riducono anche la produzione di vitamina D. Come sempre, bisogna trovare il giusto compromesso”.

Il grado di abbronzatura dipende dal contenuto di melanina della pelle. Le persone con la pelle molto chiara (basso contenuto di melanina) difficilmente si abbronzano, mentre è più facile per coloro che hanno una carnagione già spontaneamente più scura. 

“Gli effetti, anche negativi, dei raggi ultravioletti sulle varie tonalità di pelle sono descritti dal fototipo (o scala di Fitzpatrick). In base ad esso, il nostro medico o il dermatologo possono consigliarci bene su come affrontare l’abbronzatura” conclude il dottor Filopanti.

Cura e Prevenzione