Malattie sessualmente trasmissibili: come si prevengono?
PUBBLICATO IL 03 MARZO 2020
Un’infezione non curata può causare diverse complicazioni, per questo è importante prevenirle seguendo delle regole. La parola all'esperto.
Le infezioni sessualmente trasmissibili, se non diagnosticate per tempo e curate, possono provocare gravi conseguenze anche a distanza di tempo, come, per esempio, infertilità o parti prematuri.
Il Dott. Roberto Garbelli, Responsabile dell'U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell'Istituto Clinico S. Anna, spiega cosa succede quando si trascura un’infezione sessualmente trasmissibile, chi sono i soggetti più a rischio e come fare per prevenirla.
I rischi delle infezioni sessualmente trasmissibili
Come spiega il Dott. Garbelli: “Le infezioni sessualmente trasmissibili, se trascurate e non curate, possono causare, anche dopo molto tempo, gravi complicanze come:
- infertilità, cioè la seria difficoltà o addirittura l’impossibilità di avere figli, sia nelle donne che negli uomini;
- problemi durante la gravidanza (come, ad esempio, un parto prematuro, un aborto o perfino la morte del bambino);
- infezioni ai neonati (come le infezioni agli occhi o ai polmoni);
- sviluppo di tumori (ad esempio, il tumore del collo dell’utero o del fegato)”.
La diagnosi precoce è fondamentale per individuare eventuali infezioni e impostare rapidamente una terapia che allevi i sintomi. E, soprattutto, per prevenire le possibili complicanze, nonché evitare la trasmissione ad altre persone.
Le situazioni che espongono al rischio
Le infezioni sessualmente trasmissibili possono colpire chiunque abbia rapporti sessuali non protetti, indipendentemente dall’età e dal sesso, dall’orientamento sessuale.
“Tuttavia - ricorda lo specialista - ci sono situazioni e comportamenti che aumentano il rischio di contrarre un’infezione sessualmente trasmissibile, in particolare:
- avere molti partner;
- avere primo rapporto sessuale prima dei 15 anni;
- avere un partner che ha un’infezione sessualmente trasmissibile;
- abusare di sostanze (quali alcol o droghe) che possono facilmente far perdere lucidità mentale e favorire comportamenti a rischio;
- avere il sistema immunitario indebolito (come accade, per esempio, nei soggetti HIV positivi)".
Perché gli adolescenti sono più a rischio
“Gli adolescenti - puntualizza lo specialista - rappresentano un gruppo a maggior rischio di prendere un’infezione di questo genere per diversi motivi:
- hanno tessuti genitali ancora immaturi e recettivi alle infezioni;
- usano poco il preservativo;
- spesso hanno dei comportamenti a rischio come rapporti non protetti con molti partner;
- possono fare uso di droghe e abuso di alcol;
- in molti casi hanno una scarsa conoscenza del pericolo delle infezioni sessualmente trasmissibili”.
Le raccomandazioni per prevenirle
“Per prevenire le infezioni sessualmente trasmissibili - avverte il Dott. Garbelli - è importante mettere in pratica alcune raccomandazioni, le cosiddette ‘Regole del sesso sicuro’:
- usare correttamente il preservativo;
- ridurre il numero dei partner sessuali e restare sempre lucido/a quando si intende avere un rapporto sessuale;
- considerare l’uso del preservativo come un segno di attenzione e rispetto per il proprio benessere e del partner piuttosto che un gesto di sfiducia;
- ricordarsi che ci sono dei vaccini che proteggono da alcune infezioni di questo tipo (ad esempio, i vaccini anti-HPV e anti-epatite B)”.
E se si ha il dubbio di essersi infettati? “Se si ha anche il minimo dubbio di essersi infettato/a - conclude lo specialista -, bisogna rivolgersi subito ad un medico, perché la diagnosi precoce e la terapia corretta sono fondamentali per guarire ed evitare le gravi complicanze che queste infezioni possono causare, anche a distanza di anni”.